L'Algeria (42.000.000 di abitanti) ha per capitale Algeri, in gran parte è occupata dal deserto del Sahara, è un Paese musulmano arabo e berbero. Fu controllata in successione da Numidi, Fenici, Cartaginesi, Romani, Vandali, Bizantini e da varie dinastie berbere, divenne parte dell'Impero ottomano per poi entrare nei domini francesi ed ebbe l'indipendenza nel 1962. Negli ultimi 50 anni la popolazione è quasi quadruplicata, gli abitanti residenti in Francia sono circa 8.500.000 di cui 4.000.000 tunisini. La popolazione ha una base etnica berbera arricchita da elementi fenici, romani, bizantini, turchi e soprattutto arabi, sono presenti discendenti dei musulmani cacciati dalla Spagna nel XVI secolo e una discreta parte discende dai Turchi. Fra le minoranze, la comunità ebraica e i Francesi d'Algeria (pieds-noir) di discendenza francese, corsa, spagnola, italiana e maltese. Con l'indipendenza dell'Algeria la stragrande maggioranza delle comunità europee ed ebraiche abbandonò il Paese per trasferirsi in Francia. Il settore energetico costituisce l'ossatura dell'economia algerina (petrolio e gas), il turismo è stato ostacolato dalla mancanza di strutture ricettive, dal 2004 è stata messa in atto una strategia di sviluppo turistico. L'architettura è influenzata da numerosi stili: moresco, bizantino, spagnolo, islamico, francese e ottomano.
Il Mzab, Patrimonio Unesco, è una zona dell'Algeria, facilmente difendibile, situata in un luogo inospitale che fu scelta dagli Ibaditi (sciiti-sunniti) per sfuggire agli Almoravidi e agli Almohadi dall'XI secolo, vi furono fondate 7 città il cui potere ancora oggi è nelle mani religiose. I 5 villaggi fortificati (pentapoli), fra cui Ghardaia, Bounoura e Berriane, hanno ognuno una moschea-fortezza, un minareto che funge da torre di guardia e abitazioni tutte uguali posizionate a cerchi concentrici.
Timgad (II-VII secolo d.C.), Patrimonio Unesco, era una città-colonia romana fondata da Traiano con manodopera militare abitata da veterani dell'esercito romano cui vennero assegnate terre in cambio degli anni di servizio militare prestato. La città crebbe al di fuori di ogni controllo e si sviluppò caoticamente senza rispettare la planimetria ortogonale della fondazione romana.
L'Algeria mi intriga molto e trovo anche che possieda una sorta di marcia in piu' rispetto agli altri stati Africani che si affacciano nel Nord-Ovest e Centro del Mediterraneo (Marocco-Tunisia-Libia). Questo perche' mi appaiono meno fermi sulle loro posizioni e abbastanza aperti a qualsiasi tipo di scambio, sia economico che culturale, verso l'Europa. Credo che da noi vengano poco perche' se proprio devono scegliere ... preferiscono la Francia. Come moltissimi Paesi africani, hanno con i nostri cugini 'torre-feillati' un rapporto di amore e odio. Perche' se da una parte, giustamente, si sono voluti togliere da sotto il loro dominio, dall'altra li cercano se si trovano in ambasce. In Algeria di zone desertiche ce ne sono in abbondanza, quasi da vendere direi, ma, se osserviamo ad esempio la valle del Mzab, ci rendiamo subito conto di quanta meraviglia architettonica e di quale sopraffino spirito di sopravvivenza posseggano queste genti. Certo non ci si puo' aspettare di vedere orpelli e ghirigori perche' hanno dovuto adattare la loro vita e le loro citta' all'ambiente ... e bisogna ammettere che lo hanno fatto benissimo. Molto interessanti le moschee fortificate con i minareti a mo' di torri di avvistamento. Anche la romana Timgad lascia strabiliati per la sua vastita' e per un cosi' alto grado di conservazione, probabilmente anche favorita da un clima particolare. Un po' ortogonale e un po' arruffata, era comunque un centro molto importante e di richiamo. Spero che sviluppino un po' meglio il settore turistico perche' e' una Regione che merita di esser visitata. Me piase tutto si'!
RispondiElimina@ ZeN: Credo anch'io che l'Algeria abbia i numeri per potenziare l'offerta turistica, basta vedere il Mzab, ricco di bellissime città e villaggi, che da solo giustifica un viaggio, con urbanistiche che hanno insegnato molto ai moderni architetti che hanno spesso gli identici problemi di organizzare efficacemente gli spazi cittadini. Anche qui Roma ha lasciato notevoli tracce del suo dominio come Timgad, città a cui non mancava niente di essenziale per il suo modo di vivere. :o)
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