Il Cimitero Monumentale di Verona risale al 1828-44, fra le sepolture illustri Emilio Salgari e Umberto Boccioni (artista futurista).
Il Cimitero Monumentale di Messina (1865-72) o Gran Camposanto è uno dei più importanti cimiteri monumentali d'Europa ricco di opere d'arte, è presente la gran parte della statuaria e dell'architettura del neoclassicismo messinese, del Liberty e del neogotico. Ha curatissimi giardini, è stato concepito come un parco urbano ed è una "galleria d'arte moderna e contemporanea all'aperto". E' presente un Cimitero degli Inglesi.
Il Camposanto della Misericordia di Siena (1840-75) è una sorta di antologia della cultura figurativa senese dell'Otto-Novecento.
Il Cimitero Monumentale di Busto Arsizio (1894) è un museo dell'architettura e della scultura del XX secolo.
Quella dei Cimiteri monumentali e' stata una sorta di moda funeraria soprattutto otto-novecentesca. L'ultimo e definitivo modo per mostrarsi ancora e per essere ricordati, era il riposare per sempre in un loculo artistico. Spesso sono ridondati cappelle di famiglia ma, tante altre volte, sono delle ringole sepolture abbellite da manufatti artistici come statue. Piu' la parte artistica era accentuata ed eseguita da esperti scalpellini, piu' quel personaggio continuava a far parlare di se'. Come una sorta di infinito catalogo, tanti gli stili artistici ma anche tanti i temi toccati. Quello religioso, soprattutto angelico, furoreggia ma e' facile trovare anche scene quotidiane o allegorie. Tra i cimiteri monumentali visti oggi, quello di Messina e' forse il piu' gradevole perche' strutturato come un'enorme parco verde che invita al passeggio. Per ordine, cura, e per bellezza della struttura cimiteriale, ho apprezzato molto quello di Verona. Passato il tempo e la memoria della persona in se' stessa, questi luoghi sono dei veri e propri musei a cielo aperto che contengono un nutrito spaccato dell'arte italiana di un determinato periodo. Tra le opere un po' fuori dal coro, mi e' piaciuto il Mausoleo Comerio a Busto Arsizio ... chissa' se questo richiamo alle piramidi e' dovuto alla passione per l'egittologia di qualche familiare o e' stata solo una scelta a caso dettata dalla moda di quel momento. Belli tutti, si' :o)
RispondiElimina@ ZeN: Inizia una piccola raccolta cimiteri monumentali sparsi in Italia e all'estero, pare una scelta macabra ma il mio intento è conoscere l'arte in tutte le sue espressioni, anche quella di questi luoghi che non ha nulla a che invidiare a quella visibile in parchi e giardini monumentali anzi, molto spesso è decisamente superiore. Altro mio pensiero è che in questi posti riposano i personaggi più svariati, tutti lì con le loro storie, ricchi e poveri, artisti e artigiani, militari e preti, casalinghe e studiosi, stanno lì tutti ammassati componendo spaccati della società del tempo, e dove le opere sono ridondanti e spettacolari si possono ammirare vere opere di artisti molto quotati e conosciuti. Il Cimitero di Messina mi ha colpita, è un vero e proprio parco sereno molto ben progettato e curato, oserei dire pure romantico, quello di Verona è notevole per il numero elevato di opere di altissima qualità, quello di Siena si vede che sta lì, non potevano mancare gli accenni delle Contrade di appartenenza dei defunti ma anche molte cappelle affrescate con vivaci colori, tipiche di quella terra. Il Cimitero di Busto Arsizio è diverso nel senso che molte sepolture riprendono temi laici riferiti all'Egitto e credo alla Massoneria ed ecco le piramidi e le sfingi, molto usate anche nel periodo Liberty. Li ho trovati tutti e quattro molto interessanti! :o)
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