Arca di Noè sul Monte Ararat
Simon de Myle (1570)
foto: wikipedia.org
Il racconto del diluvio universale, diffuso in tutti i continenti, giunge alla cultura occidentale attraverso la Bibbia e la mitologia greca. La narrazione biblica parla di un'inondazione di tutta la Terra mandata da Dio per sterminare il genere umano salvando il solo giusto: Noè, con la sua famiglia, cui toccherà il compito di ripopolare il mondo quando le acque si saranno ritirate. La versione biblica si compone di due narrazioni, quella della fonte jahvistica e quella della fonte sacerdotale. Le due narrazioni sono molto diverse, la prima parla di un fenomeno pluviale durato 40 giorni (cifra che indica "molti") che provoca una grande inondazione; la seconda vede aprirsi le cateratte del cielo, ritorno del Caos. Nella religione greca il fenomeno non ha particolare rilievo. Se ne avevano diverse versioni, la più nota ha come protagonisti Deucalione e Pirra, coppia superstite di un diluvio mandato da Zeus per distruggere gli uomini dell'Età del Bronzo. Anche Deucalione, come Mosè, si salva usando un'arca galleggiante sulle acque. I due racconti (greco e biblico) hanno radici nella civiltà mesopotamica dalla quale il tema del diluvio s'irradia verso l'India e oltre, a oriente e verso l'area mediterranea. In Mesopotamia è uno dei principali argomenti delle mitologie sumera e assiro-bailonese.
Scavi in Mesopotamia testimoniano di una grande alluvione avvenuta intorno al 2900 a.C.
Molto spesso, in racconti di culture primitive, il diluvio avviene per la rottura di un tabù, senza le implicazioni di un castigo, come un effetto automatico. Ci sono miti in cui il diluvio non viene mandato neppure contro l'umanità. Come in un mito indonesiano che parla di un'inondazione rivolta contro le montagne.
Il diluvio è inteso come un rinnovamento, una rigenerazione, una specie di grande bagno purificatore e restauratore delle energie originarie, fonte della rinascita o della nascita di un'umanità nuova. L'umanità perfetta delle origini, corrotta col passare del tempo, a un dato momento avrebbe bisogno di essere rigenerata per dar vita a un nuovo ciclo.
Nella mitologia Maya ci sono tre diluvi che distinguono 4 ere del mondo vissute da 4 diverse umanità.
Accade molto spesso che religioni, mitologie e racconti tramandati abbiano delle similitudini ;o) ... interessente e' poi vedere come ognuno se la racconta a modo suo! :oD
RispondiElimina@ ZeN: Credo che ci sia uno o più "creatori" della leggenda. Casomai in terre lontanissime fra loro che hanno attribuito una catastrofe climatica a qualcosa di soprannaturale. Di una cosa son sicura: l'uomo ha la coscienza sporca, altrimenti non penserebbe mai che Dio voglia punirlo. ;o)
RispondiEliminaMolte religioni insinuano la paura per poter avere un grosso ascendente psicologico sulle persone (l'inferno, il diluvio, Satana, il ssserpente malefico...sta mela del peccato...). Io credo invece a un Dio gioioso che ci ha donato il libero arbitrio di essere buoni o cattivi e non interviene per ammazzarci. Lo facciamo già da soli. :o/
quando si vuole fare piazza pulita in modo veloce e non cruento, voilà un bel diluvio per tutti che non guasta mai! e poi saremo tutti nuovi.forse.anzi, forse no visto che non è mai cambiato nulla.
RispondiElimina@ Laraz: Ecco. La seconda che hai detto. :o/
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