domenica 5 febbraio 2023

Eritrea: Asmara, Massaua e Decamerè

 




foto da wikipedia.org


Cinema Impero (1937) 
un'emblematico esempio di art decò-razionalista di Mario Messina 
autore dell'omonimo cinema a Roma a Tor Pignattara, 
chiuso negli anni Settanta


Stazione di servizio Fiat Tagliero (1938, Patrimonio Unesco), 
edificio in stile futurista a forma di aeroplano progettata dall'ingegnere 
italiano Giuseppe Pettazzi come inno alla fabbrica del Lingotto a Torino. 
Giovanni Tagliero era il direttore della fabbrica Fiat locale.


Cattedrale ortodossa di Santa Maria 
(1938, in stile modernista-razionalista)


Palazzo del Governatore 
(1930, Patrimonio Unesco, razionalista) 
sede del Municipio

Asmara (963.000 abitanti, a 2.363 mt sul mare) è la capitale dell'Eritrea e Patrimonio Unesco per l'architettura modernista e razionalista realizzata durante l'occupazione italiana. La città nacque nel XII secolo dall'unione di 4 villaggi di etnia tigrina, solo a partire dalla fine dell'Ottocento la popolazione si incrementò, quando divenne capoluogo della regione ed ebbe un mercato locale per ordine del Ras Alula.


Grande Moschea 
(1937-38) di Guido Ferrazza, 
costruita per volere di Mussolini per impressionare 
la popolazione musulmana. Patrimonio Unesco, 
fonde architettura islamica con il razionalismo italiano e il neoclassicismo. 
Il minareto ricorda una colonna romana, 
ha due balconi in stile rococò italiano o tardo barocco.


Banca Commerciale dell'Eritrea


Edificio razionalista


Università



Occupata dagli Italiani nel 1889, fin dagli anni Venti il profilo architettonico della città mutò radicalmente con la costruzione di nuove strutture ed edifici in stile razionalista e art decò che la portarono a essere soprannominata "Piccola Roma".


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Centro storico


Ex Hotel Torino


Ex Palazzo della Banca d'Italia (1928)

Massaua (39.000 abitanti) è il principale porto dell'Eritrea, ex capitale dell'Eritrea italiana (1890-97), sorge su due isole collegate alla terraferma da due dighe. Occupata dai Portoghesi nel 1520, fu ottomana e poi egiziana, governata dall'avventuriero svizzero Werner Munzinger che fece costruire il Palazzo del Governatore (poi Palazzo Imperiale di Hailè Selassiè, oggi in rovina per la guerra d'indipendenza dell'Eritrea del 1962-91) e le due dighe che collegano le isole alla terraferma.









Divenne colonia italiana alla fine dell'Ottocento. Dopo il violento terremoto del 1921 fu ricostruita e divenne un importante centro commerciale con l'istituzione del Porto Franco. La Francia la conquistò nel 1941.


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Edificio razionalista

Decamerè (Dekemhare, 30.000 abitanti, a 2.060 mt sul mare) fu notevolmente devastata durante la guerra d'indipendenza eritrea, la sua creazione risale al periodo coloniale italiano, nota per la sua importanza commerciale e strategica (all'epoca era un fiorente centro industriale, famosa per i suoi vigneti).





Edifici decò

Dopo il conflitto sorse una città di notevoli dimensioni con moderni edifici in stile razionalista italiano (magazzini, officine, soprattutto di assistenza automobilistica, e vari stabilimenti). Nel 1938 su 12.800 abitanti oltre la metà erano italiani. Si sviluppò fino al 1941, anno dell'occupazione inglese. Con l'esodo degli italiani la città decadde.


2 commenti:

  1. Vedere queste tre citta' dell'Eritrea e' stato molto interessante soprattutto sotto il profilo architettonico. La maggior parte dei loro edifici considerati storici sono in coloniale italiano, stile di ispirazione razionalista come in voga in quegli anni. Salvo eccezioni, e qua tiro in ballo la Spagna, i vari coloniali europei, compreso il nostro, rispecchiavano gli stili presenti in ogni madre-patria, solo che la stragrande maggioranza delle volte erano in tono minore ed in materiali meno nobili. Una particolarita' che ho notato soprattutto ad Asmara e a Massaua, e' che mentre per noi il razionalismo e' stato uno stile di passaggio tra tanti altri, per loro e' lo stile base da cui si e' evoluto tutto il resto. Se a questo aggiungiamo che entrambi non sono state da noi fondate, viene naturale pensare che il loro patrimonio piu' antico e tipico o venne demolito o era inesistente. Gli edifici che abbiamo lasciato mi appaiono tutti abbastanza bruttini. Alcuni seguono il razionalismo che ripesca in nostri stili piu' antichi, altri invece con una visione piu' moderna (per dell'epoca) quasi futurista. Ad Asmara ... mi sono chiesta cosa abbia di bello quel viale con le palme ripreso e fotografato mille volte, pero' ho sorriso nel vedere che risulta piu' gradevole la Moschea anziche' la Chiesa Ortodossa. L'unico edificio che mi e' piaciuto molto e' l'Universita'. A Massaua, forse anche piu' varia di Asmara a livello di stili, ho gradito l'ex Banca d'Italia. Decamerè e' quella che a confronto, appare piu' sotto-tono. Qua il razionalismo aveva lasciato il passo al Deco' ... un Deco'ncino povero e disgrassia', direi ;o)

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  2. @ ZeN: Devo dire che, a mio gusto, lo stile razionalista-fascista non mi è mai piaciuto, non ha "anima" ma solo scopi propagandistici, rappresenta un periodo che non ritengo "fulgido" in nessun campo :o)
    Detto questo, il colonialismo italiano ha messo le basi per notevoli miglioramenti dove prima probabilmente c'erano solo capanne sgarrupate e quello che è rimasto è diventato un "patrimonio" storico dei Paesi interessati proprio perchè prima c'era poco o nulla. Altro par di maniche le urbanizzazioni spagnole, britanniche, olandesi, danesi, francesi & affini, molto più caratterizzate e "personali". Queste città eritree sono molto recenti e il nuovo, post colonialismo, è di discutibile stile ed esecuzione, della serie "voria ma no poso". :D
    Per me Massaua è la città con più architetture piacevoli, persino "leziose" e ornate. La cosa che salta più all'occhio però è che da quegli anni non hanno sviluppato niente di proprio. :o(

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