Il suo nome originario era Villa Santa Barbara, fu definita "abbazia di Thélema" dall'occultista inglese Aleister Crowley (1875-1947) che qui fondò la sede centrale del culto della sua comunità di adepti.
Crowley (Maestro Therion o Frater Perdurabo) la fondò per mettere in pratica le dottrine del Thelema elaborate da lui stesso la cui prima legge dice "Fai ciò che vuoi darà tutta la Legge. L'amore è la legge, amore sotto la volontà". Il significato del nome, di derivazione greca, è "volontà" e "volere, desiderare".
La legge di Thélema è stata sviluppata da Crowley, scrittore ed esperto in magia cerimoniale, durante un periodo trascorso in Egitto. Credeva di essere il profeta di una nuova era, quella del leone di Horus, affermò inoltre che un'essenza incorporea di nome Aiwass lo contattò e gli dettò un testo conosciuto come "Il Libro della Legge".
Il pantheon thelemico comprende una serie di divinità, una triade adattata dall'antica religione egizia: Nut (diventato Nuit), Horus (Hadit) e Ra e Apocrate (diventati Ra-Hoor-Khuit).
La religione si fonda sull'idea che il XX secolo sia l'inizio dell'Era di Horus, gli aderenti devono cercare e seguire il proprio percorso nella vita come realizzazione della loro volontà piuttosto che i propri piccoli desideri egoistici.
Crowley ha scritto anche su idee occultiste, yoga, filosofie orientali, misticismo (in particolare la cabala). L'abbazia fu un vero esperimento sociale, una forma di vita comune autogestita con vari rituali come lo studio dello yoga e del tantra, del buddhismo e dell'uso sacro di allucinogeni disdegnando ogni forma di legge o statuto interno.
La villa fu presa in affitto dal barone Carlo la Calce, l'unica regola era "Fa quello che vuoi perchè persone libere, bennate, ben istruite, che frequentano oneste compagnie, sentono per natura un istinto che li spinge a essere virtuosi e li tiene lontani dal vizio".
Crowley scardinò tutte le porte interne per farne un unico locale in cui spesso stavano tutti nudi compresi due bambini davanti ai quali si accoppiavano liberamente. Prestò molta attenzione anche alla pratica omosessuale.
Il suo soggiorno fu scandaloso per gli abitanti del luogo, con l'avvento del fascismo fu espulso dall'Italia. Il luogo era squallido, quando Crowley fu allontanato le donne del gruppo vendettero tutti i mobili e gli arredi agli abitanti del paese per saldare i debiti e pagarsi il ritorno in patria.
Nel 1990, dopo anni d'incuria, l'edificio fu vincolato come d'interesse artistico. La casa, in stato di abbandono dal 2000, è stata poi messa inutilmente in vendita nel 2010.
Ohhh! che posticino poco attraente ahahah :o) Siamo in una meravigliosa terra e in particolare in una cittadina dalla storia millenaria in cui e' facilissimo imbattersi in reperti archeologici e bellezze di ogni genere :o) In tutto questo ambiente scenografico ho appreso tramite questo post dell'esistenza dell'Abbazia di Thelema. Piu' che un'abbazia o una villa, oggi si mostra come un casolare abbandonato, vandalizzato sino all'inverosimile. Dal suo nome ci si aspetterebbe di vedere un qualche stile architettonico, qualche reminescenza di bellezza ... ma a conti fatti e' uno stabile cadente in cui ancora sono presenti spaccati di pitture murarie eseguite all'epoca, vandalizzate da scritte e simboli che nulla hanno a che fare con gli inquilini che l'abitarono. Generalmente tutto cio' che non si capisce viene catalogato come satanico e l'Abbazia di Thelema non credo abbia fatto eccezione. C'e' comunque anche da dire che 'capire' non significa 'accettare & condividere' ma semplicemente 'comprendere'. Senza voler entrare nei particolari delle convinzioni di Crowley e delle sue personali esperienze mistiche, e' chiaro che per l'epoca quel luogo fosse qualcosa di eccentrico e strampalato. Rileggendo invece tutta la storia e le relative stramberie con occhi moderni; confrontando cosa accadde in questo luogo con cio' che e' avvenuto nel nostro passato piu' recente, ci si rende conto che questa comunita' si potrebbe assimilare ad un'arcaica forma di 'comune hippy' gia' intrisa di new age ahahah :o) Il sunto e' che vivevano in promisquita', gnudi e 'belli fatti' ... cosa indubbiamente disdicevole ma assai lontana dalle vere sette saniche in cui, fatti di sangue, violenze fisiche e psicologiche hanno riempito le non lontane cronache dei giornali. Forse questa e' la vera differenza tra un'ideologia e le lugubrazioni di menti malate. Tornando all'Abbazia come opera muraria ... bhe' credo che sia difficilissima da vendere ma dato che non continene nulla di storico e nessuno e' disposto a recuperarla, si potrebbe anche demolire ... prima che ci pensi il tempo ;o)
RispondiElimina@ ZeN: L'abbazia è nell'elenco dei luoghi lugubri e misteriosi, al di là delle credenze religiose e delle ideologie, qualunque cosa esce dai canoni e dai comportamenti dettati dalla società è vista come "strana" a dir poco. Se queste "sette" non recano danni a sè stessi o ad altri trovo che possano esistere ma in genere praticano un certo "lavaggio del cervello" per poter manovrare le persone. Questo non è accettabile, quindi non è una discriminazione ma la difesa del pensiero libero. A Thelema si usavano droghe e c'erano bambini, figli di chi? Insomma, lo vedo come un posto deputato a farsi i hazzi propri in barba alle leggi e alla salute mentale. Lasciamo stare l'Antico Egitto, lo yoga, ecc.
RispondiEliminaIl tempo sta già cancellando il passaggio di questa "filosofia" di vita, rimane un luogo visitato e fotografato per la sua particolarità. ;o)