giovedì 5 luglio 2018

Specie botaniche italiane



Le ginestre sono una tribù di piante, una parte di queste è indicata col nome di ginestra.
La ginestra odorosa o di Spagna (Spartium junceum) è un arbusto perenne alto fino a 3 mt., endemica del bacino del Mediterraneo, cresce fino ai 1200 mt. sul mare in suoli aridi e sabbiosi. E' usata per consolidare i terreni, per ricavare un estratto dai fiori per i profumi e come fibra tessile.



La ginestra dell'Etna (Genista aetnensis) è endemica della Sicilia e della Sardegna, alta fino a 10 mt., cresce sui versanti collinari e montani dell'Etna, è stata introdotta per il rimboschimento sul Vesuvio e sui Monti Peloritani. Predilige terreni poveri e siccitosi, un tempo era utilizzata per ottenerne carbone.



Le Calicotome sono un genere di arbusti della macchia mediterranea, lo sparzio villoso (Calicotome villosa) è un arbusto alto fino a 2 mt.



La ginestra dei carbonai, scannabecco o citiso scopario (Cytisus scoparius) è un arbusto perenne alto fino a 3 mt. comune in tutta Italia , cresce nelle radure a mezz'ombra, in boschi di collina e brughiere, fino ai 1400 mt. sul mare.



La ginestra minore (Genista tinctoria) vive sulle colline mediterranee, in radure e boschi. Dà pigmenti di colore giallo pulcino usati in passato per tingere la lana, il lino e il cotone.



Il lupino bianco (Lupinus albus) ha coltivazione annuale, è alto fino a 1,5 mt.

 foto da wikipedia.org

Il citiso delle Eolie (Cytisus aeolicus) è endemico delle isole di Vulcano, Alicudi e Stromboli, alto fino a 9 mt., vive su rupi e sabbioni di natura vulcanica. Soggetto a un uso intensivo dell'uomo per ricavarne legna da ardere, pali e attrezzi per l'agricoltura o estirpato per far spazio alle colture, ha sfiorato l'estinzione e tuttora è in grave pericolo di estinzione.



Il citiso purpureo (Chamaecytisus purpureus) è un piccolo arbusto perenne prostrato alto fino a 50 cm., vive sulle Alpi orientali in prati aridi e brughiere rupestri subalpine, dai 200 aigli 800 mt. e più di quota. E' velenoso.



La ginestra dei Nebrodi (Genista aristata) è endemica della Scilia, alta fino a 60 cm., vive dai 700 ai 1250 mt. sul mare nel sottobosco.



La ginestra di Cupani (Genista di Cupani) è endemica della Sicilia, perenne, spinosa, alta fino a 60 cm., vive dagli 800 ai 1600 mt. sul mare.



La ginestra di De Marco (Genista demarcoi) è endemica della Sicilia, caduca, è alta fino a 1 mt., ha fiori odorosi e vegeta sulle rupi. E' una specie vulnerabile.


La ginestra delle Madonie (Genista madoniensis)  è endemica della Sicilia, alta fino a 1,5 mt., presente ai margini dei sughereti tra i 400 e i 600 mt. sul mare.

Le ginestre sono usate per decorare i giardini rocciosi, per bordure e siepi divisorie, nel linguaggio popolare è detta "frusta di Cristo" per la forma dei suoi rami.



Il gladiolo dei campi o spaderella, pancacciuola, fil di spada (Gladiolus italicus) si trova al Centro e al Sud Italia in campi coltivati, terreni erbosi, pendii rocciosi, fino ai 700 mt. sul mare. Oggi è sempre più raro, limitato dai diserbanti. Alto fino a 1 mt., il nome Gladiolus deriva dal latino e significa piccola spada. Si trova nell'Isola d'Elba, in Liguria, in Toscana e in Sicilia. Numerosi ibridi sono utilizzati come piante ornamentali. Il gladiolo rosso è utilizzato come emblema della minaccia di morte a chi lo riceve dalla mafia cinese, chi lo riceve è spinto così al silenzio. 



Il gladiolo palustre è perenne e vive in ambienti umidi.



I glicini sono un genere di piante rampicanti che si avvolgono attorno a qualsiasi supporto fino a 20 mt. di altezza e 10 in orizzontale. La Wisteria più grande del mondo si trova nella contea di Los Angeles (California) sulla Sierra Madre, occupa 0,4 ettari e pesa 250 tonnellate. Le varietà sono numerose.

