sabato 21 novembre 2020

Cordoba, Argentina

 


Cordoba è in provincia di Buenos Aires, ha circa 1.300.000 abitanti e molti edifici d'epoca coloniale.

Fondata nel 1573 da Jeronimo Luis de Cabrera fu una delle prime capitali coloniali della regione.


Cattedrale 
foto da wikipedia.org 


Ha numerosi monumenti storici, specialmente edifici della Chiesa cattolica. Il sito più caratteristico è il Blocco Gesuita, Patrimonio Unesco, del XVIII secolo, tra cui la Scuola Montserrat, l'Università e la chiesa della Compagnia di Gesù. 

 

Blocco Gesuita


La città ha varie industrie fra cui la Renault, la Volkswagen e Fiat, ha industrie ferroviarie e aeronautiche, inoltre un centro spaziale e molte multinazionali di software.

Fra i monumenti, la Cattedrale d Nostra Signora Assunta (barocca, del 1582-1706, considerata la quarta meraviglia della città), il complesso è un'eccellente sintesi di elementi di origine rinascimentale uniti con altri barocchi coloniali spagnoli, neoclassici e dettagli mudejar.


 




La chiesa del Sacro Cuore di Gesù o dei Cappuccini (1926-34) è neogotica, considerata la prima delle sette meraviglie di Cordoba, il progetto è dell'architetto di origini italiane Augusto Ferrari.

La volta rappresenta il cielo della città nei vari mesi dell'anno, le colonne sono in stili diversi e rappresentano le diverse culture precristiane.

 

2 commenti:

  1. La Cordoba argentina e' una citta' dal centro storico molto bello e degno di nota. Immagino che piu' o meno gli spagnoli abbiano lasciato in molte localita' del centro e sud America, probabilmente in quelle che erano a loro piu' gradite, molti edifici e chiese di pregio ... poi, col tempo, le piu' recenti politiche locali ne hanno designato il destino. I piu' furbi e lungimiranti hanno attuato una strategia di conservazione e valorizzazione ed oggi le loro citta' hanno un patrimonio storico prezioso, piacevole da vedere e con un buon richiamo turistico. I piu' scellerati hanno invece pesantemente modificato, se non addirittura demolito tutto, lasciando dietro di loro paesaggi senza radici. La cosa piu' interessante da notare e' che dopo le prime costruzioni prettamente in stile coloniale, edificate per volere e secondo il gusto dei conquistadores, le successive, del primo periodo indipendalista, hanno comunque mantenuto come base gli stili spagnoli (di tutti i tempi) arricchendoli con elementi provenienti da altre nazioni europee. Il blocco Gesuita ricorda appieno le 'missioni', primi insediamenti religiosi creati quasi sempre a mo' di fortino e presenti in molte realta' urbane e rurali. (e a me viene in mente sempre Zorro! ahahah) Mi e' piaciuta molto anche la piu' tardiva Chiesa dei Cappuccini in cui, il neogotico dell'italiano Ferrari, pare segnare il punto di transizione tra la massima elaborazioni degli stili europei e i piu' anonimi palazzoni e cubi. Citta' molto bella, si'!

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  2. @ ZeN: Quello che mi sconcerta di più di alcune città del Sudamerica è lo stile "palladiano", "francese" & affini...nulla, assolutamente nulla ha a che fare col contesto, ma si vede "faceva fine", internazionale, e in un certo senso "antico Occidente". Riprendere architetture usate dall'altra parte del mondo per me non ha certo il senso che aveva lì. Anche gli Usa le hanno usate per i monumenti più prestigiosi, ma lì era diverso essendo più recente e non riuscendo ad avere un'architettura propria caratteristica. Nel Sudamerica invece c'era comunque una grande civiltà che casomai si esprimeva soprattutto nelle chiese e nei monateri. Era di matrice locale e poi spagnola, integrate fra di loro.
    A parte le mie personali opinioni, Cordoba ha molto da offrire con i suoi meravigliosi palazzi e chiese, pare aperta al futuro ma ben piantata con le sue radici. Radici molto ramificate che inglobano tutta la sua storia. :o)

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