lunedì 30 giugno 2014

Charles John Huffam Dickens

foto: wikipedia.org


Romanziere inglese nato a Portsmouth nel 1812, morto a Gad's Hill, Kent, nel 1870.
Ebbe un'adolescenza difficile, a nove anni dovette lavorare in una fabbrica di lucido. Migliorate le condizioni familiari per una eredità, lavorò in uno studio d'avvocato, poi divenne cronista parlamentare e il migliore stenografo del regno. Divenne famoso per gli "schizzi" delle vignette firmate con lo pseudonimo di Boz pubblicate da varie riviste (Documenti del Circolo Pickwick, Le avventure di Oliver Twist) pubblicati a puntate. La sua narrativa fonde il farsesco col melodrammatico, tentò la tecnica della novella nella novella, come nelle Mille e una Notte, con i romanzi "La bottega dell'antiquario" e "Barnaby Rudge" (1841). Nel 1843 aveva composto il primo dei racconti del Libro di Natale: Un canto natalizio. Il secondo lo scrisse a Genova, dove s'era trasferito, (Gli scampanii) nel 1844. Tornato a Londra nel 1945 scrisse il terzo (Il grillo del focolare). L'ultimo è del 1848: L'uomo perseguitato. Seguirono molti altri romanzi dai vari argomenti (satira sulla giustizia, la desolazione  e lo squallore sociale dell'Inghilterra vittoriana, ecc.).
Nel 1858 si separò dalla moglie Chaterine Hogarth, tenne recitazioni pubbliche delle sue opere in Inghilterra e in America e visse nell'agiatezza della sua casa a Gad's Hill.
La morte lo colse all'improvviso.
La sua narrativa, pur indulgendo nel sentimentalismo venendo incontro a una vasta massa di lettori, contiene moltissimi temi, in una dimensione articolata e ricca unica del suo genere. La sua modernità molto deve all'uso del grottesco, del simbolico e dell'assurdo. Dal punto di vista ideologico l'opera del romanziere, che denuncia ingiustizie e prevaricazioni, contiene una critica spietata.

Ho amato e amo molto Dickens. Dopo anni, ancora mi appaiono le scene "viste" e vissute leggendo i suoi libri. Lo considero una delle "colonne portanti" delle mie letture.

4 commenti:

  1. ... io invece non ho letto nulla di suo :o( Fin da piccina ho mostrato propensione per fantascienza e gialli ... ehm ho letto pochissimo e non mi piace farlo ... so' sincera eh!

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  2. @ ZeN: L'ho letto molti anni fa. All'inizio ho un pò faticato per entrare nel "clima" del racconto, ma poi mi ha affascinata, tanto che lo ricordo ancora. :o)

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  3. ho avuto la fortuna di studiare gli scrittori inglesi al liceo (linguistico) e Dickens non rientra nei miei preferiti, ne amo ben altri. inoltre alla maturità venni interrogata proprio su di lui...Dickens rappresenta per me un incubo proprio come il nostrano Manzoni per alcuni nostri studenti..I am sorry...

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  4. @ Laraz: Ahahaha! Vedi mò, che quando una cosa è imposta, spesso diventa un mattone sullo stomaco. Difatti, per me, Manzoni e Dante Alighieri, sono un vero incubo... :o/
    Tutti i libri che ho letto li ho scelti, ho iniziato (piccolissima) con Liala, poi sono passata ai classici italiani e poi mi sono allargata agli autori esteri, Shakespeare compreso (avevo circa 15 anni). Alcuni mi hanno lasciato dentro una traccia, altri li ho dimenticati. Dickens è rimasto. XD

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