mercoledì 13 giugno 2018

Il mito di Zeus, Poseidon e Apollon



Zeus era figlio del titano Crono (Kronos), ebbe molti figli da Rea (figlia di Urano e Gea) ma li divorava tutti appena nati dal momento che aveva saputo che sarebbe stato spodestato da uno dei suoi figli.
Quando Zeus stava per nascere Gea partorì a Creta e al suo posto consegnò a Crono una pietra fasciata con dei panni, che egli divorò. Zeus fu nascosto in una cesta sospesa a un albero sorvegliato da una famiglia di pastori ai quali Gea promise che le loro pecore non sarebbero state attaccate dai lupi. Successivamente Gea nascose Zeus in una grotta sul monte Ida, la leggenda riporta molte versioni: che Zeus fu allevato ed educato dalla madre, che fu allevato da una capra di nome Adamantea o dalla ninfa Cinosura, o da Melissa, che lo nutrì con latte di capra.
Quando fu adulto Zeus costrinse Crono a rigettare la pietra e poi gli squarciò lo stomaco (o gli dette qualcosa che provocò il vomito) per liberare i fratelli. Liberò anche i fratelli del padre: gli Ecatonchiri e i Ciclopi, insieme rovesciarono Crono dal trono e confinarono gli altri Titani nell'oscuro regno sotterraneo del Tartaro. Il capo dei Titani, Atlante, fu condannato a reggere il cielo sulle sue spalle. Zeus spartì il mondo con i suoi fratelli maggiori Poseidone e Ade sorteggiando i tre regni, a Zeus toccarono i cieli e l'aria, a Poseidone le acque e ad Ade il mondo dei morti. La terra, Gaia, non fu concessa a nessuno ma condivisa da tutti e tre. I Giganti, furiosi perchè Zeus aveva confinato i loro fratelli Titani, scatenarono una guerra: la Gigantomachia.
Era profetizzò che i Giganti potevano essere sconfitti solo da un mortale che vestiva con pelli di leone e solo con una certa erba che rendeva invulnerabili. Il mortale fu identificato in Eracle (Ercole) e Zeus trovò anche l'erba magica così i Giganti furono sconfitti. Gaia si risentì del trattamento riservato ai Titani e ai Giganti (figli suoi) così mise contro Zeus il mostro Tifone, figlio suo e del Tartaro, che fu sconfitto e schiacciato sotto una montagna o all'Etna.
Zeus era il fratello e il marito di Era, con lei generò Ares, Ebe ed Efesto, proverbiali le sue numerose conquiste amorose, fra ninfe e mortali, che diedero inizio alle più importanti dinastie greche, tra queste le dee Demetra, Latona, Dione e Maia e le mortali Semele, Io, Europa e Leda. Ma fra le divinità si annoverano anche Calliope, Cibele, Eos, Gea, Nemesi, Persefone e Selene.
Le leggende narrano di un'Era gelosissima del marito e nemica delle sue amanti e dei figli generati da loro. Zeus ebbe molti figli, la maggior parte da relazioni clandestine ma si narra che Atena, sua figlia, sia nata senza amplesso. Zeus era geloso di Era che aveva generato da sola il dio Efesto, senza atti sessuali, per dispetto decise di generare a sua volta un figlio senza bisogno di una donna, così nacque Atena, uscita dal suo cranio spaccato.
Fra i suoi figli avuti da dee: Persefone, Afrodite, ninfe, Ecate, Apollo, Artemide, Hermes, Atena, le muse, Elena, Nemesi e le Ore; fra queli avuti da mortali e ninfe: Eracle, Ecate, Fauno, Perseo, Minosse, Scilla, Sibilla Libica, Castore, Polluce, Elena di Troia, Argo, Tantalo, Dioniso, Creso e Ate.



Poseidone (Poseidon o Nettuno) è il dio del mare, dei terremoti e dei maremoti figlio di Crono, fratello di Zeus, Ade, Era e Demetra. E' uno dei 12 dei dell'Olimpo, sua moglie è la nereide (ninfa marina) Anfitrite e da lei ha avuto quattro figli: Tritone (mezzo uomo e mezzo pesce), Roda (ninfa marina protettrice di Rodi), Cimopolea (dea minore delle tempeste marine violente) e Bentesicima (dea minore delle onde). Il suo simbolo è il tridente, i suoi animali sacri sono il cavallo (creato da lui dalle onde del mare), il toro e il delfino. Molte le sue amanti, fra queste Afrodite, Aretusa, Demetra Gea e Medusa. Fra i suoi figli Tritone, Atlante, Cariddi, Pegaso e Polifemo. Secondo il mito Poseidone tentò di insidiare Demetra ma la dea si rifiutò e si trasformò in giumenta per nascondersi confondendosi in una mandria di cavalli, Poseidone invece la individuò, si trasformò in uno stallone e la fece sua. Ne nacque Arione, un cavallo che aveva il dono della parola.

