Logge di Raffaello in Vaticano
Il quadraturismo è un genere pittorico che ebbe la sua massima fioritura nel Barocco, il termine deriva probabilmente dall'espressione "lavoro di quadro" usata dal Vasari con riferimento a tutto ciò per cui si adopera la squadra e le "seste". Il termine può essere applicato alle prospettive dipinte e agli sfondi architettonici degli affreschi medievali e quattrocenteschi, ma designa uno specifico genere pittorico nato nel Cinquecento e sviluppatosi nei due secoli successivi assumendo un carattere di specializzazione.
Sala dei Cavalli, Palazzo del Te, Mantova
Il quadraturismo ha le sue radici negli studi di prospettiva e nella pittura del Quattrocento toscano nella quale già si manifesta quell'unione fra la pittura di figure e prospettive architettoniche. In seguito, con la necessità di inserire sempre più grandi cicli decorativi in architetture reali, indusse a usare l'architettura dipinta come collegamento tra lo spazio reale e quello immaginario.
Fregio della Sala delle Prospettive, Farnesina, Roma
Si venne definendo il carattere illusorio della prospettiva architettonica dipinta che si apparenta alla scenografia. Tra i primi esempi, le Logge di Raffaello in Vaticano, la Sala dei Cavalli di Giulio Romano nel Palazzo del Te a Mantova e la Sala delle Prospettive di Peruzzi nella Farnesina a Roma. Nel Cinquecento la quadratura ebbe un ruolo essenziale, vide la sua fioritura nelle ville palladiane affrescate da Paolo Veronese e dalla sua scuola, punto d'avvio di una tradizione veneta. La scuola bolognese fu più rigorosa rispetto alla geometria, operò a Roma, Firenze e in Spagna. Nel Settecento i Bibiena, quadraturisti e scenografi, la diffusero in Europa arricchendola di suggestioni spaziali. Il quadraturismo raggiunse un vertice insuperato a Roma nell'opera di Padre Pozzo che creò un modello decorativo a cui guardò tutta la pittura barocca, in particolare quella tedesca.
A Napoli V. Codazzi, nel Seicento, avviò la scuola locale che utilizzava quadrature estrose di abilissima tecnica. Il prospettivismo illusionistico restò una componente fondamentale della decorazione rococò e neoclassica, i suoi princìpi fondamentali sono presenti, fin oltre il Settecento, in generi di pittura affini come il "capriccio", la veduta prospettica e la pittura di "rovine".
Villa Maser, Treviso
Interessantissimo si si si! :oP me piase conoscere le questioni tecniche :oP Architetture dipinte e in prospettiva che creano 'lo sfondo' per le figure in primo piano (se non go capito male ... ecco) Bellissimi i cavalli e villa Maser! La villa e' veramente una chicchina tant'e' che non riesci a capire se e' piu' bella la struttura o gli affreschi da essa contenuti. La facciata e il frontone sono spettacolari ... e bravo il nostro Palladio! :oD
RispondiElimina@ ZeN: Quando le architetture sono affrescate acquistano caratteri unici. L'affresco non lo reputo una decorazione, ma l'entrata in una "terza dimensione". La stanza può diventare il fulcro di uno scenario fantastico popolato di gente e paesaggi, può aprirsi su una scena di caccia, una processione, un'evento straordinario. Oppure mostrare le campagne circostanti con i contadini al lavoro, figure di dame e cavalieri che passano tutti impettiti. L'affresco è una finestra del mondo. :o)
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