venerdì 20 novembre 2020

Storia del Messico in due righe

 

foto da wikipedia.org


Probabilmente i primi abitanti del Paese furono cacciatori asiatici che attraversarono lo Stretto di Bering durante le grandi glaciazioni.

Il Messico fu patria di varie civiltà come gli Olmechi (1200-500 a.C.) che inventarono la scrittura, il calendario, il culto del Giaguaro e il dio della Pioggia, a cui poi si riferirono tutte le civiltà della Mesoamerica;



Olmechi, La Venta

Centro cerimoniale

Piramide principale, la più antica del Mesoamerica


la civiltà di Teotihuacan (dal 100 a.C. al 650 d.C.), grande città-Stato precolombiana;


Teotihuacan, Patrimonio Unesco


gli Zapotechi (200-700) col sito archeologico di Monte Alban;


Monte Alban, Patrimonio Unesco


i Maya (200-900) con le città di Chichen Itzà e Palenque, Patrimoni Unesco

 

Chichen Itzà


Palenque


i Toltechi (1000-1200) che inaugurarono l'era dei sacrifici umani, con capitale Tula;


Tula


gli Aztechi (1200-1500) con capitale Tenochtitlan (oggi Città del Messico) sconfitti dai conquistadores nel 1521-25.

 

Tenochtitlan


Prima dell'arrivo degli Europei il Messico possedeva circa 25milioni di abitanti che si ridussero dell'80% a causa delle epidemie e dei massacri.

Dopo varie rivolte divenne una Repubblica indipendente nel 1824. Nell'Ottocento, in seguito all'invasione statunitense e la vendita di ampi territori, la superficie del Messico diminuì drasticamente (nel 1836 il futuro Texas si era già distaccato).



 

2 commenti:

  1. Molto interessante questo viaggio nell' antica storia messicana. Indubbiamente il grado di evoluzione e societario dei tanti popoli che l'hanno abitato non e' da confrontarsi con le genti europee, perche' ne uscirebbero perdenti, ma e' comunque da ritenersi piu' organizzato, per non dire evoluto, dei vicini ma piu' settentrionali native. Non facendo parte della nostra cultura e abilmente omessi dai vari classici programmi scolastici, se non per qualche minuscolo accenno, di tutti questi popoli e dei loro manufatti sinceramente ne sappiamo pochino. Ahahah e per esser piu' precisi nella nostra gnuranz appelliamo tutto come 'maya' o 'atzeco' etc etc senza la benche' minima idea dell'enorme sostanziale differenza che intercorreva tra una cultura e l'altra ;o) Tutti questi popoli hanno vissuto sulle stesse terre in maniera conseguenziale ma non credo propriamente netta. Anzi immagino che ci siano stati molti periodi transitori in cui erano presenti popoli diversi ... finche' una cultura ha eliminato o assorbito quella precedente e comunque sino all'arrivo degli europei che hanno fatto piazza pulita. Molto interessante cio' che rimane delle loro piu' importanti citta' e molto ben mostrati con foto e video in questo post. Grazie ;o)

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  2. @ ZeN: Il Messico era già abitato dagli Olmechi nel 1200 a.C., a loro seguirono altre civiltà che in genere non sono molto conosciute in Occidente, difatti pensiamo siano solo esistiti i Maya e gli Aztechi...quando arrivarono i conquistadores aveva ben 25milioni di abitant, i discendenti delle numerose civiltà che si sono susseguite. Chiaro che la situazione che si son trovati davanti gli Spagnoli nulla aveva a che vedere con la conquista inglese del Nord America che molto facilmente ha sterminato le divise tribù indiane.
    Nonostante le evidenti difficoltà di eliminare le genti di queste terre per poter arraffare tutto quello che avevano e che le loro terre potessero offrire, gli Spagnoli son riusciti a eliminarne l'80% "grazie" anche alle malattie occidentali (lì sconosciute) che hanno importato dalla madrepatria, oltre che con le armi.
    Come nel Sudamerica hanno iniziato a costruire le loro città riducendo a macerie le antiche strutture e/o costruendoci sopra, come a Città del Messco, che se vuoi vedere un pezzettino di Tenochtitlan devi andare nel suo centro, circondato da palazzi recenti...per portare alla luce quello che è rimasto bisognerebbe stavolta radere al suolo una bella parte della moderna città.
    La storia del Messico si accomuna con quella del Sudamerica. A un certo punto tutti gli Stati si sono ribellati al dominio spagnolo, fin dall'ultimo borgo sperduto (tant'è che molti posti hanno il nome dei rivoluzionari dell'epoca), si son mossi in armi per sbarazzarsi del fardello e nell'Ottocento ci sono riusciti. Credo sia ancora molto vivo il ricordo di questi moti popolari di libertà.
    Oggi esistono ancora i discendenti delle loro antiche civiltà, molto orgogliosi della loro origine e della loro cultura. Quello che mi piace è questa "diversità" e pluralità di etnie. Non tutto spagnolo, non tutto messicano ma una sintesi di essi. In comune cos'hanno per me? L'amore per il colore. Qui case e chiese spiccano per l'allegria dei loro colori, per non parlare dell'abbigliamento! :D

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