L'architettura futurista è una forma della prima metà del Novecento teorizzata in Italia, caratterizzata da una forte innovazione tecnica e formale, un anti-storicismo e un esasperato cromatismo, volta a suggerire un'idea di velocità e movimento. Fra i temi futuristi vi era il culto dell'età delle macchine e la glorificazione della guerra e della violenza, così come impulso al rinnovamento. L'architetto che meglio rappresentò la visione futurista fu Antonio Sant'Elia (nato a Como nel 1888 e morto a Monfalcone nel 1916). L'unica sua opera realizzata fu Villa Elisi a Brunate (Como). Da un suo disegno è nato il Sacrario di Como, il Monumento ai Caduti, costituito da un monolito di granito d'Arzo rivestito di diorite d'Anzola. Sebbene la maggior parte dei suoi progetti non siano mai stati realizzati, la sua visione futurista ha influenzato numerosi architetti e disegnatori. A lui è attribuita l'idea degli ascensori sulle facciate degli edifici.
R. Gabetti e A. Isola, Borsa Valori di Torino
L'architettura neoliberty revivalista è nata in Italia negli anni '50 del Novecento come reazione all'architettura razionalista e all'architettura organica. Nasce a Torino con Roberto Gabetti (Borsa Valori e Bottega di Erasmo a Torino), Aimano Isola a Milano e Novara (Casa Paravia e Borsa Valori a Torino, Palazzo di Giustizia ad Alba, complessi residenziali), Guido Canella (Centro Civico a Segrate, Municipio di Pioltello, Case popolari Iacp a Bollate, Uffici finanziari e comunali a Legnano, Hotel Inter-Continental Asmara ad Asmara e altri), Vittorio Gregoretti (Palazzo degli uffici di Novara, fra gli altri) e Giotto Stoppino.
V. Gregoretti & associati, Stadio Marassi a Genova
R. Gabetti e A. Isola, Borsa Valori di Torino
L'architettura neoliberty revivalista è nata in Italia negli anni '50 del Novecento come reazione all'architettura razionalista e all'architettura organica. Nasce a Torino con Roberto Gabetti (Borsa Valori e Bottega di Erasmo a Torino), Aimano Isola a Milano e Novara (Casa Paravia e Borsa Valori a Torino, Palazzo di Giustizia ad Alba, complessi residenziali), Guido Canella (Centro Civico a Segrate, Municipio di Pioltello, Case popolari Iacp a Bollate, Uffici finanziari e comunali a Legnano, Hotel Inter-Continental Asmara ad Asmara e altri), Vittorio Gregoretti (Palazzo degli uffici di Novara, fra gli altri) e Giotto Stoppino.
V. Gregoretti & associati, Stadio Marassi a Genova
Se mi e' concessa una piccolissima cattiveria ... meno male che molti futuristi son rimasti solo teorici!!! immediatamente mi vengono in mente i cosiddetti quartieri satelliti che poi si trasformano in quartieri dormitorio e che poi ancora diventano luoghi di dedrado e disperazione :o( Il neoliberty in verita' l'ho capito molto poco e per essere piu' precisi non riesco a trovare somiglianze ne' affinita' con il liberty 'verace' .... ma non ci badare io sono una profana :o) P.s: non mi piace nulla di quello che ho visto :o(
RispondiElimina@ ZeN: In effetti il neoliberty non l'ho capito manco io...difatti lo definiscono anche "revivalista". Personalmente non amo questo tipo di architetture, se mi immagino di viverci dentro mi prende l'anguscia ... :o/
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