Coperchio di sarcofago di cantatrice di Amon (1069-945 a.C. circa)
Tra la XXI e la XXXI dinastia il regno faraonico si divide, la Nubia si autoproclama indipendente, la Libia e la Siria sono conquistate dall'Impero assiro e l'Alto Egitto diverrà un regno dipendente.
Nel tardo periodo le dinastie a volte erano autoctone, spesso straniere, il Paese verrà conquistato dai Persiani che domineranno fino all'arrivo di Carlo Magno (343 a.C.), il periodo tolemaico si concluderà nel 31 a.C. con la sconfitta di Marco Antonio e Cleopatra.
I faraoni vengono sepolti nelle città d'origine, quasi sempre nel tempio maggiore, per evitarne il saccheggio e le tombe sono poste nelle cappelle. Scarsa la statuaria reale e si sviluppa il ritratto individualizzato.
Gli artisti egizi selezionavano più punti di vista nella raffigurazione di una figura, studiata parte per parte. Si ottenevano così rappresentazioni per assemblaggio, la conseguenza è che nella figura umana le spalle e il busto sono di solito collocati frontalmente, il bacino a 3/4, le gambe di profilo di solito aperte della larghezza di un passo, il viso è di profilo ma l'occhio è raffigurato di fronte.
Tipiche le proporzioni gerarchiche, i personaggi più importanti sono raffigurati in scala maggiore. L'uomo generalmente era più grande e con carnagione più scura di quella della moglie, posta alla sua sinistra, e la figlia del faraone veniva evidenziata maggiormente in quanto prima erede al trono. Gli uomini seduti appoggiavano il palmo della mano sulla coscia, quelli in piedi tenevano il piede sinistro più avanzato.
La scelta dei colori aveva un significato simbolico in stretta relazione con i geroglifici che accompagnavano le scene.
La storia ci insegna che piu' un regno si ingrandisce e piu' e' facile che si disgreghi. Quando il potere centrale non riesce piu' a farsi sentire in tutte le sue province, specialmente in quelle piu' remote, le ribellioni diventano una certezza e, una volta accesa la miccia, l'effetto domino e' praticamente certo ... basti pensare alle vicende dell'impero romano. L'arte egizia, soprattutto la pittorica, ha avuto per millenni schemi ridigissimi in cui erano le dimensioni, i colori e le pose ad indicare i personaggi. Omini camminanti dai corpi avvitati e nuclei familiari dai componenti di differenti altezze, incarnati e volumi dei capoccioni ... era quanto di piu' classico e normale si potesse vedere. Il periodo armaniano fu il primo ad interrompere tali consuetudini. Era pero' uno stile praticamente 'calato dall'alto', sempre mal digerito e specchio di uno dei faraoni meno amati in assoluto. Nella loro cultura radicalmente classica, questi cambiamenti furono una meteora durando solo il lasso di tempo di un regno. Il ritrovato 'antico modo di fare' accompagno' ancora alcune dinastie ma di li' a poco, causa ribellioni dei popoli conquistati, incapacita' di governare, carestie e siccita', e prima della completa caduta di questo grande popolo, l'arte egizia divenne una spugna perche' assorbi' in maniera esponenziale gli influssi stilistici delle diverse culture che aveva gia' aveva in seno e molto di quelle circostanti. Personalmente lo percepisco, e mi viene un colpo al cuore, quando vedo le sepolture alla nubiana con quelle piramidine mignon che scimmiottano le grandi piramidi. Non piu' grandi monumenti ma risicate lapidine in tristi mattoni che vorrebbero inneggiare al loro glorioso passato ... che ormai non esisteva piu'. Bellissime le immagini ! :o)
RispondiElimina@ ZeN: Beh...normale che l'influsso di altre civiltà assestate sul territorio abbiano influito su tutti i campi. Quando arrivarono i Romani la cosa è stata "buffa": arte romano-egiziana con mummie che poi non erano le classiche mummificazioni degli antichi Egiziani, con volti e maschere romano-greche...riccioletti compresi...e occhioni sgranati che ti guardano con tanto di kajal. Tutto si mescola e tutto cambia, non è un'evoluzione artistica, è una forte "contaminazione" esterna che fa virare leggi, società e cultura in nuovi lidi. In questo caso avrei preferito vedere cosa facevano gli Antichi Egiziani da soli, come avrebbero potuto cambiare senza influenze esterne ma si sa, c'è sempre un momento in cui spariscono le antiche civiltà per dar posto a quelle "nuove". :o/
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