Adolf Hiremy-Hirschl
foto da wikipedia.org
Il Tartaro (Tartaros) personifica la realtà tenebrosa e sotterranea in cui Zeus rinchiuse i Titani, inoltre vi si trovano altri mostri come le Arai (le tre dee della vendetta che punivano chi lanciava maledizioni). Fra i mortali puniti per i loro gravi misfatti c'era Tantalo (re della Libia punito con una fame e una sete insaziabili ma impossibilitato ad afferrare il cibo).
Con Gaia Tartaro procreò Tifeo. La posizione del Tartaro è incongruente, nella sua versione verticale è descritto come una voragine buia così profonda che lasciandovi cadere un'incudine questa avrebbe impiegato 9 giorni e 9 notti per toccarne il fondo. Col tempo la parola Tartaro viene confusa e assimilata con l'Inferno.
Kinsky Palace, Praga
Hekate, (Hekat, Hekata, Hecate o Ecate) è un personaggio di origine pre-indoeuropea ripreso dalla mitologia greca e romana, regnava sui demoni malvagi, sulla notte, la luna, i fantasmi, i morti e la negromanzia (divinazione che evoca gli spiriti dei defunti).
Il più noto santuario a lei dedicato si trova a Lagina (Turchia). A seconda degli autori è figlia del Titano Perse e di Asteria o di Zeus e Asteria. Pare madre di Scilla (mostro marino), di Circe, Medea e Egialeo.
In origine era dea delle terre selvagge e del parto proveniente dalla Tracia o dalla Caria (Anatolia) venerata come dea madre, poi divenne dea della stregoneria e regina degli spettri ad Alessandria. Oggi è spesso vista come dea delle arti magiche e della stregoneria.
Era una divinità che accompagnava le anime dei morti nell'Oltretomba, in grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini, quello degli dei e il regno dei morti.
Spesso è raffigurata con delle torce in mano. La Sibilla Cumana, a lei consacrata, traeva da Ecate la capacità di dare responsi provenienti dagli spiriti o dagli dei.
La sua natura è bi-sessuata, maschile e femminile, definita la fonte di vita con il potere vitale su tutti gli elementi.
Spesso è rappresentata con tre corpi o con sembianze di cane o accompagnata da cani infernali ululanti, in quanto protettrice dei cani.
Ecate è triplice (giovane, adulta/madre e vecchia), il numero 3 la rappresenta, infatti le sue statue venivano poste agli incroci (trivi) a protezione dei viandanti.
Associata ai cicli lunari, rappresentava la luna calante. Prima del V secolo fu rappresentata come singola forma, durante il periodo greco classico (fine V secolo) alcuni ritratti mostrano la dea in forma triplice mentre regge una torcia, una chiave e un serpente.
D. Muzzi, affresco del Palazzo Sanvitale, Parma
Giunone ordina a Eolo di liberare i Venti
Aeolus (Eolo) è dio dei Venti nato mortale, fu allevato col fratello gemello Beozio dal mandriano Ippote, nel frattempo il re di Caria (isola greca) voleva ripudiare la moglie Teano poichè era sterile. Teano si fece dare da Ippote i due gemelli fingendo fossero suoi, il re Metaponto le credette sennonchè Teano partorì davvero due gemelli che però furono i meno amati dal re. Teano, gelosa, tentò di uccidere Beozio ed Eolo con il veleno ma questi, accortisi, lo diedero da bere ai fratellastri. Nel vedere i suoi figli uccisi, Teano si uccise a sua volta, Eolo e Beozio si rifugiarono da Ippote ma Metaponto seppe com'erano andate le cose, sposò Melanippe e adottò i due gemelli. Successivamente ripudiò Melanippe per sposare Autolita, che i gemelli uccisero rosi dalla vergogna. Scapparono di nuovo, Beozio tornò da suo nonno Eolo che gli affidò la Beozia, Eolo scappò a Occidente dove raggiunse delle isole che chiamò Eolie e dove divenne famoso come consigliere degli dei e domatore dei Venti. Viveva a Lipari, un'isola galleggiante, insieme ai suoi 12 figli, 6 maschi e 6 femmine, che si erano sposati tra loro.
Zeus decise di rinchiudere i Venti in alcune anfore perchè li riteneva pericolosi se lasciati liberi, Era gli suggerì di nasconderli in una grotta del Mar Tirreno e di affidarne la custodia a Eolo. Nell'ora della sua morte Eolo, prezioso per Zeus, ricevette l'immortalità, per Era era al pari degli altri Olimpi ma Poseidone lo considerava un intruso poichè si riteneva lui il padrone del mare e dell'aria.
Pan e Siringa
Pan è Fauno nella mitologia romana, è una divinità non olimpica dall'aspetto di un satiro legata alle selve e alla natura, solitamente era riconosciuto come figlio del dio Hermes e della ninfa Driope.
Era il dio pastore, dio della campagna e dei pascoli, dal suo nome deriva il sostantivo "panico" originariamente "timor panico" o "terror panico" poichè il dio si adirava con chi lo disturbasse emettendo suoni terrificanti che provocavano una paura incontrollata.
Il suo mito più famoso è legato alla Titanomachia durante la quale Pan salva gli Olimpi emettendo un urlo facendo così fuggire Delfine (drago divino usato da Tifone), per ringraziarlo Zeus creò la costellazione del Capricorno.
E' stato l'unico dio a morire, la sua genealogia è controversa, la più accreditata è quella di essere figlio del dio Hermes e della dea Persefone.
