domenica 20 novembre 2022

Il Madagascar

 




foto da wikipedia.org


Risaie



Il Madagascar (26.000.000 di abitanti) è la quarta più grande isola del mondo, la lingua più parlata è il malgascio ma la popolazione parla correntemente anche il francese a seguito del suo passato coloniale. Il Paese è fra i più poveri del mondo e la qualità della vita è bassa per la maggior parte della popolazione. Circa 140milioni di anni fa  il Madagascar si è staccato dall'Africa e dall'India, lo testimonia lo straordinario grado di endemismo delle specie animali e vegetali presenti nell'isola, i primi uomini che vi giunsero, fra 2.000 e 1.500 anni fa, probabilmente erano di origine indonesiana e malese, successivamente arrivarono i Bantu. Gli Arabi vi fondarono insediamenti nel X-XI secolo per commerciare schiavi, successivamente i Portoghesi fondarono alcune colonie, i Francesi e gli Olandesi tentarono di creare insediamenti stabili sull'isola ma le malattie e l'ostilità degli indigeni si rivelarono ostacoli insormontabili.








Isola di Sainte Marie

Nel XVI e XVII secolo divenne rifugio per i pirati, il colonialismo e la richiesta di schiavi delle potenze europee influì pesantemente sui suoi equilibri interni, alcuni clan malgasci iniziarono a trafficare in schiavi con l'Europa ricevendo in cambio oro e armi da fuoco, questo portò alla formazione dei primi regni dell'isola che altalenarono accordi con inglesi e francesi. Nel 1885 il Madagascar divenne protettorato francese, furono concesse enormi concessioni minerarie e di disboscamento e il lavoro forzato venne introdotto a favore delle imprese francesi. 50.000 malgasci combatterono nell'esercito francese durante la I guerra mondiale e anche durante la II guerra mondiale le truppe malgasce combatterono in Francia, Siria e Marocco. Nel 1947 ci fu una rivolta indipendentista stroncata brutalmente dai Francesi (con 60-100.000 morti), la repressione fu accompagnata da esecuzioni sommarie, torture e incendi di villaggi, i sospetti venivano lanciati vivi dagli aerei per terrorizzare gli abitanti dei villaggi. 


Risaie


Villaggio di Hameau


Donne con la vaniglia, 
lo Stato è il primo produttore al mondo

La Repubblica del Madagascar nacque nel 1958 ma solo nel 1960 divenne indipendente, ci vivono 18 gruppi etnici principali prevalentemente di origine mista asiatica e africana con elementi arabi ed europei. Circa la metà della popolazione è dedita a culti tradizionali locali che si esprimono attorno all'idea del legame con i defunti, gli altri sono cristiani cattolici o protestanti. Il 30% della popolazione è analfabeta, il 70% vive sotto la soglia di povertà per la corruzione, le pastoie dell'amministrazione pubblica, la mancanza di certezza del diritto e l'arretratezza della legislazione fondiaria. L'economia è basata sull'agricoltura, l'allevamento del bestiame e la produzione di oggetti di artigianato, il prodotto più importante è il riso, ma anche la vaniglia, il litchi e gli oli essenziali.


2 commenti:

  1. Il Madagascar appare come una terra di grandi contrasti poiche' l'incanto di vedere una cosi' bella natura incontaminata termina quando si osservano le condizioni di vita del genere umano. In alcuni luoghi, tutta la schiera dei vari coloni, ha talvolta lasciato belle architetture o comunque ha instradato la popolazione ad esercitare determinati mestieri ... qua no ... qua hanno preso e basta. Una volta finita la mietitura di uomini e ricchezze, spesso effettuata con violenza e terrore, cio' che rimane e' sempre un Paese poverissimo, arretrato e senza uno spirito proprio che gli conceda di camminare da solo e in tutta liberta' ... evitando di farsi nuovamente governare da tiranni e malavitosa locali, pericolosi e avidi tanto quanto i vari invasori. In Madagascar convivono tante etnie e tante religioni ma credo che piu' o meno versino quasi tutti nelle medesime condizioni. A parte i classici video promozionali in cui sempre i bambini 'scalzi, gnudi e felicemente mancanti di tutto' mostrano giocando com'e' bello vivere in quel mondo fatto di stenti, ultimamente sta diventando una meta turistica. Certo, e' immaginabile che il tutto sia abbastanza disorganizzato ma per loro oggi rapprensenta un'ottima alternativa economica.

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  2. @ ZeN: Guardando tutti i popoli nel mondo che ho trattato vedo che moltissime ex colonie degli europei sono state un disastro apocalittico per la popolazione residente e anche le occupazioni americane non meritano certo la medaglia per la gestione delle terre invase. Questi invasori hanno spremuto anche l'anima delle genti, hanno impedito volutamente e per tornaconto qualsiasi evoluzione, qualsiasi miglioramento di vita e calpestato la dignità delle persone. La completa povertà e l'indigenza fa comodo perchè non dà certamente la forza a un popolo di ribellarsi così possono tranquillamente continuare a pompare denaro e potere indisturbati. Anche il caos e le guerre fanno comodo così l'attenzione si sposta dalla miseria all'istinto di sopravvivenza. Il Madagascar è rimasto a più di 400 anni fa, quando arrivarono gli Inglesi e soprattutto i Francesi. Ha molto da dare al turismo per le sue bellezze paesaggistiche e la sua prorompente natura, per le sue spiagge e le specie animali endemiche, ma ha bisogno di evolversi, di crescere, di trovare la legalità... :o/

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