martedì 15 luglio 2014

Utilità inutili




Molti, per far "vivere" di più la lavatrice, usano un misurino di anticalcare liquido o in pastiglie a ogni lavaggio. Questa pratica è quasi sempre inutile, oltre che inquinante. Sotto un certo grado di durezza dell'acqua, e se si lava a temperature basse (30-40°), l'additivo usato quotidianamente non serve. Meglio usare un trattamento decalcificante ogni tanto. E' più efficace, meno inquinante e costa meno dei trattamenti quotidiani, si può risparmiare fino a 124 euro l'anno.
I prodotti decalcificanti devono essere usati una o due volte l'anno per ripulire le parti incrostate della lavatrice e il deposito di detersivo. Il bicarbonato di sodio ha un'azione anticalcare insufficiente, inoltre tende ad attaccarsi alle fibre rendendo i vestiti rigidi e contrinuendo a ingrigirli, non è consigliabile come additivo del bucato ma ha buone potenzialità nelle pulizie domestiche. L'aceto è un buon disincrostante, sgrassa ed è antimuffa. Non è però brillante nella decalcificazione.
Il calcare nella lavatrice si forma soprattutto quando l'acqua è dura (oltre i 30° francesi), le temperature elevate (sopra i 60°) e usando i detersivi in polvere. I detersivi moderni permettono di lavare perfettamente a 30-40°, quindi l'uso dell'additivo è superfluo. Tutti i detersivi liquidi contengono una piccola quantità di anticalcare sufficiente per la prevenzione ordinaria delle incrostazioni.
L'uso di un anticalcare è consigliabile solo se si usano detersivi in polvere e si fanno lavaggi frequenti a 60-90°, meglio scegliere un prodotto in pastiglie, inquina meno.
Se l'acqua è medio-dura, e almeno una volta alla settimana si fa un lavaggio con detersivo in polvere a 60°, è utile un decalcificante una o due volte l'anno.
Per prevenire muffe e cattivi odori (se si lava a basse temperature con detersivi liquidi, gel o caps), fate ogni due o tre mesi un ciclo a vuoto a 90° con una piccola aggiunta di detersivo in polvere o bicarbonato.
Se si usa l'aceto come decalcificante scegliamolo bianco e aggiungiamolo saltuariamente facendo un lavaggio a vuoto, ricordando però che l'aceto rimuove meno della metà delle incrostazioni di calcare sulla serpentina e che i decalcificanti specifici sono più efficaci. L'uso quotidiano dell'aceto al posto dell'ammorbidente è sconsigliato dai produttori di lavatrici perchè si tratta di un acido che può alla lunga intaccare le parti metalliche della lavatrice.
Non usate mai la candeggina per "sanificare" la lavatrice, il cloro è molto inquinante e ci sono soluzioni migliori con minor impatto ambientale, per esempio fare un giro a vuoto a 90° e pulire con regolarità le parti sporchevoli, come le guarnizioni.
In genere i decalcificanti hanno i marchi dei produttori di lavatrici (per esempio, Bosch Siemens Decalcificante rapido, AEG disincrostante, Miele Decalcificante Forte).

 
 

4 commenti:

  1. Io mi trovo benissimo con il bicarbonato e ne metto un cucchiaio tra i panni prima di iniziare il lavaggio. Con tale pratica evito gli ammorbidenti e gli anticalcarei :o) ... il segreto sta nel metterne il giusto ... altrimenti i panni invece di ammorbidirsi si incotechiscono :o(

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  2. grazie delle info preziose ed economiche ,ne terrò conto!

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  3. @ ZeN: Ahahaha! Il pericolo è proprio quello: sbagliare la dose. XD
    Comunque qui, con l'acqua che c'è, il bicarbonato gli fa una sexa... O.o

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  4. @ Laraz: Prego! Bisogna eliminare gli sprechi inutili di soldi e prodotti inquinanti. Trovo giusto utilizzarli in piccolissima quantità solo se necessario. :o)

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