Il Libano (4.220.000 abitanti), con capitale Beirut, è lungo 250 km e largo da 25 a 60. E' il Paese più piccolo del Vicino Oriente, nell'antichità ospitava grandi foreste di Cedro del Libano, simbolo nazionale, ma dopo millenni di sfruttamento commerciale senza un'adeguata politica di riforestazione la loro diffusione si è molto ridotta.
Vi convivono diversi gruppi religiosi, ufficialmente ne sono rionosciuti 18 fra cui gli arabi cristiani (maroniti, greco-ortodossi, greco-cattolici, armeno-apostolici e cattolici, siriaco-ortodossi, protestanti, copri, sunniti, sciiti ismaeliti, ebraici). Diversi milioni di Libanesi, soprattutto cristiani, a seguito delle tensioni, nei secoli hanno lasciato il Libano per trasferirsi negli Usa, in Argentina e Brasile, Senegal, Costa d'Avorio, Australia ed Europa (soprattutto Francia).
Il sito di Baalbek è Patrimonio Unesco, è famoso per le rovine monumentali di alcuni templi romani del II e III secolo d.C.
Beirut (450.000 abitanti) raggiunse qualche importanza solo in epoca greca e romana, contesa fra Arabi e Crociati fu conquistata dagli Ottomani nel 1516 e dai Francesi nel Novecento. Divenne capitale dopo la II guerra mondiale. Nonostante la guerra civile è tornata a essere la principale piazza finanziaria, bancaria, assicurativa e commerciale del Vicino Oriente. Il centro della città, devastato dalla guerra civile, è stato completamente ricostruito nel 1992 con un'impronta occidentale (non molto gradita dalla popolazione), vi si trovano ristoranti lussuosi e un'atmosfera più tranquilla rispetto al resto della città. Il centro è costantemente presidiato dall'esercito, dalle forze di polizia e da squadre di sicurezza private. Nonostante il durissimo bombardamenro israeliano del 1982 rimangono alcuni luoghi interessanti come il quartiere cristano di Ashrafiyye, uno dei più antichi. Attorno alla città ci sono dei campi profughi palestinesi trasferiticisi nel 1948 e nel 1967.
Biblo (Byblos), 44.000 abitanti, odierna Jbeil, è Patrimonio Unesco. Città fenicia, col nome di Gubayl (Gibello o Gibelletto) fu a lungo una delle colonie genovesi al tempo della Repubblica di Genova, da 1104 al 1302 feudo della famiglia degli Embriaci di Genova. Fu abbandonata pacificamente nel 1302.
Tiro (41.000 abitanti) sorge nello stesso luogo dell'omonima città fenicia, Patrimonio Unesco. La città antica è stata quasi del tutto coperta da quella moderna. Dovrebbe essere stata fondata intorno al 2750 a.C. da un fenicio, nel 1100 a.C. uno tsunami catastrofico fece sprofondare la vecchia Tiro sotto al mare e nel 969 a.C. fu fondata la nuova Tiro. Nei decenni successivi gli abitanti espansero la loro rete commerciale in tutto il Mar Mediterraneo fondando colonie in Sicilia (tra cui Palermo, Mozia (sull'isola di San Pantaleo, Marsala) e Solunto), Sardegna (tra cui Tharros e Oristano), nella Penisola Iberica e in Nord Africa. La colonia più importante fu Cartagine, fondata nel 814 a.C., il declino economico di Tiro fu segnato dallo sviluppo di Cartagine, finì sotto gli Assiri, i Babilonesi e Alessandro Magno. Nel 64 a.C. divenne romana, colonia dell'imperatore Settimio Severo divenendo centro di studi letterari e filosofici e sede di un potente arcivescovado cristiano. Nel 1124 fu conquistata dai Crociati e nel 1291 dai Mamelucchi. Iniziò a declinare per la concorrenza delle vicine città portuali (Acri, Sidone e Beirut).
Il Libano segue un po' le sorti degli altri stati del Medioriente. Difatti ha le sue non sopite tensioni interne, di carattere politico e religioso, e alcune problematiche (passate e presenti) con gli Stati vicini. Insomma, in questa parte di mondo c'e' ancora molto fermento ed e' facile che periodi di pace siano interrotti da situazioni piu' turbolente. Spesso ci sono conflitti civili o conflitti tra Nazioni ma, in ogni caso, ogni vento di guerra, interno o esterno che sia, causa nervosismo in tutto il circondario. La storia del popolo libanese ha radici antichissime tant'e' che hanno avuto scambi e contatti, non sempre pacifici, con i grandi popoli del passato, Romani compresi. La loro terra e' ricchissima di citta' storiche, siti archeologici e rovine di ogni tipo. Alcune testimonianze sono ancora molto all'impiedi e fanno bella mostra di se' come ad esempio il Tempio di Bacco. Guardando il loro patrimonio storico ho notato un forte fermento antico seguito pero' da tanti periodi di fermo assoluto. Tutto questo porta a panorami in cui, per esempio, un rudere datatissimo e' direttamente affiancato ad un'edificio molto moderno. A Beirut preferico Biblo o Tiro, molto piu' piccole ma veramente affacinanti. Non mi sono meravigliata nel vedere le terme anche qua ahahah :oD Bellissimo il cedro, peccato pero' che per quanto sia cosi' importante sia in definitiva poco salvaguardato.
RispondiElimina@ ZeN: Beh...Beirut non ha attrattive particolari ma è la capitale dello Stato, altra cosa sono Byblos e Tiro, la prima pare molto piacevole con i suoi palazzi e il sito archeologico, la seconda mi pare più moderna ma ha il sito omonimo come attrattiva. Queste due antichissime città sono famose da sempre, ricche di vicende e commerci, molto vivaci e storiche. Il cedro del Libano è uno degli alberi più belli della Terra al di là dei suoi usi, peccato sia stato sterminato senza mai pensare a ripopolarne i boschi, spero oggi ci sia una controtendenza e si corra ai ripari perchè non rimanga visibile solo sui francobolli... :o/
EliminaNotevole anche il sito romano di Baalbek. Questo mini-Stato largo al massimo 60 km ha solo 4.220.000 abitanti ma una "moltitudine" di religioni che pare convivano lì da molto tempo. In Nordafrica molte città accolgono genti di molti credo da sempre, eppure spesso questo non porta a guerre sanguinose di predominanza. La tolleranza e il rispetto anche religioso è una grande forma di civiltà. :o)