Nicosia (116.000 abitanti) è la capitale di Cipro, è divisa in due fazioni separate dalla "linea verde". Fu fondata dai Greci provenienti dal Peloponneso, entrò a far parte della Repubblica di Venezia nel 1489 e poi fu conquistata dagli Ottomani nel 1571.
A Empa (4.800 abitanti) si trova la chiesa della Panaghia Chryseleousa (XII secolo), ortodossa, modificata fino al 1744. Gli affreschi risalgono al XV-XVI secolo.
Tala (2.600 abitanti) è un villaggio in cui si son trasferiti molti non ciprioti, soprattutto britannici. Il Monastero di Agios Neophitos si trova a 1 km, è uno dei monasteri più famosi di Cipro fondato nel XII secolo, comprende il luogo di isolamento del santo in una grotta naturale, una piccola cappella e il monastero. Il luogo di isolamento è costituito dalla chiesa della Vera Croce, il corpo principale della chiesa è ricoperto da pitture murali. La chiesa principale è una grande basilica di ispirazione veneziana, forse del XVI secolo, le pareti sono adornate da una moltitudine di dipinti eseguiti in varie fasi storiche del monastero.
Pur avendo capito che Cipro e' divisa in due fazioni, non immaginavo proprio che la linea di confine fosse cosi' palpabile! Quindi, vedendo Nicosia, capitale di entrambe, il mio pensiero e' volato subito alla Berlino del passato. I nomi sono diversi, uno era 'muro' e questa e' 'linea verde' ma ho l'impressione che il risultato non cambi. Il video si concentra sulla nuova Nicosia, sicuramente il lato greco-ciprioto, e la citta' appare esattamente come la si immagina gia' dal nome, ovvero moderna, sistemata e molto fluida. Probabilmente la parte vecchia, la turco-cipriota, potrebbe essere molto piu' spettinata e confusionaria ma anche il contenitore del patrimonio storico cittadino dato che appare completamente assente dall'altro lato. Noi ormai siamo abituati al pensiero di continenti senza confini e ritrovarli addirittura dentro una citta' ci potrebbe apparire come una situazione abbastanza surreale. La chiesa della Panaghia Chryseleousa, a Empa, e il grande complesso monasteriale di Agios Neophitos, nelle vicinanze di Tala, sono due antichi perfetti esempi di strutture religoso-ortodosse. Generalmente gli esterni e le facciate erano molto minimali, quasi mimetiche rispetto all'ambiente circostante o agli altri caseggiati, ma, all'interno, tutto diventava colore! La vera bellezza di queste chiese sono proprio le pitture murali che tappezzano ogni angoletto di pareti e soffitti. In alcune chiese e' addirittura difficile datare tali opere perche' spesso la loro esecuzione si e' protratta nel tempo e, soprattutto nel passato, potevano venir modificate se non addirittura ricoperte da nuove pitture ... se le vecchie venivano considerate irrecuperabili o se semplicemente si desiderava rimodernare gli ambienti. Non avevo dubbi sull'esistenza di un nidino abitato quasi esclusivamente da non ciprioti. Eheheh nei luoghi piu' incantevoli generalmente o ci sono i religiosi o gli stranieri benestanti ... questa e' una regola mondiale!
RispondiElimina@ ZeN: A Nicosia il "Muro di Berlino" è rappresentato dalla Green Line composta anche da bidoni sovrapposti, basta sia un'evidente blocco. Si fa con quel che si ha ... :o/
RispondiEliminaIl lato che vediamo è quello moderno infatti, la città non ha particolari attrattive artistiche e architettoniche nuova com'è.
Le chiese e i monasteri ortodossi son ben noti per lo sfolgorio degli affreschi interni, non fanno eccezione Agios Neophitos e Panaghia Chryseleousa, scrigni d'arte religiosa che rappresenta vari secoli. :o)