sabato 3 dicembre 2022

I Comuni più bassi d'Italia: Fiumicino (Roma) - Goro (Ferrara) - Caorle (Venezia)

 




foto da wikipedia.org


Porto


Complesso di edifici Episcopio di Porto


Torrimpietra, 
chiesa di Sant'Antonio Abate 
(anni Quaranta)


Palidoro


Fregene

La parte vecchia di Fiumicino (Città Metropolitana di Roma Capitale, 80.000 abitanti, 1 mt sul mare) si trova lungo via della Torre Clementina secondo una sistemazione ideata da Giuseppe Valadier, qui sorgeva il Porto di Roma antica che con il progressivo impaludamento finì per spopolare la città a vantaggio di insedamenti minori come l'Episcopio di Porto. Tra il 1823 e il 1828, sotto Leone XIII, Giuseppe Valadier fu incaricato di creare un autentico centro urbano, dal Borgo Valadier originò così il moderno centro abitato. Della XIV Circoscrizione di Roma, nel 1992 con un referendum popolare Fiumicino divenne Comune. L'Episcopio di Porto (XI-XVIII secolo, medievale) è un borgo situato prima dell'ingresso in città su Via Portuense, il termine Episcopio indica la residenza e curia del vescovo. Fiumicino è centro peschereccio tra i maggiori del Tirreno, l'indotto della ristorazione è abbastanza forte.


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Torre Palù 
(foto di Biancamaria Rizzoli), 
mulino del XVIII secolo


Ponte di chiatte 
(Po di Goro)


Porto

Goro (Ferrara, 3500 abitanti, 1 mt sul mare) sorge sul delta del Po, lungo una striscia di terra. L'abitato si formò nella prima metà del Settecento tra il fiume e il mare in un territorio paludoso, le prime abitazioni erano casoni di canna. La sua storia è caratterizzata dalla continua lotta dell'uomo contro le acque del mare e del fiume per riparare all'incessante modificarsi del territorio, il paese iniziò lentamente a uscire dalla depressione economica e dall'isolamento con la riforma agraria, le bonifiche e la costruzione della strada Statale 309 Romea. L'economia si basa sulla pesca e la miticoltura, la flottiglia supera le 2500 imbarcazioni, Goro ha il primato europeo della produzione della vongola verace ed è ai primi posti a livello mondiale. Grazie al Parco Regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna anche il turismo è una voce importante dell'economia.


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Santuario della Madonna dell'Angelo, 
il campanile (XII secolo) fu adibito a faro.


Duomo (1665)


Il Campanile cilindrico del Duomo 
(1038, romanico)

Caorle (Città Metropolitana di Venezia, 11.000 abitanti, 1 mt sul mare) si trova fra le foci dei fiumi Livenza e Lemene, è fra i Borghi storici marinari d'Italia, destinazione turistica con circa 4,4milioni di presenze ufficiali l'anno. Le prime fonti storiche riguardo l'abitato risalgono al 238 a.C. come sbocco al mare della città di Julia Concordia (Concordia Sagittaria). Le invasioni barbariche spinsero le popolazioni sulla costa (da Concordia, Oderzo, parte del Friuli e del Trevigiano), divenne sede vescovile e iniziarono intensi scambi commerciali e marittimi. Il suo periodo di massimo splendore va dal 452 al 1290 con una forma di governo repubblicano che successivamente fu esportato fino all'Isola di Rialto, da cui nacque la Repubblica di Venezia. Nel 1290 subì un violento saccheggio e un incendio dai pirati triestini, alla fine del Trecento fu conquistata dai Genovesi che la rasero al suolo e la incendiarono e nel 1387 fu conquistata di nuovo dall'arcidiacono di San Stino di Livenza che fece molti prigionieri tanto che Caorle rimase disabitata per alcuni anni. La città continuò a subire molte altre incursioni, specialmente da Aquileia, finchè nel XV secolo il doge di Venezia Tommaso Mocenigo sconfisse definitivamente le truppe friulane. Dopo la II guerra mondiale, con l'ulteriore bonifica di tratti di terra, Caorle potè espandersi e si diffuse il turismo balneare. Il centro cittadino mantiene l'originario impianto tipicamente veneziano.


