Canosa ha circa 29.000 abitanti, è uno dei principali centri archeologici pugliesi e uno dei casi più significativi di città a lunghissima continuità di insediamento.
Secondo la leggenda fu fondata dall'eroe omerico Diomede, nei secoli divenne un importante centro commerciale e artigianale, specie di ceramiche e terrecotte, fu influenzata dalla cultura ellenica e nel 318 a.C. diventò città alleata di Roma.
Il culto della Desolata
Divenne Municipium sulla Via Traiana e poi colonia, venne definita "la piccola Roma" perchè sorge su 7 colli.
In età medievale divenne sede di un'importante diocesi con sede vescovile, che ha lasciato testimonianze artistiche di pregio. Successivamente ai Longobardi e ai Saraceni riprese forza con i Normanni e poi sotto gli Svevi.
Iniziò poi il declino che perdurerà fino al XVIII secolo accentuato da molti terremoti, numerosi saccheggi (fra cui quello dei Tarantini e dei soldati francesi) e della perdita della sede vescovile.
Divenne così un feudo gestito da casati fra cui gli Orsini del Balzo e i Grimaldi di Monaco.
Ipogei Lagrasta
Ipogeo Boccaforno
Gli ipogei dauni sono strutture funebri usate dai principi dauni fino all'età romana, spesso con più stanze funerarie.
Tra i monumenti di età romana, il Tempio di Giove Toro, l'Arco di Traiano (109, restaurato nel XIX secolo con ampie integrazioni), mausolei e il ponte sull'Ofanto.
Castello (XI secolo)
Basilica di San Leucio
La Basilica di San Leucio (Tempio di Minerva o dei Santi Cosma e Damiano) è di architettura paleocristiana (III secolo a.C.-IX secolo), in origine era un tempio ellenistico dedicato a Minerva, poi una chiesa paleocristiana del VI secolo.
Tra i monumenti di età romana, il Tempio di Giove Toro, l'Arco di Traiano (109, restaurato nel XIX secolo con ampie integrazioni), mausolei e il ponte sull'Ofanto.
La Basilica di San Leucio (Tempio di Minerva o dei Santi Cosma e Damiano) è di architettura paleocristiana (III secolo a.C.-IX secolo), in origine era un tempio ellenistico dedicato a Minerva, poi una chiesa paleocristiana del VI secolo.
Ahahah e finalmente una canzoncina appropriata! Canaus Canaus si si si! Mi e' piaciuta, lo ammetto ... ehm ho pure fatto partire il video piu' di una volta per risentire: 'Canaus Canaus ... :oD Scherzi a parte, Canosa mi e' sembrata molto interessante perche' possiede parecchi siti archeologici. Anzi per essere piu' chiari e' proprio il post, o la cittadina stessa, che fa' convergere l'attenzione proprio su questo genere di bellezze. Non si parla di Chiese importanti o di palazzi signorili, il castello e' praticamente un rudere ma ... ha preziosita' antichissime di tutto rispetto. La Puglia si trova a due bracciate (passi) dalla Grecia e da tutte le altre terre che sono state la culla delle grandi civilta' del Mediterraneo. Canosa, essendo una cittadina antichissima, ha assorbito e rielaborato molti stili orientali. Le tombe ipogee sono spettacolari come lo e' anche il tempio di Minerva, successivamente riadattato a luogo di culto paleocristiano. Gli onnipresenti romani, come da prassi, hanno corredato la zona di strutture urbanistiche come il bellissimo ponte sull'Ofanto e di altri monumenti tipici della loro cultura. Su questa terra passera' poi una nutrita schiera di dominantori stranieri e di tiranni locali che faranno altalenare sorti ed economia di queste genti. Il culto della Desolata e' qualcosa di veramente particolare e locale, me lo immagino come un corteo triste e struggente, praticmanete un mega funerale ... mai visto niente del genere!
RispondiElimina@ ZeN: Il castello dev'essere stato enorme, peccato sia quasi raso al suolo... :o(
RispondiEliminaQui l'attenzione è focalizzata sul passato più remoto della città con bellissimi monumenti sepolcrali multistanze apogei un tempo fastosamente dipinti, paiono appartamenti. Naturalmente non mancano vestigia romane. :o)
Non mi pronuncio sulla "colonna sonora" del primo video...giusta per ballare ma non adatta a un panorama cittadino. O.o'
Il culto della Desolata è la prima volta che lo vedo, molto particolare e in parte funereo, è il dolore di una madre che ha perso il figlio ma accanto al nero delle vesti appaiono anche i colori. Meno mal! :o)