venerdì 7 ottobre 2022

Delizie nipponiche n.2

 


In Giappone ci si toglie le scarpe prima di entrare in casa perchè l'interno dell'abitazione è considerato un'area pulita, storicamente le toilette erano all'esterno delle case e per recarvisi era necessario indossare delle calzature, oggigiorno la toilette è rimasta un'area poco pulita perciò molte abitazioni private (ma anche toilette pubbliche) dispongono di ciabatte da bagno davanti alla porta della toilette da usare esclusivamente al suo interno e da togliere una volta usciti.


Ciabatte da toilette
foto da wikipedia.org

Nelle toilette pubbliche la carta igienica non è sempre presente motivo per cui i Giapponesi portano con sè dei fazzoletti di carta, in alternativa è possibile acquistarla nei distributori automatici, in molti bagni pubblici non ci sono nè il sapone nè gli asciugamani, spesso i Giapponesi portano con sè anche del disinfettante per questi usi ma le toilette pubbliche più moderne hanno svariati accessori compreso il distributore di salviette per la pulizia dello smartphone e i disinfettanti per l'asse del water.


Toilette al parco Minatoike

In Giappone ci si può imbattere in toilette pubbliche per uomini sprovviste di porte, i Giapponesi sono piuttosto disinibiti per quanto riguarda l'orinare in pubblico, tengono molto alla loro igiene personale, alla pulizia della casa, della loro scuola, del posto di lavoro e degli spazi pubblici e sono orgogliosi di dare un contributo a mantenere questi ambienti lustri e ordinati.


Moderno water di tipo washlet

Gli studenti, per esempio, puliscono la scuola dopo le lezioni e non considerano le mansioni legate alla pulizia dei bagni umili o denigratorie, è una cultura del pulito che affonda le radici nella tradizione shintoista e buddhista del Paese.


Un omaru per bambini

Molto importante l'educazione dei figli all'uso della toilette, ciò ha a che fare con la norma culturale che vuole i Giapponesi evitare di recare disagio o disturbo al prossimo. 





Toilette pubblica

La prima fase del processo di educazione dei bambini è l'omaru, un vasino di plastica con due maniglie davanti in cui il bambino si siede. In Giappone c'è la "cultura del bagno", alla toilette sono dedicate manifestazioni che premiano le più pulite, sicure e innovative, ma anche rassegne artistiche e una mostra itinerante il cui scopo è quello di sensibilizzare i visitatori sull'importanza delle fognature e del benessere fisico.


Toilette all'Acquapark Oita Funai


Water moderni Asao TOKOLO

L'utilizzo della toilette in Giappone non è legata alle funzioni corporali, secondo un sondaggio molti giapponesi la usano per svolgere comuni passatempi come leggere, ascoltare musica, cantare, dormire o mangiare.


2 commenti:

  1. Le usanze giapponesi riguardanti la stanza da bagno e i relativi sanitari sono abbastanza particolari. Regna indubbiamente una profonda cultura del pulito che sfora il maniacale tanto che gia' da bimbi vengono posizionati sul vasino omauro. La successiva fase sara' indubbiamente quella di corredarli di spugnette e detergenti per iniziare con la pratica dell'igiene. Se da una parte il microbo non ha scampo, dall'altra forse ha campo libero perche' vedo, per esempio, che le famose ciabattine apposite non sono personali. Un'altra cosa che ho notato e' che a portata di mano non si vede mai carta igienica ne' un personale asciugamanino necessario a terminare una cosi' accurata fase di risciacquo. Vista la loro sensibilita' per l'impianto fognario, trovo anche assai strano che i servizi pubblici siano scorredati di apposita carta ... i fazzolettini o gli altri tipi di salviette generalmente attappano (intasano) tutto. Una funzione corporale cosi' naturale diventa un qualcosa di veramente complesso e, se proprio vogliamo essere pignoli e parlare di igiene, penso che l'antica soluzione 'alla turca' forse era piu' semplice e piu' sicura. La stanza da bagno viene descritta sempre come molto piccola ma, visto quanto gli costera' in denaro e fatica 'pulitoria' quel trono spaziale ... vien da se' che il rimanere la' anche a mangiare o a trastullarsi e' quasi conseguenziale ahahah :o) Mettersi quella ciabattina e' inteso proprio come il calarsi in un mondo sterile quindi ... ci si avvia con una bella ciotola di riso in mano ;o) Secondo i piu' recenti studi pubblicati in molte riviste, nel momento in cui parte lo sciacquone ... e' l'attimo in cui i microbi volano da tutte le parti. Considerando che loro rimangono a sedere la' sopra e fanno scorrere l'acqua anche per lavarsi, i microbi se li ciapano tutti! Quelli che invece sfuggono ... atterrano direttamente sul riso! ahahah. Meglio non dirglielo, no!

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  2. @ ZeN: Ogni cultura ha le proprie "falle", anche a me ha meravigliato il fatto che le ciabattine da toilette non siano usa-e-getta o, in casa, personali. Nei bagni pubblici spesso la carta igienica va acquistata fuori dal bagno vero e proprio, insieme a salviettine disinfettati ecc., le salviette, vedendo come ci stanno attenti, credo vadano buttate fuori dal water, in contenitori appositi, insomma andare in bagno in Giappone implica la profonda conoscenza di tutti gli ammennicoli che ti trovi davanti, le innumerevoli opzioni, insieme a una conoscenza della mentalità e delle usanze del luogo, non ultima la conoscenza della scrittura giapponese visto che già trovare istruzioni in inglese è difficile. Mi immagino quando frequentano i nostri bagni così semplici e basici con solo lo sciacquone, la carta igienica in bella vista, l'assenza delle ciabatte, i sedili non riscaldati, ecc. gli parrà di trovarsi nel "terzo mondo" ahahahaha! XD

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