giovedì 7 gennaio 2021

I Florio n. 3

 


Ignazio Junior divenne un mecenate a Palermo finanziando e seguendo i lavori di diverse opere che fecero della città un punto di riferimento importante del jet set internazionale tra i quali l'imperatore tedesco Guglielmo II.


Imperatore Guglielmo II di Germania e Prussia (1859-1941)


 

Ignazio Florio Junior con Donna Franca e i figli Ignazio e Giovanna




Suo fratello Vincenzo nel 1906 avviò la famosa corsa automobilistica Targa Florio.

I Florio disponevano di una flotta di 99 navi, avevano un impero che spaziava dalla chimica al vino, dal turismo all'industria del tonno, ma la I guerra mondiale causò ingenti danni a molte delle attività, in particolare industriali e bancarie, inoltre non avevano eredi maschi che si potessero occupare del patrimonio.


Vincenzo Florio, a sinistra (1883-1959)


Targa Florio (1906)


Villa Florio a Favignana (1874), Liberty e neogotica


La famiglia fu quindi costretta a iniziare a vendere i propri averi e si ridusse in miseria seppure mantenendo fama e orgoglio. Nel 1989 morì Giulia, figlia di Ignazio Florio Junior, ultima erede della stirpe, con la sua morte si conclude la dinastia.


Casa Florio o Palazzina dei Quattro Pizzi, Arenella (Palermo)

ex tonnara Florio






Transatlantico Duilio (1916)

Navigazione Generale Italiana

(Compagnia nata dalla fusione di Flotte Riunite Florio Palermo 
con Compagnia Rubattino di Genova)


 

2 commenti:

  1. Solitamente rimango un po' indifferente se leggo delle varie estinzioni dei casati. In questo blog ne abbiamo visti tanti nascere, fiorire e decadere ... eppure per i Florio ho provato dispiacere. Loro non erano solo banalmente ricchi e nobili ma hanno creato fabbriche, dato lavoro a molti e portato la Sicilia ad essere una regione conosciuta e ammirata in campo europeo ... insomma un vanto per loro, per i loro luoghi ma anche per l'Italia tutta. Ignazio Florio Jr e Donna Franca ebbero cinque figli: un maschio e quattro femmine ma di loro soltanto due femmine riuscirono a superare l'adolescenza. In maniera del tutto personale credo che il declino del casato Florio con la conseguente perdita dei beni fu dettato, piu' che dalla mancanza di figli maschi, dalla guerra e dall'allontanamento dalla Sicilia delle due ereditiere. Entrambi si maritarono con dei nobili ma essendo rispettivamente rampolli, uno di un casato pisano e l'altro di uno romano, pur avendo le 'competenze' per occuparsi degli affari Florio, Palermo era molto distante ed e' immaginabile che preferirono vendere e svendere il patrimonio delle mogli. La Targa Florio e' stata la pietra miliare delle corse automobilistiche e ancora si svolge, sebbene sottotono e poco seguita.I primi piloti sono diventati quasi 'leggenda': alcuni per bravura e altri perche' fondatori di prestigiosi marchi automobilistici o comunque innovatori e progettisti meccanici molto noti. Il rosso della scatolina di tonno ricorda altri marchi ancora sul mercato ;o) Prestigiosa la nave e bellissime tutte le loro antiche residenze! Hanno fatto storia, si'!

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  2. @ ZeN: Potrei anche ipotizzare che, se "addestrate" fin da piccole alla gestione aziendale come i maschi, anche le figlie avrebbero potuto gestire il patrimonio rimasto della casata! Ci sono state donne faraone, figuriamoci se penso che all'epoca fosse impossibile! Comunque la mentalità era quella di "piazzare" le donne in un degno matrimonio...i Florio sono stati imprenditori illuminati con grandi capacità commerciali e gestionali, sono partiti "dal nulla" e hanno fondato un impero con un occhio all'economia e alla nuova società siciliana. :o)

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