2 commenti:

  1. Fiumicino, Goro e Caorle in comune non hanno solo l'altezza dal mare, 1 mt, ma anche il fatto di trovarsi in prossimita' delle foci di importanti fiumi: Tevere, Po e Livenza e, se questo da una parte le avvantaggia, dall'altra le penalizza poiche' devono tutelarsi anche dai capricci di tali acque. Ad eccezione di Goro, sviluppatasi soprattutto dopo l'ultima Guerra (prima era abbastanza inospitale), Fiumicino e Caorle vantano di una storia che affonda le radici nel piu' profondo passato. Fiumicino era il vero porto della Roma antica ma, a causa dei forti problemi di interramento, col tempo e con i Papi, ha lasciato lo scettro a Civitavecchia, riciclandosi come un interessante base per molti pescatori. Pur essendo oggi un comune a se' stante, e' sempre nel cuore di molti romani che appena possono lo frequentano. Lo scorcio del canale, il ponte 2 giugno e le case Valadier, sono in assoluto i luoghi piu' visitati. Molte delle sue attuali frazioni erano parte del comune di Roma. Vedere la Goro degli anni '40 ... fa' piangere ma le da' anche il merito di aver fatto degli enormi passi avanti tant'e' che oggi e' un luogo abbastanza apprezzato dal turismo. Certo, di antico antico non c'e' niente e niente credo neanche di cosi' prestigioso, ma e' una graziosa e accogliente cittadina. Caorle invece e' proprio una chicca! Indubbiamente nel passato ha sofferto a causa delle varie incursioni e devastazioni ma non ha completamente perso il suo patrimonio storico, il suo stile veneziano ne' la voglia di mostrarsi bella e attraente. L'ottimo lavoro fatto sul territorio, oggi la premia con una curatissima spiaggia e con un lungomare che ben la ripara dalla violenza delle mareggiate. Bellissime le chiese piu' datate e la Torre romana. Proprio da 10 e lode, si'!

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  2. @ ZeN: Fiumicino è notissima ai Romani, si è distaccata da Roma con un referendum popolare da poco tempo, non conosco le cause di questa scelta ma so che molti Comuni preferiscono "svangarsela" da soli ... un pò si vince e un pò si perde quindi le conseguenze di questa scelta avranno sicuramente portato ad alcuni disagi. E' il prezzo da pagare per la "libertà". :D
    (Tra parentesi, vanno viste le specifiche esigenze di ogni luogo che se non considerate favoriscono ste cose... Marina di Grosseto insegna ...).
    Goro ... una terra al limite del vivibile, anni fa mi dicevano che in zona era diffusa la "pellagra" per la dieta inadeguata. Si mangiava quello che c'era a disposizione cioè pochissimo e per niente variato. Tutta la foce del Po era disgraziata a qualsiasi livello, terre "dannate" con gente che a vent'anni ne dimostrava cinquanta, un lavoro pesantissimo e un ambiente inospitale, eppure le loro braccia negli anni hanno permesso una vita dignitosa e soddisfacente. Oggi è un centro frequentato dai turisti, non è il turismo di massa ma, fra miticoltura e turismo si respira un'aria nuova. :o)
    Caorle è tutt'altra cosa, per quanto quand'ero piccola fra i miei parenti a Caorle non ci voleva andare nessuno (non so il perchè) preferendo Lignano Sabbiadoro, è una cittadina deliziosa che cura molto il suo prezioso arenile perchè sa bene che i turisti vanno "coltivati" come la loro città. Bellissimo il campanile del Duomo. :o)


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