Apollo e Dafne

Apollo (Apollon) è il dio del sole di cui traina il carro, delle arti, della musica, della profezia, della poesia, delle arti mediche, delle pestilenze e della scienza.
Il suo simbolo principale è il sole o la lira. Capo delle muse (in quanto dio della poesia) è un provetto arciere in grado di infliggere con la sua arma terribili pestilenze ai popoli che lo osteggiano. Era venerato come dio oracolare in quanto protettore della città e del tempio di Delfi, capace di svelare, tramite la sacerdotessa detta Pizia, il futuro agli esseri umani. Era uno degli dei più importanti nato, come sua sorella gemella Artemide, dall'unione extraconiugale di Zeus con Leto (Latona). Era, quando seppe del tradimento del marito, proibì a Leto di partorire su qualsiasi terra che, disperata, vagò fino a giungere a Delo appena sorta dalle acque e ancora galleggiante sulle onde e non ancorata al suolo. Non essendo ancora una vera isola potè partorire i due gemelli. Altre sono le versioni dell'ira di Era, fra queste che rapì la dea del Parto che rilasciò in cambio di una collana di ambra lunga 9 mt. offertagli dagli altri dei dell'Olimpo.
Poco più che bambino Apollo uccise il drago Pitone che aveva tentato di stuprare sua madre mentre era ancora incinta ma la Madre Terra si arrabbiò e ricorse a Zeus che ordinò ad Apollo di purificarsi.
Apollo strappò con arguzia i segreti dell'arte divinatoria a Pan, si impadronì dell'oracolo di Delfi e costrinse la sacerdotessa (detta Pitonessa o Pitia) a servirlo.



Uccise anche il Gigante Tizio inseme ad Artemide che tentò anche lui di violentare sua madre e che fu condannato da Zeus alla tortura con le braccia e le gambe fissate al suolo e due avvoltoi che gli mangiavano il fegato. Lungo l'elenco delle persone uccise da Apollo, nei miti omerici ebbe la sua lira da Hermes, di cui amava il suono, divenne così il dio della musica, poi la donò a Orfeo e alla sua morte la tramutò in cielo nell'omonima costellazione.
Nella guerra di Troia era schierato coi Troiani. Anche lui ebbe numerosi amori fra cui Dafne (una ninfa che gli sfuggì trasformandosi in alloro, divenne poi la pianta prediletta dal dio che ornava i suoi capelli e i suoi templi), Giacinto (principe spartano che morì durante un allenamento di lancio del disco colpito dal geloso Zefiro e che Apollo trasformò nel fiore che porta il suo nome), Cassandra (che lo illuse in amore a cui dette il dono della profezia ma la condannò a non essere mai creduta). Molti i figli tra cui Asclepio (dio della medicina, istruito dal centauro Chirone).
Il corvo è il suo animale sacro, con il potere di prevedere le morti imminenti.
Altre amanti: Calliope (musa della poesia), Cirene (ninfa), Urania (musa dell'astronomia e della geometria), ecc. Fra i figli: Mileto (fondatore della città), Augusto (imperatore romano), Orfeo (celebre musico) ed Ettore (eroe troiano).

  

2 commenti:

  1. La mitologia greca la trovo molto bella e non assolutente facile da capire e ricordare perche' e' formata da tantissimi personaggi e da storie che si intrecciano tra di loro :o) A tutto cio' aggiungiamoci anche che nel corso del tempo alcune di queste vicende furono narrate in piu' di una versione. La mitologia greca e quella romana, che salvo alcune differenze ne ricalca la linea generale, le trovo quasi indispensabili da conoscere (per lo meno in grandi linee) per poter assaporare appieno la storia antica che ci riguarda da vicino. Per storia antica non intendo solo la letteratura ma soprattutto le arti, la vita quotidiana, quel che di 'archeologico' rimane da vedere perche' se per noi oggi e' 'mitologia', per loro ieri era 'religione', e come ogni buona religione i suoi influssi erano palpabili nella vita quotidiana di greci e romani e ne dettavano molte regole negli usi e costumi. :o)
    Il mito di Zeus e' basilare perche' con la sua presa al potere ha inizio la vera e propria 'mitologia' ; sara' si' il fratello di altri dei, ma la sua figura rimarra' sempre la piu' importante. Le storie saranno tante e i partecipanti pure. Verranno raccontate le vicende di dei, di semidei e di altri personaggi che oggi potremmo definire 'immaginari' se non 'magici'.
    La storia di Poseidone e' anch'essa importante perche' essere il dio dei mari e dei maremoti significa controllare la maggior parte della superficie della Terra :o) ... e se a tutto questo ci aggiungiamo che sulla terra ferma poteva provocare i terremoti ... bhe' la sua figura e' praticamente quasi di primo piano. Interessante la vicenda della sua nascita. Eheheh le vere e proprie leggende iniziano proprio da prima delle relative 'venute al mondo' ;o)
    La vicenda di Apollo e Dafne e' abbastanza triste ma sicuramente la peggio l'avra' Dafne in quanto trasformata in albero. Lei sfuggira' all'ossessivo pretendente ma perdera' la gioia di poter vivere un amore mentre Apollo vivra' la sua vita spesso vicino ad altre amanti :o( La vendetta di Eros fu' davvero pesante :o(

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  2. @ ZeN: Ho iniziato un'escursus molto sintetico sui miti greci e nonostante questo è intorcinato tantissimo. Rimangono le parentele e le spiegazioni che i Greci trovarono su molti eventi naturali, per non parlare della fantasia...
    Grandi gli eventi narrati (con numerosissime versioni, anche opposte) mescolati a "bassezze" umane come la gelosia, l'invidia, la vendetta, la lussuria, la vanità ecc. Sono gli umani che hanno dato vita agli dei ma li hanno dotati di tutti i difetti e le debolezze terrestri. Debolezze divine che sconvolgevano il mondo. ;o)

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