venerdì 13 febbraio 2015

Gubbio




Città turistica a 41 km da Perugia nota per il suo artigianato delle ceramiche artistiche e del ferro battuto.
Antica città umbra divenuta muncipio romano, fiorì con l'impero e decadde con esso. Distrutta da Totila e saccheggiata da Ungari e Avari, risorse intorno al Mille costituendosi a libero comune. Vittoriosa nella lotta con numerose città dell'Italia centrale, nel 1354 cedette all'assedio del cardinale Albornoz. Si ribellò ai legati pontifici e si diede volontariamente ai Montefeltro, sotto i quali raggiunse nuova floridezza. Da allora seguì le sorti del Ducato di Urbino e nel 1624 passò allo Stato Pontificio.
Di età romana i resti archeologici dell'antica città (teatro del I secolo d.C., terme, mausoleo circolare di Pomponio Grecino o di Genzio). Gubbio è un notevole centro medievale intatto risalente in gran parte ai secoli XIII-XIV, ha impianto urbanistico a vie parallele poste a livelli diversi fiancheggiate da case in conci di pietra, molte delle quali presentano una porta secondaria situata più in alto di quella principale, nota come "porta del morto" che serviva a raggiungere i piani superiori quando il piano terra era occupato da botteghe e magazzini. Del Duecento le chiese di San Francesco (1259-92, con all'interno affreschi del pittore tardo-gotico O. Nelli), Sant'Agostino (affreschi di O. Nelli), San Giovanni Battista e il Duomo. Del Trecento le chiese di San Domenico e di Santa Maria Nuova, entrambe con affreschi di O. Nelli. L'imponente Palazzo dei Consoli è uno dei migliori esempi di architettura civile italiana del Trecento, vi hanno sede il Museo e la Pinacoteca comunali (materiale archeologico, dipinti di pittori della scuola di Gubbio). Altri notevoli edifici civili sono il Palazzo del Capitolo e il Palazzo del Bargello (XIII secolo). Dal 1479 i Montefeltro eressero il Palazzo Ducale. La basilica di Sant'Ubaldo sorge sul fianco del monte Ingino. Nel XV secolo Gubbio fu un importante centro ceramico famoso soprattutto per i "lustri" di Giorgio Andreoli detto Giorgio da Gubbio: vasi e piatti decorati in rilievo su cui la vernice a riflessi metallici trae luminosi giochi di luce. Caratteristico il motivo del punto dipinto al centro dei piatti, circondato da grottesche e arabeschi.
 

2 commenti:

  1. Sono contenta di aver visto questo post di Gubbio perche' e' una localita' ce mi piacerebbe visitare :o) Non so' esattamente per quale motivo, forse perche' da piccola avevo letto un libro ambientato la' o per la sua nomea di bella e artistica cittadina :o) Qualcuno dice 'Gubbio: paese dei matti' ... ma sinceramente penso che l'aggettivo 'matti' non sta per 'spostati mentali' ma sicuramente per 'estrosi' vista la sua rinomata abilita' in molti campi artigianali. Ehm ... bona anche tutta la robina mangereccia e! :oP

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  2. @ ZeN: Ci sono stata anni fa, erano i primi di marzo e c'era un gran freddo, ma è veramente da vedere! :o)

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