Il movimento eremitico sul Monteluco iniziò nel 528 quando Isacco (Isaac), in fuga dalla Siria, un monaco anacoreta, arrivò a Spoleto per ritirarsi in solitudine sulle pendici del Monteluco ricche di grotte e anfratti. In breve numerosi altri penitenti lo seguirono trasformando la montagna in uno sterminato monastero.
Questa forma di vita è abbastanza frequente in Oriente ma rara in Occidente e mai con la continuità di un millennio e mezzo come sul Monteluco.
Isacco successivamente fondò un monastero e una piccola chiesetta dedicata a San Giuliano, l'istituzione si ispirava alle tradizioni anacoretiche della Siria: liberi anacoreti praticano l'isolamento, l'austerità, il lavoro manuale e la preghiera, tutto in mancanza di una regola vera e propria, vivendo del loro lavoro e le offerte libere dei benefattori. L'accesso al monte era proibito alle donne.
I successori di Isacco adottarono la Regola benedettina, poi quella dei Cassinesi e quindi dei Cluniacensi rimanendo un punto di riferimento per gli eremiti.
Monteluco godette della protezione e dei privilegi di vari papi, vennero costruiti poveri abitacoli e chiesette votive (XII secolo) e fu costruita la nuova chiesa di San Giuliano.
Anche i Francescani si inserirono sul monte. Nel 1500 il monastero fu abbandonato, ormai in estrema decadenza, gli eremiti tornarono a vivere nelle grotte rifiutando le regole del vescovo di Spoleto senza neanche avere lo stato religioso e senza seguire alcuna regola.
Nel Seicento appartenne alla congregazione, diventa un elemento di distinzione, un vezzo mondano, sorgono nuovi eremi niente affatto poveri nè umili abitati da insoliti personaggi.
La congregazione fu soppressa nel 1795, nel 1798 il Comune sfratta tutti gli eremiti e prende possesso degli eremi che dall'Ottocento, in totale degrado, furono venduti ai privati che li trasformarono nelle attuali residenze di villeggiatura. Oggi i romitori sono per lo più inclusi in proprietà private.
Sul monte esisteva anche un movimento ascetico femminile, nel 1232 un gruppo di donne riesce a creare una comunità regolare: è il monastero di Santa Maria inter Angelos con numerosi altri eremi femminili chiamati "reclusorio", "carcere", "oratorio" o "domus".
Nel Trecento le religiose vennero cacciate dall'autorità ecclesiastica che le costrinse a fondare i loro monasteri femminili vicino alla città.
Immagino Monteluco interessante da visitare :o) Dal video ho appreso che anticamente, prima degli asceti, questi luoghi erano dedicati al culto di Mitra e cio' fa' pensare che effettivamente vi si respiri un'aria di pace e di sacralita' dato che appaiono sempre scelti come punti religiosi focali, a prescindere dal Credo. Parte delle vicende che qui si sono svolte mi hanno riportato alla mente la storia del Monte Athos ma con un finale completamente diverso dato che oggi di personaggi religiosi non ve ne e' piu' traccia e, sia le grotte che i ruderi appartengono a privati. E' comunque interessante conoscere come nel tempo si sono susseguite le varie ondate di genti: in primis gli eremiti asceti senza regola, poi il monastero e gli appartenenti a ordini riconosciuti dalla Chiesa. Poi ancora, con l'abbandono del monastero a causa dell'importante degrado strutturale, c'e' una perdita di identita' religiosa comunitaria. I luoghi torneranno nuovamente ad essere frequentati dagli eremiti ed infine da indubbi personaggi ... forse briganti o fuggitivi, comunque da chi non voleva farsi trovare ;o) Come il monte Athos anche Monteluco era vietato alle donne ma la caparbieta' femminile ebbe i suoi frutti, sebbene per poco. E' piacevole vedere che oggi alcune parti della montagna sono di libero accesso, organizzate con percorsi protetti, piazzole panoramiche e spazi per mangiare in compagnia o rilassarsi. Tutto cio' dimostra che questi luoghi sono da sempre molto amati e frequentati.
RispondiElimina@ ZeN: In Italia non poteva certamente durare un divieto di ingresso alle donne. Ahahahaha! Sono perlopiù retaggi di altri popoli anche se da noi esistono realtà religiose molto chiuse.
RispondiEliminaAll'epoca dev'essere stato un luogo lontanissimo dalla civiltà, isolatissimo, altrimenti gli anacoreti non l'avrebbero eletto loro dimora, col tempo si è "evoluto" perdendo il carattere originale fino ad arrivare a essere una zona che aveva a che fare con la Chiesa ufficiale (mai accettata dai "puristi" che non accettavano i suoi dogmi). In ultimo anche le religiose hanno fondato i loro monasteri, anche questi chiusissimi, ma loro sono state presto scacciate da lì...adesso la zona ha conservato testimonianze del passato religioso ed è diventata luogo di escursioni nella natura e fuori dal caos. :o)