Dio potente e selvaggio, ha gambe caprine con zampe irsute e zoccoli, il busto è umano, il volto barbuto e un'espressione terribile. Vaga per i boschi spesso per inseguire le ninfe mentre suona e danza, è molto agile, rapido nella corsa e imbattibile nel salto. Protegge le greggi e gli armenti, gli sono sacre le cime dei monti.
Tradizionalmente indossa un nebris (pelle di cerbiatto). Pare la madre sia fuggita terrorizzata per il suo aspetto deforme mentre il padre Hermes lo accolse e lo portò sull'Olimpo per far divertire gli dei.
Il suo mito narra il suo amore per la ninfa Eco dal quale nacquero due figlie, Iambe e Lunce. Non viveva sull'Olimpo, era un dio terrestre che preferiva vagare per i monti dell'Arcadia dove pascolava le greggi e allevava api.
Pan era perennemente allegro, venerato ma anche temuto, legato alla natura e ai piaceri della carne.
Come Dionisio e Priapo era rappresentato con un grande fallo, dio generoso e bonario era sempre pronto ad aiutare quanti gli chiedevano aiuto.
Questo dio pagano sarebbe stato ripreso dalla Chiesa Cristiana per utilizzare la sua immagine come iconografica di Satana.
In Italia il dio Silvano aveva molte similitudini con la raffigurazione di Pan.
Amava sia le donne che gli uomini, moltissimi i racconti mitologici che parlano del suo rapporto con le ninfe che cercava di possedere tant'è che queste si salvavano solo trasformandosi. Uno dei miti più famosi racconta delle sue molestie alla bellissima ninfa dell'acqua Siringa figlia del dio dei fiumi Ladone. Per sfuggire alle sue molestie la ninfa scappò fino a un canneto dove si trasformò in una canna. Quando il vento soffiò fra le canne si udì una melodia lamentosa, il dio, ancora infatuato, non riuscì a individuare Siringa, prese alcune canne e ne tagliò 7 pezzi (o 9) di lunghezza decrescente, li unì uno di fianco all'altro così creò lo strumento musicale che portò il nome della sua amata Siringa, che portava sempre con sè.
Nel Medioevo Pan e i suoi aspetti furono demonizzati dal Cristianesimo, nel XVIII secolo, con la Wicca, soprattutto in Inghilterra, fu enormemente rivalutato divenendo quasi dio della natura e la divinità principale dell'odierna religione Wicca (religione della natura).
Il Tartaro personifica un luogo di punizione che effettivamente somiglia molto all'inferno cristiano, anche se potrebbe essere esattamente il contrario, ovvero la religione cristiana potrebbe aver 'copiato' il tartaro ai pagani :o) Non ho trovato notizie riguardo al fatto se anche il Tartaro fosse diviso in gironi ma, anche senza, era un luogo di penitenza molto duro ;o)
RispondiEliminaEcate, secondo alcuni studiosi, avrebbe ispirato il cristianesimo riguardo alla trinita', e, ancora da lei, avrebbero preso lo spunto per talune madonne nere. Indubbiamente leggendone qualita' e attributi viene immediatamente da pensare che il suo personaggio fosse piu' 'completo' di molti altri. Difatti lei poteva scendere e risalire dagli inferi e mostrarsi in contemporanea nelle tre fasi della vita: fanciullezza, eta' adulta e vecchiaia :o) E' interessante la questione che fosse protrettrice dei cani ... un po' meno che in suo omaggio venissero sacrificati :o( Indubbiamente misteriosa e magica ... meglio non inemicarsela ;o)
La mitologia di Eolo e Boezio sembra proprio una telenovella ahahah :oD Mi immagino come fosse difficile la vita degli uomini in mare ... Eolo in contrasto con Poseidone, i tritoni che scarrozzavano nelle acque e si occupavano delle tempeste, le sirene che quando erano in buona calmavano i venti ma quando gli giravano 'le conchiglie' tacavano banda con la canzuncella e ebetivano i marinai ... ecchediamine! meglio fa' i contadini ahahaha :oD
Pan era abbastanza bruttino ... diciamolo :o) ... e sicuramente la sua gambetta caprina, benche' utilissima per correre e saltare, non aiutava molto :o) La sua passione erano le ninfe e loro, porelle, si trasformavano in qualsiasi cosa pur di sottrarsi ai suoi istinti amorosi :o( Per molti versi ricalca la personalita' e le qualita' (o difetti) di Bacco. Nei baccanali pero' i piaceri della carne (immagino consenzienti) arrivavano dopo le bevute, l'inebriarsi e i divertimenti ... con Pan invece era proprio un fuggi fuggi ahahah :oD Mi dispiace che la religione cristiana lo abbia personificato come il diavolo perche' non credo fosse cattivo ... era solo un po' servatiho ;o)
@ ZeN: E' indubbio che è la religione Cristiana che ha preso spunto dal Tartaro! E' arricava mooolto dopo e si vede aveva meno fantasia dei Greci. :D
RispondiEliminaEcate andava rispettata, sì. Era una dea complessa con moltev facce e non tutte piacevoli... O.o
Eolo e Beozio si cacciavano spesso nei guai...a torto o ragione ogni tanto scappavano da casa che ne avevano combinata una...solo nella maturità si sono "collocati". Ahahaha!
Anche Pan è stato un'ispirazione per la religione cristiana. Credo abbiano scelto il dio che consideravano più brutto per impersonare Satana. Insomma, molto di greco c'è nella religione Cristiana. ;o)