L'Iran (84.800.000 abitanti) fino al 1935 fu noto come Persia in Occidente, è patria di una fra le più antiche civiltà del mondo. La Persia fu conquistata dagli islamici nel VII secolo d.C., godeva di un elevato livello di civiltà e cultura ma il processo di islamizzazione fu lungo e graduale, i Persiani furono dscriminati, esclusi dal Governo e dalle forze armate califfali venendo forzati a pagare le tasse dovute dai non-musulmani fino al XIX secolo. Dopo due secoli di dominio arabo si formarono i primi domini persiani, la cultura persiana e la letteratura risorsero insieme alla filosofia e alla medicina. L'epoca d'oro islamica raggiunse il culmine nell'XI secolo con la migrazione in massa delle tribù turche dall'Asia Centrale nell'Altopiano iranico, l'Iran fu governato poi dai Turchi-Mamelucchi altamente "persianizzati".
Nel 1370 prese il controllo Tamerlano che creò l'Impero Timuride con numerosi casi di violenza e sterminio nei confronti della popolazione locale (un esempio fu il massacro della popolazione di Isfahan nel 1387 in cui furono uccisi 70.000 cittadini in pochi giorni) ma furono adottate le tradizioni, le usanze, i costumi e la cultura locale. Seguì la dinastia safavide (di lingua e cultura turca originaria dell'Azerbaigian persiano) che governò dal 1501 al 1736. Nel XIX secolo la Persia divenne teatro della rivalità tra l'Impero britannico e l'Impero russo zarista, durante la I guerra mondiale la Persia, benchè neutrale, divenne terreno di scontro tra russi, britannici e turchi ottomani, alla fine della guerra, con il crollo degli Imperi ottomano e zarista, il Regno Unito divenne l'unica potenza della regione (1919) ma non riuscì a farne un protettorato per l'opposizione della popolazione e del clero sciita e per l'influenza bolscevica dal Nord.
Nel 1921 Reza Khan, comandante della brigata cosacca persiana, divenne l'uomo forte del Paese, divenne scià col nome di Reza Pahlavi. L'epoca dei Pahlavi (1925-79) cercò di centralizzare e modernizzare lo Stato ma si accese una resistenza nazionale, Reza Pahlavi laicizzò l'amministrazione giudiziaria e l'istruzione, modernizzò l'economia e il petrolio divenne una fonte importante di entrate pubbliche (nel 1909 fu fondata l'Anglo-Persian Oli Company) ma questa produzione creò un forte risentimento contro gli stranieri che lo estraevano.
Lo sviluppo creò un piccolo settore moderno in un'economia e in una società molto arretrate. Con la II guerra mondiale gli anglo-sovietici deposero lo shah, gli Stati Uniti nel 1941 crearono il corridoio persiano per fornire armi all'Unione Sovietica contro i Tedeschi ma poi si sostituirono agli Inglesi nel sostegno alla ricostruzione e alla gestione del Paese, in cambio di concessioni petrolifere aiutarono i Persiani a resistere alle pressioni dei Sovietici. Negli anni Sessanta e Settanta l'opposizione allo shah era diffusa, il movimento per la riforma religiosa voleva i mullah non più disinteressati alla politica ma attivamente impegnati. Khomeyni affermò che i mullah dovevano ribellarsi contro gli abusi della monarchia così il regime si inasprì, le proteste si ripeterono e l'ayatollah Khomeyni fu esiliato (1964). Nel 1978 tutti i gruppi di opposizione si unirono in un comitato rivoluzionario a Parigi guidato da Khomeyni, l'ondata di proteste divenne così un movimento rivoluzionario, nel 1979 lo shah fuggì all'estero e Khomeyni tornò dall'esilio. Fu costituito un governo islamico ispirato da quest'ultimo, alla sua morte la guida passò all'ayatollah Ali Khamenei.
L'Iran gode di buoni rapporti diplomatici e commerciali con tutte le repubbliche ex sovietiche ma è anche in partnerariato commerciale con l'Occidente, specie con la Germania e l'Italia. E' uno dei Paesi più montuosi al mondo, ha una grande diversità etnico-culturale composta da varie religioni ed etnie per la maggioranza derivate o influenzate dalla cultura persiana. Ospita un insieme di popolazioni di rifugiati più alto al mondo stimato a circa 1milione di persone causato principalmente dalla guerra civile e dalla povertà in Afghanistan e dalle invasioni militari in Afghanistan e Iraq. Nel 1979 circa 5milioni di cittadini iraniani sono emigrati all'estero, la maggior parte dopo la rivoluzione iraniana. Secondo la costituzione iraniana il Governo deve per legge garantire a ogni cittadino l'accesso a una rete di protezione sociale che copra pensione, disoccupazione, disabilità, calamità e trattamenti medici. Varie stime di organizzazioni internazionali reputano la composizione etnica dell'Iran per il 61% di Persiani, il 16% Azeri (gruppo turco), 10% Curdi e altre minoranze, ma le stime non sono uniformi nelle valutazioni. Il 90-95% della popolazione è sciita nella variante duodecimana, le minoranze religiose sono ufficialmente tollerate, solo i bahà-i sono stati sempre discriminati. Le religioni ebraica, cristiana e zoroastriana hanno seggi riservati in Parlamento. La produzione di petrolio non è accompagnata da un adeguato aumento delle necessarie infrastrutture quindi il Paese ha una scarsa disponibilità di raffinare il prodotto.
Guardando il video dell'Iran mi e' venuta in mente l'India! Eheheh sicuramente i panorami, i monumenti e gli stili architettonici sono completamente diversi ma il sottofondo umano appare vivere nelle medesime condizioni. Quindi, in entrambi, su scenari pieni di arte e di edifici meravigliosi, si muove una realta' che vive arrancando molto ... un po' come se 'sfondo e attori del teatro' appartenessero a due diverse commedie. Siamo in una delle culle della civilta' umana perche', quando si nomina la Persia, c'e' solo che da levarsi tanto di cappello! Senza dubbio, cambi di potere, di Credi religiosi e pesanti intransigenze straniere hanno fatto fare all'Iran enormi balzi avanti, a cui hanno seguito enormi balzi all'indietro. In questo altalenante periodo, l'economia e gli assetti sociali hanno avuto la peggio. Come proprio l'India, l'Iran appare a compartimenti non livellati in cui cultura, tecnologia e benessere hanno il loro rovescio di medaglia formato da grandi sacche di poverta' e di arretratezza. E' comunque un Paese meraviglioso in cui gli occhi strabuzzano di fronte al loro patrimonio storico e artistico.
RispondiElimina@ ZeN: Io, guardando il video, ho pensato che tutte le genti buone e oneste dovrebbero poter vivere serenamente e se devo appellarmi alla vecchia Bibbia, che i prepotenti siano cancellati dalla faccia della Terra, non per religione ma per giustizia. Sarebbe un mondo meraviglioso, dentro e fuori. L'Iran in effetti ricorda l'India per certi versi non per architetture e credo ma ha numerose connessioni con essa. La sari indiana comprende un velo che però è gestito dalle donne non dal credo, non è imposto, eccetto penso nei luoghi sacri, in Iran invece è un quasi obbligo se vogliono uscir di casa...le religioni dovrebbero essere un supporto all'anima e in questi casi all'anima degli uomini, più che delle donne...rimane un bellissio Paese che ha tanto da mostrare. :o)
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