Spinalonga è una piccola isola fortificata di grande importanza militare ai tempi della Repubblica di Venezia nel 1579, restò ai Veneziani per tutto il XVII secolo offrendo rifugio ai cristiani che fuggivano dai Turchi, capitolò nel 1715 diventando fortezza ottomana fino al XX secolo quando i Turchi furono cacciati da Creta, fu allora che vi furono sistemate le persone colpite dalla lebbra. Restaurata dagli stessi lebbrosi che ci vissero dal 1903 al 1957, la comunità arrivò a 2.100 membri. Oggi è disabitata.
Candia (Heraklion, 159.000 abitanti) è il capoluogo di Creta, con la conquista araba dell'isola nell'824 diventò rifugio dei ribelli espulsi dal califfato di Cordoba che si dettero alla lucrosa attività di guerra corsara e pirata ai danni dell'Impero bizantino che infine la prese nel 961 annientando la popolazione musulmana. Nel 1204 la città fu presa dagli Ottomani e divenne una roccaforte, nel 1913 fu unita alla Grecia.
Kantanos-Selino (5.000 abitanti) si affaccia sul Mar Libico, è composto da due centri principali: Paleochora sul mare e Kandanos nell'entroterra. L'economia si basa sull'agricoltra (olive e colture in serra), sul bestiame (ovini e caprini) e sul turismo. E' un'attrazione per migliaia di turisti l'anno per le sue belle spiagge. Vari i siti archeologici e le chiese bizantine affrescate.
Qua si' che aspettano le navi! ahahah ... e' la prima cosa che ho pensato vedendo i luoghi che, seppur molto belli e pieni di storia, non sono poi cosi' favorevoli per molte altre attivita' economiche. La storia antica di Creta e' interessante ma con lo scorrere del tempo, vista la sua strategica posizione e' diventata solo terra di conquista. Sono veramente tanti i popoli che ha ospitato, anche i nostri veneziani le cui belle architetture sono ancora molto presenti. La maggior parte di loro fanno bella mostra di se' proprio nell'attuale capitale. Quindi, arrivando a Candia via mare, sono proprio loro che danno il primo saluto ai turisti. Per il resto, la citta' ha quel sentore tipicamente greco in cui molto e' allo stato naturale (spesso anche troppo). Piacevoli i vicoletti pieni di negozietti e quell'atmosfera piacevolmente retro'. Spostandosi in altre localita', sebbene molto amate dai turisti, tutto diventa ancor piu' minimale. L'esempio per eccellenza e' Paleochora che, con le sue incantevoli spiagge, richiama tantissimi amanti della balneazione. Penso che per apprezzare appieno Creta bisogna visitare anche l'entroterra poiche' ricco di belle chiesettine antiche e di testimonianze archeologiche. L'Isola di Spinalonga ha avuto sia un passato di splendore che uno di sofferenza in quanto adibita a lazzaretto. Oggi e' disabitata e alquanto cadente tanto da far pensare che una risistematina non sarebbe poi cosi' fuori luogo. Gli 'esiliati' qua, si dice, che piano piano cercarono di migliorarla ... ma ho la vaga sensazione che di danni al patrimonio storico presente (soprattutto veneziano) ne fecero abbastanza!
RispondiElimina@ ZeN: Creta non ha nulla a che vedere con Rimini o il Lido di Ostia. Ahahahaha! Siamo agli opposti difatti, nelle località odierne si vedono belle spiagge e una industria turistco-ruspante che si basa più sulla bellezza dei posti che per i servizi al turismo. Devo dire che mi piace, il sovrasfruttamento delle località turistiche (sia balneari che archeologiche o architettoniche) porta sempre inevitabilmente allo svilimento del paesaggio diventando una posticcia Disneyland senz'anima. Qui bisogna preferire quello che la natura offre senza pignoleggiare sul comfort 5 stelle. C'è molto da fare, da tutelare, da puntellare, ma spero non si facciano prendere la mano dalla "febbre dell'oro". Ho notato innumerevoli bancarelle con souvenir non proprio tipici e artigianali ... ho la fobia di ste cose che mi danno molta tristezza anche se sono il pane quotidiano di molte famiglie, preferisco "un cece" fatto da un artigiano per benino a mano, tipico delle loro usanze, alle "gondolette di plastica" vendute a camionate a Venezia o all'immancabile Torre di Pisa in plastica venduta anche qui, al Colosseo che si illumina e alle mille Tour Eiffel che occhieggiano fra la paccottaglia parigina. Ogni popolo ha le sue tradizioni che testimoniano la sua cultura, diamole l'opportunità di prosperare. ;o)
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