martedì 11 ottobre 2022

Larache e Tangeri, Marocco

 




Medina


Medina


La città romana di Lixus
foto da wikipedia.org

Larache (107.000 abitanti) è un importante porto fluviale, per molto tempo tutti i tentativi di conquistarla dei Portoghesi, degli Spagnoli e dei Francesi fallirono, la Kashbah (1491) si trasformò in una roccaforte pirata, nel 1604 fu concesso al Granducato di Toscana il libero utilizzo del porto per il contrabbando col Brasile. Nel 1610 la città venne conquistata dagli Spagnoli che si limitarono solo al controllo del porto, dal 1911 al 1956 rimase sotto il controllo spagnolo all'interno del Marocco Spagnolo. Plaza de Espana è in stile andaluso e il mercato coperto in stile arabo-andaluso. Con l'indipendenza del Marocco la maggior parte dei cittadini spagnoli abbandonò la città la cui parte centrale è tipicamente araba con la medina, la parte più nuova risente delle influenze architettoniche andaluse.


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Gran Teatro Cervantes

Tangeri (1.150.000 abitanti) è una città portuale, fu città fenicia, cartaginese, romana, vandala, bizantina, araba, portoghese, spagnola e britannica.


Mura


Medina, 
Palazzo del Sultano


Medina

La sua posizione geografica la rese centro di una rivalità diplomatica e commerciale tra le potenze europee nel XIX-XX secolo, nel 1912 fu stabilito che Tangeri fosse sottoposta a regime internazionale, ritornò al Marocco nel 1956.


2 commenti:

  1. Larache e Tangeri, hanno molte cose in comune come non l'esser eccessivameante distanti tra di loro e di affacciarsi sulle acque, sebbene la prima sia fluviale e la seconda marittima. Entrambi occupano quell'orecchietta di terra che quasi sfiora la Spagna e questo le ha rese da sempre molto appetibili e zone di conquista. L'elenco tra i primi popoli dominanti e i piu' recenti e' veramente lungo. Ognuno di loro ha preso molto ma ha anche lasciato altrettanto in termini architettonici, linguistici e in siti archeologici. Mentra a Larache bisogna appositamente andarci, Tangeri e' uno dei primi e piu' importanti approdi marittimi del Marocco soprattutto dopo la costruzione del nuovo porto iniziata una ventina di anni fa'. Con una mano sfiora la Spagna e con un occhio vede l'oceano ... esattamente come fa' Gibilterra dall'altro lato ;o) Anche se queste citta' hanno grandezze ed importanze diverse, le accomuna una storia antica comune e i piu' datati stili architettonici che dal prettamente arabo scivolano verso l'andaluso e il classico spagnolo. Nella maggior parte del Marocco, il francese e' la seconda lingua e lo spagnolo la terza ad eccezione di alcuni punti in cui si scambiano le posizioni. Trovo interessante quindi, visto che di architetture francesi ce ne sono pochissime, immaginare uno scenario spagnoleggiante in cui aleggia l'erre moscia e rendersi conto di non esser in nessuna delle due nazioni ma in Marocco!

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  2. @ ZeN: Al di là delle varie occupazioni, questi territori furono "terra spagnola" che ci ha lasciato una bella impronta. Gli Spagnoli non avevano, all'apparenza, mire dittatoriali ma erano molto più interessati a "mantenere la posizione" strategica e di controllo verso altri Stati interessati alla loro conquista. Devo dire che, per quanto s'è visto, sono entrambe città a cavallo fra passato e presente con bei monumenti e architetture arabe e non. Non poteva mancare l'antica città romana di Lixus per ricordare che molti secoli prima era patrimonio dell'Impero. Penso che la definizione odierna di "Impero" sia molto cambiata, oggi gli imperi imperano con altri nomi ma il risultato non cambia. Oggi gli imperi prendono l'errato nome di "occupazioni in nome della democrazia", di riconoscimenti internazionali di "diritti di dominio" a vari titoli, di "occupazioni per la sicurezza mondiale", o anche solo perchè un governo non è reputato gradevole alle grandi potenze occidentali. Ogni potenza si arroga con la violenza la gestione di terre che non sono le sue molto spesso unicamente per interessi personali, non certo per garantire una vera democrazia interna. Questa parola, democrazia, ha perso il suo significato ed è abusata come pretesto per intervenire anche militarmente per ottenere i propri scopi con gravissimi danni ai popoli residenti e alla loro cultura. Anche oggi ci sono gli imperi che non cambiano il nome, come facevano gli Antichi Romani, ma tengono ufficialmente le loro identità fallocche, manovrate da molto lontano ... Il Marocco ha visto passare di tutto, ha conservato il suo passato mescolandolo col presente e queste città ne sono un esempio. ;o)

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