Donne di Orissa, India
24.000 casi in un anno, uno ogni 21 minuti.
La miseria e l'ignoranza sono alle basi di questi scempi. Ma anche una società che le considera degli oggetti.
Dal 2008 i casi di donne violentate in India sono aumentati del 25% e il 60% dei colpevoli resta impunito.
Quest'anno il mondo è inorridito davanti all'immagine di due cugine di 14 e 15 anni violentate e impiccate a un albero di mango. Due ministri indiani hanno commentato il fatto, "Gli stupri capitano, come gli incidenti", "A volte lo stupro è giusto".
In India gli uomini considerano le donne inferiori, anche se laureate ad Harwad o se sono top manager. E' il risultato di una società fortemente patriarcale in cui la donna è considerata un soggetto sottomesso ai padri e ai mariti.
Una visione che esclude la donna come individuo libero e autonomo. Meno del 51% delle Indiane sa leggere e scrivere, l'occupazione femminile è scesa del 25% e il sistema della caste aggrava la situazione. Se sei una donna "dalit" (intoccabile), l'ultimo gradino della piramide sociale, vali zero. Secondo alcuni, nelle caste superiori le mogli e le madri incoraggerebbero gli uomini a sfogare i loro istinti contro le dalit.
In India i nuovi ricchi vivono accanto a 300milioni di persone in totale miseria e le intoccabili sono le più vulnerabili, non c'è nulla nella cultura indiana che giustifichi questi crimini, nei testi sacri la donna è una figura importante, la violenza si scatena dove regna l'ignoranza e nelle fasce meno istruite della popolazione, come accade in tutto il mondo.
Secondo l'ONU lo stupro è solo la punta dell'iceberg di abusi che espongono la donna a una continua violenza, fino alla tomba. Esistono gli aborti selettivi sulle figlie femmine, i matrimoni precoci, le donne sfigurate con l'acido per essersi ribellate. Le leggi non vengono applicate, la pena di morte introdotta nel 2013 per lo stupro ha peggiorato le cose, adesso gli abusi avvengono contro i minorenni, i disabili, i poveri, perchè si presume che non denunceranno.
La polizia a volte è complice, le autorità maltrattano le ragazze che denunciano pretendendo di "verificare" la violenza con la "prova del dito".
Le donne indiane si stanno muovendo, il cambiamento avviene dal basso (tanto per cambiare).
Non so' se questi fatti sono frutto di recenti imbarbarimenti o se la situazione e' sempre stata questa ma a noi non arrivavano le notizie. Di mio conto credo che qualche situazione dovrebbe esser cambiata nel corso degli anni altrimenti non mi spiego come mai questa nazione e' sempre stata additata come patria della meditazione e della saggezza. Mha ...
RispondiElimina@ ZeN: E' sempre la patria della meditazione, sulla saggezza generale non abbiamo notizie. L'ignoranza e la miseria ci remano contro, difficile che un popolo così grande, fatto di molte etnie diverse e di stridenti contrasti sociali, sia omogeno nei comportamenti e nella civiltà. Ci sono luoghi dove Dio pare non entri. :o(
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