sabato 5 luglio 2014

Sassari - Sardegna




Città di circa 127.000 abitanti, compare nel 1131 col nome di Jordi de Sassaro. Ultima capitale del Giudicato di Torres, nel 1294 fu libero comune confederato a Genova. La sua borghesia partecipò al Regno aragonese e nel 1331 si elevò a Città Regia. La città, insieme a Genova e ai Doria, si ribellò ai catalani-aragonesi dando inizio a un periodo di rivolte popolari. Gli Aragonesi costruirono un castello che venne demolito nel 1877 per decisione del consiglio comunale perchè visto come simbolo dell'oppressione straniera e dell'oscurantismo religioso, essendo stato sede dell'inquisizione spagnola. I resti del castello (le fondazioni e due corridoi) sono stati riportati alla luce. Tra il XV e il XVI secolo Sassari ebbe una grave crisi economica e sociale perchè fu ripetutamente invasa e saccheggiata dai Francesi, per le continue incursioni piratesche e le diverse epidemie che uccisero molti suoi abitanti. Nella seconda metà del XVI secolo la città rinacque culturalmente, rifiorirono le arti, si diffuse il pensiero umanistico e fu fondata la prima università della Sardegna. Rivale di Cagliari, la loro competizione portò i Sassaresi ad avere un diverso calendario, un proprio parlamento e la sede del Santo Uffizio dell'inquisizione. Nel 1582 venne colpita dalla peste, la popolazione fu decimata, seguirono altre epidemie e Sassari cessò di essere un grande centro.
Dopo una breve dominazione austriaca passò ai Savoia. La città chiese l'autonomia da Cagliari costringendo i Savoia a ristabilirne il controllo, ma i dissidi continuarono fino alla metà dell'Ottocento. Tra il XVIII e il XIX secolo vive un'era di rinascita culturale e urbanistica, la città si espande, viene ristrutturato Porto Torres ed è creata un'area industriale che la porta a essere la seconda città italiana per la produzione del cuoio. Passò indenne la II guerra mondiale e crebbe per l'immigrazione dall'entroterra.


Fra i siti archeologici, Complesso prenuragico di Monte d'Accoddi (piramide a gradoni, IV millennio a.C.), Necropoli di Montalè; Necropoli di Ponte Secco; nuraghi Rumanedda.
La Cattedrale di San Nicola (duomo) è in stile rinascimentale, barocco e neoclassico (XII-XVIII secolo). Il prospetto principale, barocco, è ricco di decorazioni. All'interno varie opere d'arte.
La chiesa di San Pietro di Silki è uno dei più antichi luoghi di culto cattolici, annessa al convento dei Francescani, in zona periferica. La facciata è seicentesca, in stile classico, all'interno la cappella della Madonna delle Grazie è del 1472, in stile gotico-catalano, ampliata nel XVII secolo. Il presbiterio ospita un fastoso altare maggiore in legno dorato del XVIII secolo, ricco di simulacri.
La chiesa di San Michele di Plaiano è una chiesa campestre dell'XI secolo, il più antico edificio medievale del territorio, romanico-pisana.
La chiesa di Sant'Agostino (1574-1952, portico) è in stile gotico catalano.
La chiesa di San Giacomo è all'interno di un cortile di fronte al Duomo. Edificata nel XVI secolo, risale al XIII. Di proprietà dell'arciconfraternita dell'Orazione e Morte dedita alle opere di misericordia, confraternita che accetta fra i suoi membri solo nobili, ha un bel cortile, le gargoille sotto al cornicione e l'interno in stile gotico. Accoglie numerose opere d'arte.


Il Palazzo della Provincia (1873-80) è neorinascimentale, occupa 4.456 mq, ha 265 ambienti, un cortile d'onore porticato e due di servizio, e un grande giardino.
Da segnalare, Casa Aragonese (XV-XVI secolo); la case gotiche catalane (XV secolo, Corso Vittorio); il Palazzo Moros y Molinos (XVII secolo); Palazzo d'Usini (una delle più antiche abitazioni, ora biblioteca, XVI secolo); Palazzo Ducale (seconda metà del Settecento, sede dell'Amministrazione comunale, realizzato da maestranze lombarde, una composizione architettonica che deriva dal barocchetto piemontese con interni arricchiti da una galleria di riproduzioni di ritratti di maestri italiani e la Galleria "a guazzo"); il Palazzo Giordano (sede della Banca di Credito Sardo, del 1878, in stile neogotico con sfarzose sale deorate ricche di fregi, stucchi e affreschi. In particolare la Sala Gialla con sontuosi dipinti e un mosaico pavimentale); Palazzo Cugurra (XIX secolo, di gusto eclettico con elementi neobarocchi e decorazioni Liberty).


Fra le aree naturali, il Parco di Monserrato, in periferia, tenuta dei Navarro nel Seicento. Ha avuto molti proprietari, i suoi viali hanno ciascuno un tema vegetale differente.
Foresta della Valle dei Ciclamini o Badde Olia, con accesso alla Grotta dell'Inferno; la Rotonda, pineta, ginepreto e stagno di Platamona; la Riserva faunistica di Bonassai; l'Area naturale di Lu Cantaru a Monte Forte.
Fra i musei, Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico G.A. Sanna; Museo della Brigata Sassari (Caserma La Marmora); Museo Sassari Arte (MUS'A, ex collegio gesuitico Cano Poleno); Museo d'Arte del Noveceno e del Contemporaneo (Palazzo della Frumentaria); Museo Etnografico Francesco Bande; Museo Diocesano (Cattedrale di San Nicola e chiesa di San Michele) e Museo Storico della Città di Sassari (Palazzo di città).


La cucina è ricca e variegata con pietanze fortemente legate alla tradizione contadina. Tra i primi piatti, la minestra e fasgiori (zuppa di fagioli, patate, lardo, finocchietto selvatico e pomodori secchi); la fabadda (densa zuppa di fave secche, cavolo, finocchi, cotenna e carne di maiale); gli gnocchi col sugo di salsiccia. Tra i secondi la cordula con piselli (interiora di agnello con piselli, cipolla e salsa di pomodoro); la trippa al pomodoro col pecorino grattugiato, e le chiocciole. Tra i dolci, i papassini, le tiricche e le seadas. Piatto tipico adottato è la fainè genovese (impasto di farina di ceci, olio, acqua e sale, spesso con cipolle o salsicce, cotto in teglia).
 

 

2 commenti:

  1. Interessante Sassari! Questo versante della Sardegna ha subito una grandissima influenza genovese e torinese (Savoia) difatti, guardandola bene, ha un 'non so' che' di reale :o) Questa estrema vicinanza ai paesi europei ha rafforzato il carattere fiero e combattivo di queste genti. Le architetture sono proprio tipiche del luogo, come lo e' anche la piramide a gradoni. Ehm ... quei dolcini li' non li ho mai assaggiati :o(

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  2. @ ZeN: ...e te li devi far portare sti dolcini! Ti mancano dalla collezione degli assaggi! Ahahaha! XD

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