In provincia dell'Aquila, Castel del Monte si trova a 1346 mt sul mare, ha 562 abitanti e dista 44 km da L'Aquila, 70 da Teramo e 90 da Pescara.
Nel IV secolo a.C. fu fortificazione romana, nell'XI l'antico villaggio, abbandonato per sfuggire alle scorrerie dei barbari, è sostituito con l'attuale Ricetto, che si sviluppa intorno al castello. Nel 1298 è dei conti di Acquaviva, poi passa fra i domini di Alessandro Sforza, ai Piccolomini e nel 1579 fu ceduto ai Medici che lo governeranno fino al 1743. Nel 1743-1861 il territorio passa ai Borboni, re delle Due Sicilie. Fu zona di brigantaggio fino alla fine dell'Ottocento.
Qui domina un mondo pastorale che cerca di sopravvivere alla modernità del cemento e della plastica. La pietra del Gran Sasso fu modellata dai pastori per creare un borgo straordinariamente compatto, modellato sul terreno scosceso.
La compattezza dell'abitato, legata a questioni difensive, esigeva per la forte pendenza del terreno il modello della casa-torre, e le abitazioni si saldano le une alle altre attraverso archi e volte. Il palazzo del Governatore fu costruito tra il XV e il XVI secolo, oggi le proprietà l'hanno smembrato ma ha un bellissimo portale del 1559. Palazzo Colelli ha subìto lo stesso trattamento, rimangono il loggiato, il torrione e le 100 stanze. La Madonna del Suffragio risale al XV secolo, è ricca di decorazioni barocche in stucco, ha un altare maggiore alto 12 mt, un capolavoro in legno scolpito e dorato. Il Ricetto è il villaggio originario; la chiesa Matrice ha all'interno una profusione di stili e materiali: altari in legno, marmo e pietra, fregi rinascimentali, stucchi barocchi, sculture lignee e angeli di gesso. Salendo da Castel del Monte si scoprono gli immensi spazi di Campo Imperatore a quota 1600 mt, una prateria senza confini. Interessante la zona archeologica di Colle San Marco con i resti di un insediamento dell'anno Mille.
Castel del Monte era un luogo di antichi tratturi e transumanze, la produziine ovina è di qualità, dal pecorino alla ricotta, dal "marcetto" (crema piccante di pecorino fermentato) alla "chiaranese" (carne di pecora cotta secondo l'uso dei pastori).
Grande la varietà di paste a base di acqua e farina, fra cui gli strangolapreti e le laganelle che, unita a patate, legumi e verdure, diventa minestra. Fra i dolci le crespeglie e i nocciatterrati.
Il borgo è inserito nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Il Centro Servizi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga espone vestigia della necropoli italica di Pesatro, del Colle della Battaglia (IV secolo a.C.) e del vicus imperiale, il villaggio romano chiamato Città delle Tre Corone. Il Museo Civico Etnografico fa conoscere gli usi e i costumi della gente castellana, l'attività dei pastori, i manufatti ottenuti con la lana, l'arte sacra e le tradizioni religiose (7 i percorsi espositivi, tra cui la Casa Antica, abitazione simbolo delle residenze castellane che conserva arredi d'epoca; il vecchio Fondaco con il Museo della Pastorizia, e i Forni a legna della comunità). Nell'Oratorio della Madonna del Suffragio sono esposti i paramenti sacri e documenti delle antiche congregazioni religiose.
Casi di omonimia si si si :o) Pensavo di trovarmi nel Castel del Monte in Puglia e mi ritrovo in un piacevolissimo borghetto abruzzese :oD Per gli abitanti della nostra regione sono molto noti e apprezzati i campi da sci di Campo Imperatore e ne deduco che l'indotto di questa economia ludica sia andato anche a beneficio per la conservazione e ristrutturazione di Castel Del Monte :oD Il suo centro storico e' veramente un gioiellino si si si ... architettonicamente difensivo, grazioso e possente come la pietra di cui e' fatto ;o) La pastorizia e i suoi prodotti sono molto noti e gustosi :oP Me piase si si si!
RispondiElimina@ ZeN: Questo è un borgo d'alta montagna! E nonostante l'altitudine è stato costruito benissimo, in pietra, per resistere al clima, ma anche con "grazia", ornato da sobrie decorazioni che ingentiliscono le sue strutture. :o)
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