Un milione di persone sono scese in piazza a Santiago del Cile, ci sono stati almeno 18 morti, circa 600 feriti, 3000 persone arrestate e indetto il coprifuoco.
L'aumento, in ottobre, del prezzo del biglietto della metropolitana è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato interpretato come l'ennesimo atto di noncuranza nei confronti della popolazione non abbiente da parte della classe politica.
Il Cile è un Paese modello per l'America Latina con un aumento del Pil del 4%, un basso tasso di disoccupazione (7%) e un basso indice di corruzione ma ha anche enormi differenze sociali.
Il servizio sanitario difatti è stato privatizzato tempo fa, solo alcuni possono permetterselo, gli scarsi investimenti sull'istruzione e la tassazione che penalizza chi guadagna di meno hanno provocato la rivolta del popolo.
Il presidente ha ammesso di aver sottovalutato la situazione di disuguaglianze e abusi, ha revocato l'aumento del biglietto della metro e ha revocato il mandato ai ministri. Ha promesso riforme come l'innalzamento delle pensioni, la diminuzione del prezzo di acqua ed elettricità e del costo delle medicine. Ma non ci sono i soldi. Un modo sarebbe far pagare più tasse ai ricchi e incrementare il debito pubblico (adesso contenuto). Ma ci vuole tempo.
I Cileni sono stufi di questa enorme divisione fra poveri e ricchi. Vogliono giustizia.
La loro protesta continua nonostante la violenza che subiscono, donne e vecchi compresi. Non si piegano, basta guardare le immagini... 😊
Trovo molto difficile parlare della politica interna di altri Stati perche' non vivendoci non ne conosco le sfaccettature e quindi, come la maggior parte della gente comune, mi nutro delle immagini e delle notizie che ci giungono tramite i media :o) Indubbiamente e' sbagliatissimo valutare un Paese solo attreverso i dati economici e le statistiche perche', ad esempio il Cile, con il suo Pil al 4%, un debito pubblico contenuto e la quasi assenza di disoccupazione, sembrerebbe un'isola felice ... e invece no! Economia in aumento e occupazione lavorativa non danno la certezza che la gente viva bene. Lavorare sodo per non mangiare e vedere solo un'elite che si arricchisce, in un momento in cui le prosperita' si potrebbero condivedere, e' sempre l'anticamera di un malcontento diffuso che, se non ascoltato, sfocia spesso in agitazioni popolari. Il popolo cileno, diciamolo, non ha mai avuto un momento di pace! ... e questo lo racconta ampiamente la storia e non la momentanea polica ;o) Quindi dopo secoli in cui dittature, silenzi, morti e fame hanno regnato sovrani, ora vogliono cio' che gli spetta visto che le condizioni generali lo permetterebbero ... come dargli torto? La loro forma di protesta, e' bene spiegarlo altrimenti non si capisce cosa accade, e' il 'cacerolazo', slang spagnolo per indicare una manifestazione pacifica in cui i partecipanti si limitano a far rumore con oggetti di uso comune come ad esempio pentole e coperchi. Gente tranquilla che si ribella sbattendo i tegami :o( Le immagini che arrivano a noi mostrano spesso una risposta troppo eccessiva a queste sfilate rumorose ma non violente. Speriamo che riescanono ad ottenere cio' che vogliono perche' la cancellazione dell'aumento del costo del biglietto della metro, ora non accontenta piu' nessuno!
RispondiElimina@ ZeN: Noto che questa protesta di massa non è riportata dai media a favore di altre nel mondo. Pare abbiano costruito una "bolla" intorno al popolo cileno che merita almeno una certa visione internazionale. Seguo le percosse e le vessazioni che vengono giornalmente perpetrate nonostante sia una protesta pacifica e questo non lo tollero. Il popolo cileno non piega la testa, un'altra volta. Non cede alla violenza ma la subisce. E' una grande manifestazione di civiltà e dignità che andrebbe conosciuta.
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