domenica 10 luglio 2022

Il Santuario di Ercole Vincitore n. 2, Tivoli (Roma)

 


Ottaviano utilizzò il tesoro del Santuario per la battaglia di Filippi, nonostante tutto le ricchezze del Santuario tiburtino continuarono ad aumentare grazie al prestito del denaro e al commercio esercitato direttamente. Il culto dell'imperatore si sovrappose a quello di Hercules, il Santuario raggiunse il suo apice in epoca imperiale, probabilmente sotto l'imperatore Adriano (117-138 d.C.) che aveva trasferito il suo governo nella sua "Villa Tiburtina", odierna Villa Adriana, nel IV secolo.


Cascate delle ferriere, 
di Pietro Dovizielli (1855 circa)

L'attività del Santuario si ridusse, anche per le incursioni per tutta la Valle dell'Aniene di bande organizzate dedite alla distruzione di templi e sacelli pagani organizzate e fomentate dai monaci basiliani. Nel VI e VII secolo, nella fase bizantina, con le nuove celebrazioni e festività, il luogo scomparve dalla memoria popolare. Forse nel XII secolo vi si stabilì un gruppo di Benedettini seguiti nel 1229 dai Francescani, nel XV secolo la nobile famiglia tiburtina dei Theobaldi vi costruì una villa e un giardino all'italiana.


Via Tecta 
con un binario industriale

Nel 1549 i locali furono dati a Ignazio di Loyola che vi fondò una scuola pubblica gratuita contestata dal clero tiburtino che lo costrinse a trasferirsi. Con la costruzione di Villa d'Este le rovine del Santuario furono inondate dalle acque di scarico della villa, in parte usate per l'irrigazione degli "orti delle monache" e in parte lasciate precipitare nella Via Tecta e poi nel fiume più in basso.


Via Tecta di accesso al Tempio, 
verso valle

Le acque furono usate dalla Camera Apostolica che, nel XVI-XVII secolo, impiantò una fonderia e una fabbrica di moschetti e archibugi, seguirono altre fonderie, fabbriche di chiodi e viti, cartiere e centrali elettriche. Nell'Ottocento fu costruita la Centrale Elettrica Acquoria Mecenate 1 sotto al Santuario che nel 1892 diede corrente, per la prima volta al mondo, alla zona di Porta Pia a Roma, successivamente vi furono impiantate le "Cartiere di Tivoli" e nel 1920 la struttura passò al Pubblico Demanio. Nel 1993 l'Enel rinunciò a qualsiasi pretesa sul Santuario lasciandone la disponibilità alla Soprintendenza.


2 commenti:

  1. Il Santuario di Ercole Vincitore, a Tivoli, e' un'opera architettonica che ormai ha abbondantemente superato i 2000 anni di vita. Questa enorme struttura che conteneva sia un Tempio, dedicato a Ercole, che un mercato, prevalentemente del bestiame, trovo che abbia un qualcosa di speciale, quasi di magico, direi! Difatti credo che sia uno dei pochi complessi antichi che pur avendo subito un'infinita serie di variazioni d'uso, scompigli e modifiche, puo' vantare il privilegio di essere stato utilizzato fino al 1993, ovvero fino all'altro ieri! Intorno a se' ha visto lo scorrere del tempo con i relativi cambi di usi e costumi, ha visto il progresso avanzare ma anche tante battaglie. In tutto questo contesto, il Santuario ha sempre 'lavorato' e si sempre reso utile anche quando, intorno a se', nuovi monumenti sono sorti e hanno preso importanza ... mentre lui diventava sempre piu' sgarrupatello e strumento di servizio. Dopo tralasci e degrado, finalmente sta tornando il suo momento e, sebbene abbia perso molti pezzi, fa' ancora bella mostra di se'. Il suo restauro, con la relativa riscoperta e valorizzazione delle porzioni originarie, e' cosa abbastanza recente. Oggi e' finalmente visitabile e il suo nome giustamente trionfa a fianco di tutti gli altri blasonati monumenti presenti in questo antico e ricco territorio.

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  2. @ ZeN: Un altro posto da visitare per chi si reca nel territorio di Tivoli! Per i turisti è quasi un luogo antico "nuovo di pacca" essendo stato sdoganato abbastanza recentemente e aperto alle visite. Mi pare poco pubblicizzato ma spero di sbagliarmi perchè merita anche per la sua particolarità (non è una villa antica nè una terma, nè un anfiteatro e nemmeno un tempio ma ha in sè una serie di strutture dedicate a molti servizi). E' uno degli antichi luoghi "riciclati" più volte nei secoli, a seconda delle esigenze del periodo . Molto bella la Via Tecta. :o)

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