La Galleria Borbonica (XVII-XIX secolo) è una cavità sotterranea sotto la collina di Pizzofalcone, nel quartiere di San Ferdinando. Commissionata nel 1853 da Ferdinando II di Borbone all'architetto Errico Alvino per scopi militari, serviva come rapida via di fuga verso il mare per la famiglia reale in caso di tumulti e come rapido collegamento fra la reggia e le caserme di Chiaia. Il tunnel fu inaugurato nel 1855, Alvino durante lo scavo superò due cisterne dell'acquedotto, lasciandole in attività, con due ponti sotterranei considerati un vanto dell'ingegneria ottocentesca europea.
Lo scavo non fu mai completato per problemi morfologici, a poca distanza dal termine. Durante la II guerra mondiale alcuni ambienti furono allestiti come rifugio antiaereo dal Genio militare, elettrificati e attrezzati anche per un soggiorno per più giorni. Divenne poi deposito giudiziario comunale, i palazzi sovrastanti la usavano come discarica abusiva, poi divenne un parcheggio. Dal 2005 in poi la Galleria fu riscavata e messa in sicurezza ed è aperta alle visite. Gli scavi sono effettuati da volontari di tutte le zone della città, senza alcun contributo pubblico. Il luogo ha un'illuminazione scenografica, vi sono esposte, restaurate, auto e moto d'epoca trovate sul luogo.
Il Tunnel borbonico e' un'opera ingegneristica di tutto rispetto e bella da vedersi! Anche se al tempo di Alvino, per poco, ma non venne mai completato per problemi morfologici , il suo lavoro fu veramente eccellente. Quello che innanzi tutto colpisce e' la cubatura e l'ariosita' degli ambienti ma anche la particolare sezione dello scavo e le tante soluzioni adottate per evitare di danneggiare le cisterne dell'acquedotto cittadino. Se non erro il percorso comprendeva due diversi passaggi; uno per l'andata e uno per il ritono. Laddove la morfologia della montagna lo permise, lo scavo divenne una vera e propria cava di tufo e il materiale estratto usato per altre edificazioni, dove invece sorsero problemi, il percorso si riduceva a dei semplici tunnel. Detto cio' e' facile immaginare che, visitandolo per tutta la sua lunghezza, si rimane ammaliati dalla diversita' e dall'alternanza dei suoi 'panorami' :o) Terminata la sua vera funzione, rimase tra l'abbandonato e tra l'essere riutilizzato per altro ... rifugio di guerra, deposito guidiziario e, come spesso accade, comoda discarica! Il lavoro fatto dai volontari per recuperarlo e' stato mastodontico ma sono riusciti a farlo tornare al suo antico splendore e a renderlo nuovamente fruibile. Alcuni oggetti non sono stati volutamente rimossi, come le vecchie auto, o porzioni di opere artistiche irrecuperabili, e sono oggi parte di un piccolo museo sotterraneo. Credo che tutto sia molto suggestivo, soprattutto vedere la grande cisterna rinascimentale cosi' ben sistemata e illuminata!
RispondiElimina@ ZeN: Il fascino dei luoghi sotterranei...a partire dai più semplici ipogei fino ad arrivare a vere città sotterranee quello che l'uomo ha scavato per i più svariati motivi è sempre emozionante da vedere. La Galleria Borbonica in certi tratti è decisamente monumentale, in altri quasi magica con le sue cisterne colme d'acqua e in altri ancora parono l'Antro della Sibilla. Tutto questo è stato riportato, si fa per dire, alla luce solo da volontari con un lavoro certosino, continuo, pesante e indefesso. Adesso è quasi un bel percorso speleologico ricco di presenze e progetti umani. :o)
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