domenica 1 dicembre 2019

Consonno (Lecco) la città fantasma del divertimento




Consonno oggi è un sito di archeologia industriale. Frazione di Olginate, negli anni Sessanta divenne "Città dei balocchi" ma una frana nel 1976 la ridusse a città fantasma.
Il Comune nacque nel 1412, fino agli anni Cinquanta visse di attività artigianali e agricoltura, nel 1961 Mario Bagno, imprenditore milanese che costruiva strade e aeroporti in tutta Italia, vide Consonno come luogo ideale per costruire una "Città dei balocchi" perchè facilmente raggiungibile da Milano.
Costruì prima la strada che la collegò a Olginate e la donò al comune, nel 1962 le famiglie proprietarie del paese gli vendettero tutto il territorio ma una parte degli abitanti se ne andarono a causa della crisi del settore agricolo, chi rimase vide nuove possibilità di lavoro col nuovo progetto di Bagno, come la vendita dei propri prodotti.






L'antico borgo di Consonno fu demolito, l'unico edificio salvato fu la chiesa di San Maurizio (XIII secolo), in pochi anni sorsero ristoranti, una balera, un albergo di lusso, diverse costruzioni con richiami alle più variegate culture, un castello medievale, il minareto, un campo di calcio, uno di pallacanestro, uno di tennis, uno di bocce, uno di golf, una pista per il pattinaggio, un luna park e un giardino zoologico.
Consonno divenne un centro di divertimenti che spesso ospitava grandi personaggi della musica e dello spettacolo e Bagno progettava anche un autodromo...
Il minareto è l'edificio più imponente della città, al piano terra c'era una lunga galleria commerciale, al primo e al secondo piano appartamenti. La balera era lussuosa, il missile Bagno era una costruzione a forma di pagoda con sul tetto un cannone di artiglieria e il trenino panoramico scarrozzava i visitatori per tutto il borgo.


Consonno 1972



Questa Las Vegas della Brianza intaccò l'equilibrio idrogeologico del territorio e dal 1966 le continue piogge favorirono il movimento di masse di fango provocando frane. Il flusso turistico, nonostante le veloci riparazioni, calò fino a cessare con l'ultima frana.
Nel 1981 Bagno provò a rilanciare la località ma i turisti non erano più attratti dal luogo, gli abitanti cominciarono così ad andarsene.
Tutti i caseggiati furono abbandonati e nel 1995 Mario Bagno morì nella casa di riposo che fece sistemare all'interno del vecchio Hotel Plaza.
Tutto fu definitivamente chiuso nel 2007, nel 2014 gli eredi misero in vendita la proprietà a 12milioni di euro ma non ebbero nessun esito.
Oggi Consonno è in stato di abbandono e degrado, ne è sconsigliato l'accesso anche perchè proprietà privata, nel 2007 è stata fondata l'Associazione Amici di Consonno che ha aperto un bar e organizza eventi e sagre.
Consonno è usato come set cinematografico, pubblicitario, televisivo, di finction e musicale, è aperto la domenica da Pasquetta a ottobre cercando di ridare vita a un luogo spettrale con palazzi pericolanti, già devastato da un rave nel 2007.



2 commenti:

  1. Che tristezzissima! :o( La cosa che veramente fa' piangere non e' tanto il vedere l'attuale stato di degrado e abbandono ma quanto il sapere che per creare la citta' dei balocchi e' stato raso al suolo un borgo rurale :o( Non si parla dell'antica Consonno come di un centro dalle architetture particolari o di pregio, ma intorno alla Chiesa, vivevano circa 200 persone che si dedicavano all'agricoltura e al bestiame. Sicuramente non era attrattiva da visitare perche' formata anche da magazzini e depositi utili per i lavori di campagna ... ma era la' da secoli e non aveva minimamente sconvolto i fragili equilibri della natura montana. Questa Las Vegas della Brianza ha avuto una vita intensa ma brevissima, forse una decina di anni d'oro a cavallo del boom economico ... quello che mise nelle tasche degli italiani dei soldi in piu', italiani che ancora amavano spendere in divertimenti e vacanze in posti non lontanissimi dalle proprie case ;o) La Consonno del trastullo, edificata senza nessun rispetto per i luoghi, ha immediatamente patito le ritorsioni della natura fatte di frane e di smottamenti. Vederla nelle condizioni attuali e' veramente penoso :o( Tutta la zona e' di proprieta' privata e, salvo che non ci siano future ordinanze di espoprio, c'e' solo da sperare che qualcuno la acquisti. La sua posizione geografica, la nuova moda per l'estero, il costo degli interventi per trasformarla 'in altro', pare non giochino a suo favore :o(

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  2. @ ZeN: Questo è un esempio delle nefandezze che vennero effettuate durante il boom economico. Nessuno studio geologico del territorio, nessun limite legale sulle costruzioni da parte del Comune e, dulcis in fundo, la facoltà di radere a terra un paese senza dover rendere conto a nessuno perchè "di proprietà". In tutta Italia è stato così, chi aveva soldi faceva quello che gli pareva (anche adesso, neh!) cambiando proprio la "faccia della Terra" con i suoi interventi immobiliari e stradali, e tuttora insistono a costruire in zone sbagliate. A parte lo "sconcio", credo che il parco-giochi non sarebbe comunque durato molto di più, Consonno non poteva essere Las Vegas... :D
    La vedo dura per un recupero e chi investe vuole anche guadagnare. Restaurarlo e riaprirlo? Non credo convenga. Raderlo al suolo? Gli abitanti non sarebbero per niente contenti... :o/

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