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La caratterologia è una branca della psicologia che studia il carattere psicologico. Fondata da Renè Le Senne, filosofo e psicologo, fu sviluppata da Gaston Berger, filosofo.
La psicologia contemporanea preferisce il concetto di "carattere" (i tratti psicologici distintivi di una persona) anzichè quello di "personalità", anche se i due sono simili. Per "temperamento" si intendono invece gli atteggiamenti emotivi dell'individuo. Le Senne perfezionò la teoria di Galeno, che aveva già iniziato a classificare i caratteri umani. La caratterologia prevede di riconoscere la grande diversità degli individui. Se la prima osservazione è che nella stessa situazione la gente reagisce in modi diversi, la caratterologia ritiene che gli atti individuali possono essere ricondotti a dei modelli, ossia tipi caratterologici individuati, cerca di far emergere le "molle" che giocano in modo diverso in ciascuno di essi. Secondo Le Senne ciascuno di noi possiede un carattere innato, ereditato col proprio DNA, che dà forma alla mente. Questo carattere resta inalterato per sempre. I fatti della vita e le libere decisioni del singolo individuo fanno poi nascere la sua personalità che però rimane sempre figlia del carattere. Il carattere è formato da tre proprietà fondamentali combinate fra loro: l'EMOTIVITA' (basta poco per scuotere la psiche di una persona emotiva, non è detto che questa scossa psichica si riveli esternamente e ci sono emotivi che non sono espansivi; non si deve confondere l'emotività con la tenerezza: gli emotivi possono benissimo essere crudeli); l'ATTIVITA' (quando una persona attiva trova un ostacolo alla sua azione, la persegue con maggior vigore, una persona non attiva si arrende subito); PRIMARIETA'/SECONDARIETA' (una persona primaria vive le sue esperienze nel presente e non si preoccupa del futuro, una persona secondaria si limita a pensare le esperienze del suo passato e medita sul futuro).
I caratteri risultanti sono: NERVOSO (emotivo-non attivo-primario), SENTIMENTALE (emotivo-non attivo-secondario), COLLERICO (emotivo-attivo-primario), PASSIONALE (emotivo-attivo-secondario), SANGUIGNO (non emotivo-attivo-primario), FLEMMATICO (non emotivo-attivo-secondario), AMORFO (non emotivo-non attivo-primario) e APATICO (non emotivo-non attivo-secondario).
Mi consola appartenere al "girone" di Leopardi, Rousseau e (azz...) Robespierre, dal carattere SENTIMENTALE.
Chi ha quello NERVOSO, entra nel "girone" di Byron, Chopin Dostoevskij, Gauguin, Poe e Wilde; COLLERICO in quello di Casanova, Diderot, Dickens e Hugo; PASSIONALI erano Dante, Michelangelo, Napoleone, Nietzsche e Tolstoj; SANGUIGNI Machiavelli, Voltaire, Bacone e Orazio; FLEMMATICI Darwin, Kant e Locke; AMORFO La Fontaine e APATICO Luigi XVI.
Forse io sono in un girone tutti mio. praticamente cuspide passionale/flemmatico ... sperem di non rassomigliare alla tanghera con la rosa in bocca ne' tantomeno al mosciume inglese ... sperem :oD Bella pero' questa classificazione caratteriale, ignorantemente non pensavo esistesse uno schema cosi' pianificato ;o)
RispondiElimina@ ZeN: L'uomo studia tutto e a tutto deve trovare una spiegazione logica/scientifica, anche per lo studio del carattere. :o)
RispondiEliminaComunque ci si arriva anche da soli. Il carattere è dato dal proprio DNA, poi l'esterno, le esperienze e la società in cui uno vive formano la personalità. ;o)