2 commenti:

  1. Ma che belle le gialle ginestrelle :oD Vedo che di specie ce ne sono tantissime e hanno trovato casa dalle Alpi alla Sicilia :o) Non sapevo che anticamente una di loro fosse usata per colorare i filati e neanche che la leggenda la teneva legata alle streghe e la religione all'umilta'. Non credo che la riconoscerei tra le tante pianticelle di questo colore ... ma il suo nome e' per me letteralmente associato ai miei lontani ricordi rurali. Eheheh eggia', la ginestra era usata per 'legare la vigna' e tutti i contadini durante i periodi che loro chiamavano 'di riposo' erano la' intenti prima a cercare, poi a cogliere e infine a pulirla :o) Seduti nelle aie o all'aperto nei villaggeti, gli uomini avevano fasci di questi lunghi frustoni ancora verdi, e con molta pazienza, con il coltello eliminavano i numerosi ramettini piccoli secondari al fine di ottenere solo 'il rametto' principale lungo all'incirca poco meno di un metro. Ecco, quel rametto fino e verde ma molto resistente si era trasformato in un futuro legaccio da usare per legare le viti. Adesso con due soldi se ne comprano a quintali di legacci di plastica e non vale piu' la pena perdere tanto tempo ... ma una volta la vita del contadino era cosi' e in natura ritrovava tutto cio che gli serviva come accessorio per lavorare ... ginestra e canne! Io penso che anche questo faccia parte dell'agricoltura biologica che per me non significa solo evitare i pesticidi ma anche non inquinare i terreni con plasticacce inutili :o)
    Bellissimo anche il Lupino Bianco e gustosissimi i suoi baccelli, consumati oggi per trastullo ma base principale per mangimi animali e usati per preparare pietanze nei periodi piu' tristi e poveri della storia della nostra Italia.
    Le ginestre sono veramente belle tutte e sono state 'utili e buone' con l'uomo visto che le ha usate in molteplici modi: legacci, scopette, tinture, legna da ardere etc etc ... causandone addiruttura l'estinzione in alcune parti d'Italia. Non mi meraviglio che venga anche chiamata la frusta di Cristo ... ma non solo per la forma e non mi vorrei sbagliare nel dire che se ti battevi addosso la ginestra gia' pronta per la vigna, l'effetto era un po' quello della frustino per cavalli, magari in tono minore ;o) Spero che possano fiorire tranquille nei giardini rocciosi :oD
    Veramente piacevoli i gladioli! Piacevoli sia quello classico che il palustre. Eheheh dureranno sicuramente di meno ma appaiono piu' delicati e graziosi dei fratelli cutivar. Non sapevo che nel linguaggio della mafia cinese preannunciassero minacce estreme.
    I glicini li adoro! Un tempo se ne vedevano tantissimi qua da me soprattutto lungo le inferriate o per formare belle pergolette nei giardini. Da bambina rimanevo incantata nel guardare tutte quelle 'cascate' di colore! I suoi fiori li ho toccati e annusati mille volte ... solo da grande ho saputo che e' una pianta tossica per l'uomo e per gli animali (ma credo solo se si mangi). Nonostante tutto ... continua a piacermi lo stesso, anche se, mi ripeto, e' ormai difficilissimo da vedere :o(
    Bellissimo post con tante pianticine a me gradite si si si!

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  2. @ ZeN: Stavolta conoscevi tutte le specie, vedo. :o)
    Le ginestre, in Toscana, si trovano spesso in natura, fanno parte del paesaggio insieme ai cipressi. Erano molto usate in passato, sì, prima che la plastica fosse inventata. Un tempo i contadini usavano tutto quello che la natura metteva a loro disposizione, le fattorie erano quasi autonome e il venduto serviva solo per i beni non disponibili. Il concetto di ecologia (moderno) era insito in questo tipo di società. Il contadino sapeva bene che sfruttare troppo quello che aveva gratis dalla natura l'avrebbe privato della possibilità di farne uso in futuro. Diciamo che oggi si vive solo per il presente, si sfrutta tutto oltremodo fregandosene delle conseguenze. :o(
    Avevo un glicine a Siena, ce l'ho trovato. Stava strozzando parte della casa. Ahahaha! Era lì da anni, brado. Mi piace molto ma per me è pericoloso perchè attira insetti che in genere mi amano molto...scarabei, vespe e calabroni mi hanno rincorsa (e alle volte punta) per anni. E non è bellooooo! O.o'

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