Da: "to hover", librarsi, e "(air)craft", aeroplano.
Nome del primo veicolo a cuscino d'aria, spesso è usato per indicare i mezzi analoghi (aeroscivolanti, aeroslittanti o altri nomi).
Il primo hovercraft fu ideato dopo la II guerra mondiale dall'inglese C. Cockerell (1959),il prototipo attraversò lo stretto della Manica. Nel 1968 entrò in servizio di linea sulla Manica un hovercraft lungo 23 mt mosso da 4 turbine a gas atto a trasportare 254 passeggeri e 30 autoveicoli.
Gli hovercraft si distinguono dai mezzi anfibi non solo per il principio di sostentamento (cuscino d'aria), ma anche per la forma, per il tipo di propulsore e per il modo di governo.
Oltre all'hovercraft in senso proprio e agli analoghi G.E.M. americani, ci sono i naviplano francesi e italiani, i veicoli con carene laterali (Sidewalls), i veicoli semi-anfibi (Semiamphibious), i veicoli a bolla (C.A.B. Captured Air Bubble), i veicoli a effetto aerodinamico (Aerodinamic Lift). Tutti questi mezzi vengono adibiti per lo più a servizi di traghetto a corto e medio raggio e alcuni per usi militari.
Per un certo periodo di tempo questo sistema di locomozione e' stato studiato molto e hanno creato parecchi prototipi ... poi non se n'e' sentito piu' parlare :o( Sicuramente lo 'scivolare' sopra le superfici e' un'idea magnifica :o) ... non so' pero' quanti 'effetti collaterali' creano (rumore, spruzzi, spreco energetico, manovrabilita')
RispondiElimina@ ZeN: Adoro gli Hovercraft. Uno dei miei sogni è poterci salire. Casomai senza la Birra. ;o)
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