foto: wikipedia.org
Popolo africano stanziato sul medio Niger, in Mali. Sono agricoltori e allevatori organizzati in villaggi autonomi ma federati retti da un capo elettivo, spesso con funzioni anche sacerdotali. Ogni villaggio è costituito da clan formati da famiglie patrilineari. Conservano notevoli tracce delle antiche istituzioni matrilineari: libertà sessuale prenuziale, dualismo simbolico della figura umana, culti legati all'agricoltura e agli antenati. Di grande interesse la struttura a castello fortificato delle abitazioni, una per ciascuna grande famiglia. La loro scultura è uno dei documenti più interessanti e notevoli dell'arte africana ed è principalmente prodotta dalla casta dei fabbri.
Le sculture più antiche sono quelle dei mitici Tellem, figure antropomorfe in legno con una patina grigio cenere o rossa con animali ed esseri ermafroditi ritratti in atteggiamenti espressivi, spesso drammatici. Una fase più recente della scultura dei Dogon presenta forme geometriche, le numerose maschere, di composizione astratta, sono legate alla complessa cosmologia di questo popolo e al loro ricco mondo poetico, mitico e religioso. Le maschere possono avere tratti umani, antropozoomorfi o zoomorfi. La maschera lignea "kanaga" ha un profondo significato cosmico, sormontata da una croce uncinata simbolo dell'equilibrio fra il cielo e la terra e quindi dell'ordine universale. Altre notevoli espressioni dell'arte dei Dogon sono le maschere "casa a più piani" in cui la struttura facciale è sormontata da un'altissima tavoletta, per lo più lavorata a traforo, il cui significato è connesso alla complessa mitologia tribale. L'architettura e l'urbanistica dei Dogon sono improntate alle credenze cosmologiche.
Maschere kanaga
Le sculture più antiche sono quelle dei mitici Tellem, figure antropomorfe in legno con una patina grigio cenere o rossa con animali ed esseri ermafroditi ritratti in atteggiamenti espressivi, spesso drammatici. Una fase più recente della scultura dei Dogon presenta forme geometriche, le numerose maschere, di composizione astratta, sono legate alla complessa cosmologia di questo popolo e al loro ricco mondo poetico, mitico e religioso. Le maschere possono avere tratti umani, antropozoomorfi o zoomorfi. La maschera lignea "kanaga" ha un profondo significato cosmico, sormontata da una croce uncinata simbolo dell'equilibrio fra il cielo e la terra e quindi dell'ordine universale. Altre notevoli espressioni dell'arte dei Dogon sono le maschere "casa a più piani" in cui la struttura facciale è sormontata da un'altissima tavoletta, per lo più lavorata a traforo, il cui significato è connesso alla complessa mitologia tribale. L'architettura e l'urbanistica dei Dogon sono improntate alle credenze cosmologiche.
Maschere kanaga
notevoli questi viaggi fra le varie culture....anche se sono diverse, portano tutte alla stessa cosa, al bisogno di credere al divino. non conta sotto quale sembianza si nasconda, l'importante è che l'uomo riceva dei prodigi da lui. forse.
RispondiEliminaLa loro cultura dovrebbe essere molto interessante! ... anche i manufatti pero! :o)
RispondiElimina@ Laraz: L'uomo ha bisogno di credere in qualcosa, di spiegare l'inspiegabile e di unirsi nelle credenze di qualcosa che li accomuna. Parrebbe più triste e spaesato senza di esse. ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Sono veri artisti! Hanno villaggi "cosmici" che ricordano i pueblo indiani. Molto interessanti, sì. :o)
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