Luni

Antica città etrusca vicino alla foce del fiume Magra, nella frazione di Ortonovo (La Spezia). I Romani vi fondarono una colonia, avamposto militare contro i Liguri, nel 177 a.C. Augusto la fece abitare da veterani, in questo periodo ebbe il suo massimo splendore, con l'ampliamento del foro e una forte espansione edilizia. Nel I secolo a.C. la città divenne il principale porto d'imbarco del marmo bianco delle Alpi Apuane, prosperò grazie alle cave di marmo (oggi di Carrara), esportava legname, formaggi, vini e oggetti di artigianato. Il suo porto si sviluppò notevolmente in età bizantina. Successivamente i vescovi ne stabilirono la propria giurisdizione con tutta la Lunigiana. La città fu saccheggiata dai pirati, dagli Arabi, dai Normanni nell'860 e dai Saraceni nel 1060, cacciati dall'esercito del papa Benedetto VIII. Divenne campo di battaglia fra Arabi, la Repubblica di Pisa e quella di Genova. Il porto si insabbiò e la malaria costrinse la popolazione a emigrare nel 1058 a Sarzana,dove si trasferì anche la sede vescovile, altri fondarono Ortonovo e Nicola. Gli scavi hanno portato in luce le mura, parte del reticolato stradale con il foro circondato da portici, il teatro, l'anfiteatro, le terme, il Capitolium e altri edifici culturali, civili e funerari.
I resti della città romana di Luna sono inclusi nel percorso del Museo Archeologico Nazionale di Luni. L'area comprende diverse aree pubbliche: foro, area capitolina, decumano massimo, Grande Tempio, Basilica civile, Curia, cardine massimo e alcune dimore signorili, nonchè i resti dell'anfiteatro romano, fuori dalla cinta muraria.