Le lavoratrici fra i 55 e i 64 anni sono aumentate del 50% dal 2010 al 2017, secondo l'Istat lo scorso anno ci sono state 300.000 assunzioni in più proprio in questa fascia d'età.
Le cinquantenni sono più esperte e risolute ma spesso non si rendono conto delle proprie potenzialità, i cinquant'anni non sono un numero limite perchè mancano altri 15 anni per la pensione. Nei curriculum vincono le candidate che hanno competenze tecniche, hanno seguito corsi di aggiornamento aziendali, sanno valorizzare le strategie con cui hanno superato momenti critici precedentemente e sono disponibili anche a fare colloqui su Skype.
Le principali aziende per il lavoro pubblicano offerte in cui gli anni di esperienza sono il requisito principale (esistono incentivi per l'assunzione di disoccupati over50) come Orienta (orienta.net) e GiGroup (gigroup.it), l'aggiornamento tech è fondamentale, ci sono corsi gratuiti su "Eccellenze in digitale" di Google (learndigital.withgoogle.com) e i percorsi di "workwidewomen.com" studiati per le donne.
Le lavoratrici, in quella fascia d'eta', sono sicuramente aumentate tantissimo negli ultimi anni per mille e piu' ragioni, tra le quali: crisi economica, innalzamento dell'eta' pensionabile, richiesta di personale al servizio della persona (badanti). Gli incentivi per l'assunzione dei disoccupati, vista la quantita', sono tendelzialmente rivolte ai giovani. C'e' da dire che rispetto 'all'esperienza' del vecio, la giovane eta' viene preferita dalle aziende. I motivi sono tra i piu' vari, tra i quali ricordo: la proposta di contratti piu' penalizzanti, l'elevato grado di istruzione e la possibilita' di poter mantenere quel dipendente, se in gamba, piu' dei 5 o 6 anni canonici che accompagneranno il 'vecio' alla pensione. Alcuni datori di lavoro hanno paura di assumere un 'vintage', pure se ha fatto infiniti corsi di aggiornamento, perche' pensa di mettersi in casa un 'demotivato', una persona che non ambira' piu' a far carriera ma che si 'siedera'' attendendo l'eta' giusta per andarsene a riposo. Calcolano anche che potrebbe avere patologie che non gli permetteranno di seguire tutte le mansioni svolte e che potrebbero ammalarsi piu' spesso. Come sempre sono tendenzialmente scettica a tutto cio' che dice di darti una mano (siti apposta per disoccupati, corsi specifici vari) perche' dietro ci vedo tutto quel mondo che 'lavora' alle spalle di chi e' alla ricerca di qualcosa. Insomma per me e' solo un modo di dar lavoro ad altri non ottenendo nessun risultato ;o)
RispondiElimina@ ZeN: L'ottimismo dilagaaaaa! :D
RispondiEliminaA me viene in mente, invece, che un "vecio" ha meno esigenze di un giovane che inizia la vita lavorativa (matrimonio, figli, svaghi vari, auto, viaggi, il nuovo IPhone, abiti, ecc.). Un "vecio" ste cose le ha già passate oppure no, ma è più cosciente delle sue possibilità e di quello che ci si aspetta da lui. La vita di un 50-60enne è già impostata, inoltre ha decenni di esperienza che valgono moltissimo. Non di secondaria importanza, può insegnare ai giovani ed è quasi assumere a "tempo limitato" perchè non ti si pianta in azienda per secoli! Ahahaha!