giovedì 12 marzo 2015

Architettura Inca




L'architettura Inca è la più significativa architettura precolombiana dell'America Meridionale, buona parte delle architetture dell'antica capitale Cusco (Cuzco, Qosqo, Qusqu) mostrano influenze sia Inca che spagnole. Il miglior esempio di questa architettura è la città di Machu Picchu, altri siti interessanti sono Sacsayhuaman e Ollantay-Tambo. Gli Inca svilupparono anche un complesso sistema stradale.


I loro edifici erano fatti in pietre semilavorate cementate con malta, anche le mura di adobe (mattoni essiccati) erano abbastanza comuni. La forma degli edifici più comune era quella rettangolare, senza muri interni e con tetti costruiti con fasci di legna o piante essiccate. Gli edifici a due piani erano rari, quando venivano costruiti il secondo piano era accessibile dall'esterno con una scala o un terrapieno.


Le aperture dei muri erano trapezoidali (porte, nicchie e finestre), raramente decorate, alcuni muri erano dipinti od ornati con placche metalliche. Il kancha era un edificio che conteneva tre o più stanze attorno a un cortile centrale, era la struttura base delle abitazioni, dei templi e dei palazzi. Il centro della capitale Cusco era composto da grandi kancha, compreso quello del Tempio del Sole. Gli edifici sugli altopiani avevano il tetto spiovente di paglia e le pareti di muratura, quelli sulla costa, invece, pareti di adobe intonacate di fango e dipinte, con tetto piatto. L'architettura Inca è conosciuta soprattutto per la sua tecnica edilizia di qualità, con pietre tagliate e modellate con precisione, perfettamente incastrate e bloccate con malta. Gli Inca costruirono i loro edifici con i materiali reperibili sul posto, di solito calcare o granito, e avevano un'impareggiabile resistenza sismica.


L'aspetto più famoso è l'uso delle terrazze per aumentare la terra coltivabile, questi gradoni fornivano terreno pianeggiante per l'agricoltura proteggendo la città dall'erosione e dalle frane tipiche delle Ande. Il sistema stradale era complesso, correva lungo profonde vallate e oltre le montagne, su nevai, paludi, rocce e fiumi turbolenti. In alcuni punti le strade erano pavimentate, in altri erano tagliate nella roccia, ovunque erano tenute pulite e libere da rifiuti, con logge, magazzini, templi del Sole e stazioni di posta. Tutti i viaggi erano fatti a piedi perchè gli Inca non conoscevano la ruota. I loro ponti erano costruiti con corde, ogni volta che un ponte si rompeva gli abitanti locali lo riparavano il più presto possibile.
 

2 commenti:

  1. Notevolissima la loro produzione e il grado di conservazione! Certo ... fa' molto effetto vedere quelle pietre incastrate come un grande puzzle :oD e se pensiamo che non conoscevano la ruota, che oltre per il trasporto e' la base per alcuni attrezzi, ... azz ... e' ancora piu' fantastico! Purtroppo ultimamente ha preso piede una moda deleteria e di cattivissimo gusto: ... andare gnudi, di notte, tra le rovine, per effettuare non so' quale tipo di rituale :o( A volte i popoli che si credono 'evoluti' sono piu' retrogradi dei loro avi :o(

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  2. @ ZeN: Ma sta moda è occidentale, mi pare ... O.o
    Visti i percorsi che dovevano fare, le ruote in alcuni casi non potevano essere usate per il trasporto di cose e persone, altra cosa per gli altri utilizzi. :o)

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