giovedì 8 settembre 2022

L'Iran n. 9

 




Piazza Naqsh-i Jahan, 
Patrimonio Unesco, 89.600 mq (1598-1629) con la Moschea dello Scià, 
il Palazzo Ali Qapu, la Moschea Sheikh Lotfallah e il Bazaar. 
Il suo nome significa "l'immagine del mondo", 
è fra le più grandi piazze al mondo.
foto da wikipedia.org

Esfahan (o Isfahan) (2.100.000 abitanti, a 1570 mt sul mare) è nota per la sua bellezza, le vestigia straordinarie e i suoi giardini pubblici. Ha subìto danni durante la guerra con l'Iraq di Saddam Hussein, ma è tornata all'antico splendore grazie alle opere di restauro e conservazione. E' una città molto antica che perse importanza con la fine del dominio selgiuchide in Persia. Fu occupata dai Mongoli che, in seguito a una rivolta degli abitanti, la saccheggiarono e ne sterminarono la popolazione, e dagli Afghani. Esfahan divenne importante nel Cinquecento sotto la dinastia safavide con lo scià 'Abbas I il Grande che le dette l'impronta architettonica che ha tuttora.





La Moschea dello sceicco Lotfollah (1603-19) 
è uno dei capolavori dell'architettura safavide, 
era una moschea privata della corte reale, per questo non ha minareti 
ed è relativamente piccola. 
All'interno e all'esterno è estremamente complessa, 
sono stati utilizzati i migliori materiali e impiegati gli artigiani più talentuosi.





Il Palazzo Ali Qapu (XVII secolo) 
è l'ingresso al vasto quartiere residenziale dei sovrani safavidi, 
l'ingresso si sviluppa su 6 piani e ha un ampio terrazzo, 
era utilizzato per gli incontri con i visitatori stranieri e con gli ambasciatori. 
Al sesto piano si tenevano i ricevimenti reali e i banchetti. 
(Nella foto: Music Hall)





La Moschea dello Scià (1611-38) 
è di architettura safavide, Patrimonio Unesco, 
tutte le mura sono decorate con tessere di mosaico di 7 colori 
con un notevole effetto ottico. 
L'edificio ha 2 madrase.





Hamman


Moschea Hakim (1663) 
di architettura safavide


Il Gran Bazaar (XI secolo-1620) 
è in architettura safavide.





Iwan a sud

La Moschea del Venerdì (X secolo circa) è Patrimonio Unesco.


Si-o-se Pol (1599-1602) 
è un ponte safavide con 33 archi e una sala da tè.


Ponte Khaju (1650)








Lo Chehel Sotoun 
è un padiglione persiano del XVII secolo, distrutto nel 1706 
e ricostruito nel XVIII secolo, in stile Talar è Patrimonio Unesco. 
Fu utilizzato dallo Shah Abbas II per il suo divertimento e i ricevimenti, 
si trova in un parco con giardini iraniani.


Piazza Imam Ali

>o<



 Kashan (248.000 abitanti) si trova in una grande oasi, nel 1778 fu rasa al suolo da un terremoto che provocò 8.000 vittime, oggi è un'attrazione turistica con le sue case storiche del XVIII e XIX secolo, esempi di architettura residenziale persiana tradizionale e dell'estetica Qajar.


Moschea del Venerdì (XI secolo) 
in stile Razi


Moschea Agha Bozorg (XVIII secolo)








Il Bagno Sultan Amir Ahmad (XVI secolo-1778) 
è di architettura safavide, 
un bagno pubblico tradizionale di circa 1000 mq.








Casa Borujerdi (1857-76) 
di architettura Qajara, residenza storica.





Casa Tabatabaei (1880-81 e 1997) 
di architettura qajara, 
abitazione storica celebre per i raffinati stucchi interni e i rilievi in pietra, 
le vetrate e gli specchi.


Casa Abbasi (XVIII secolo-1833)
 di architettura qajara, 
residenza storica oggi museo.








Interno del caravanserraglio Bakhshi


Il Bazaar (XI-XIV secolo) è d'epoca selgiuchide, accanto si trovano diverse moschee, tombe, caravanserragli, bacini e serbatoi d'acqua.


2 commenti:

  1. Visitare Esfahan e' fare un'esperienza unica perche' credo che sia la citta' che contiene le maggiori testimonianze del loro passato. I monumenti sono prestigiosi, tanti e in molteplici stili. Gli appassionati di questo tipo di arte trovano qua il loro Eldorado ;o) Oltre che dalla bellezza delle varie moschee, sono rimasta impressionata dalle enormi piazze. Dato che pero' tali spazi sono molto delimitati e ci si affacciano sia edifici religiosi che determinate nobili residenze ... mi viene da pensare che al tempo fossero giardini privati. Interessantissimi anche i ponti a due piani e non carrabili. Sono rimasta colpita dall'Hamman, non tanto per la bellezza quanto perche' appare come un qualcosa decorato in maniera completamente diversa dal resto. Kashan invece e' tutta una sorpresa perche' non ci si aspetta che in un'oasi dall'abitato abbastanza povero e cadente possano invece esserci delle moschee cosi' incantevoli. Forse al tempo dei viaggi nel deserto era un punto molto importante dove, oltre al mercato e ai caravanserragli, avevano trovato dimora alcune persone facoltose. Le loro abitazioni oggi sono quel valore aggiunto per tutta la citta' che, vista la loro bellezza e ricchezza, rendono esattamente l'idea di come viveva la fascia sociale piu' agiata. Eheheh oggi non si puo' scegliere ... sarebbero da visitare entrambi ;)

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  2. @ ZeN: I giardini privati dei re erano completamente chiusi a chicchessia, solo in alcune parti il sovrano poteva concederne l'accesso a pochissimi fortunati, e non certo nella zona delle donne. Queste grandissime piazze per me erano per il popolo e i fedeli perchè su di loro troneggiano sia le moschee più importanti sia il palazzo reale, i simboli più alti del potere. I ponti (uno addirittura con sala da tè) sono bellissimi, la copertura credo sia per proteggere da sole e pioggia, in più sono di piacevole architettura. :o)
    Esfahan è il summit per le architetture e l'arte safavide, ricca di notevoli monumenti sia civili che religiosi, una meta imperdibile. ;o)
    A Kashan abitavano sicuramente persone molto facoltose, dev'essere stata molto ricca (per alcuni) e si vede dai loro palazzi ma anche dalle moschee, dal bellissimo bazaar e dal caravanserraglio, che pare una moschea pure lui. Hai ragione, oggi non si può scegliere... :D

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