sabato 29 marzo 2014

Venezia 3 - Veneto




Il mio palazzo preferito, Ca' Dario. E' sul Canal Grande. Famoso per una presunta maledizione su di esso in cui i suoi proprietari sarebbero destinati a fare bancarotta o a morire di morte violenta. Del 1479, è spesso descritta come uno dei palazzi più caratteristici di Venezia. Nel 1908 Claude Monet la utilizzò come soggetto per una serie di dipinti impressionisti. La facciata sul Canal Grande presenta elementi di matrice rinascimentale, le altre facciate mantengono lo stile gotico. Completamente decorata con marmi policromi e pietra d'Istria, i suoi camini, in tipico stile veneziano, sono tra i pochi esemplari originali dell'epoca. Internamente ha un ampio atrio e una fontana d'ispirazione orientale in una stanza che ricalca lo stile moresco nella decorazione.
Vista la sua antica fondazione commerciale, a Venezia sono presenti i fondachi, antichi edifici di origine altomedievale adibiti a magazzino e a ricovero per i mercanti stranieri.  Lungo il Canal Grande c'è il fondaco dei Tedeschi, quello del Megio e il fondaco dei Turchi. Quest'ultimo risale al XIII secolo, era l'emporio dei Turchi, a partire dal 1858 è di proprietà del comune che lo ha adibito a museo. Dal 1923 ospita il Museo civico di Storia Naturale. Vittima di un restauro errato a metà Ottocento, sono ancora visibili elementi tipici del fondaco e del disegno stilistico veneto-bizantino.
Venezia è un'importante sede universitaria, la più celebre è l'Università Ca' Foscari, nata nel 1868, ha sede presso Ca' Foscari, palazzo gotico sul Canal Grande.
Nata come città bizantina, Venezia è stata a lungo condizionata artisticamente dai suoi rapporti col mondo arabo. Il precursore della pittura veneta è stato Paolo Veneziano (1300-65), poi il pittore Giovanni Bellini (1433-1516). Tra i massimi esponenti dell'arte veneziana del XV-XVI secolo da ricordare il Giorgione (1478 circa-1510), Tiziano Vecellio (1488 circa-1576) e il Tintoretto (1518-94). Poi Palma il Vecchio (1480-1528), Lorenzo Lotto (1480-1556), Paolo Veronese (1528-88) e Sebastiano del Piombo (1485-1547), collaboratore di Michelangelo.
Nel XVIII secolo Venezia è uno dei centri culturali e artistici più importanti al mondo, tra i pittori troviamo il Canaletto (Giovanni Antonio Canal, 1697-1768) e Giovan Battista Tiepolo (1697-1770). Alla fine del 1700 Antonio Canova lavora esclusivamente a Venezia, è il massimo esponente del neoclassicismo.


Per la cucina tipica, oltre al pescato, la cucina veneziana usa i prodotti degli orti delle isole, il riso della terraferma, la cacciagione, la polenta. Venezia mescola tradizioni locali con influenze lontanissime arrivate dai millenari contatti commerciali. Fra i piatti tipici, le sarde in saor (sarde con cipolle che si conservavano nelle lunghe navigazioni), i risi e bisi, il fegato alla veneziana, il risotto nero con le seppie, i cicchetti (bocconcini prelibati) come antipasto o da gustarsi con un bicchierino di prosecco. Famosa l'anguilla (bisato) marinata, i biscotti baicoli, la crema fritta, i bussolai (biscotti di Burano al burro e pasta frolla fatti a "S" o ad anello), le chiacchiere (o galani, o bugie o crostoli), la fregolotta (torta friabile alle mandorle), il budino di latte chiamato rosada e i biscotti di semolino giallo chiamati zaleti.


A Venezia esistono numerosi tipi di imbarcazioni per i diversi usi. La gondola (veloce e manovrabile) è stata l'imbarcazione veneziana più adatta al trasporto delle persone. Era costruita e ricoverata in rimessaggio in piccoli cantieri detti squeri. Per il trasporto privato c'è un'ampia gamma di imbarcazioni (batèla, balotina o gondolin da fresco, cofano, mascareta, pupparìn, sandolo, topo, topo ciosoto, topetta, bragozzo); per la pesca il caicio; per la caccia in laguna lo s'ciopòn; da regata (bissa, caorlina, mascareta, pupparin, sandolo); da parata (balotina, burchio, gondolone, ecc.).
Così come per le persone e i servizi pubblici, anche le merci seguono un percorso acqueo e terrestre. Le merci vengono trasbordate sulle imbarcazioni che le distribuiscono in tutta la città (e viceversa). Qualsiasi attività lavorativa è dotata di propri mezzi per consentirne lo svolgimento.

Regata storica
 



 

2 commenti:

  1. Ca' Dario aveva attirato la mia attenzione tempo fa' perche' avevo fatto una piccola ricerca sui luoghi italiani misteriosi ;o) Oltre all'iscrizione anagrammata mi pare ci fossero altri simboli poco 'allegri'. Superstizione a parte ... ehm no, neanche ci entrerei ... si sa' mai :o(
    Ed eccole finalmente le famose sarde dei marinai! Con l'aceto e le marinare non ho un buon rapporto ... pero' le assaggerei :o)
    Acqua = barca ... Venezia = gondola ... questo e' quello che notoriamente pensa il turista ma nelle citta' d'acqua credo siano quasi piu' importanti le imbarcazioni 'di servizio' che quelle da 'passeggio' , e la Serenissima ne annovera tanti modelli :o) I gondolieri pare muovano quel remo con grazia e senza sforzo ... pare eh :o( Bellissima la regata :o)))

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  2. @ ZeN: Difatti le barche sono indispensabili per far andare avanti tutta la città. Come le auto, ci son di tutti i tipi, a seconda delle esigenze. Le gondole sono praticamente per i turisti. Tutti gli altri viaggiano con altri "modelli". ;o)
    Io non credo alle superstizioni, ma m'adeguo... XD
    Ho voluto elencare alcuni tipi di barche per far capire che in giro ce ne sono di vari modelli, che la circolazione è molto particolare e impegnativa e che, scese dalla barca, le merci vengono portate nei negozi e case con un carrellino con cui si salgono e scendono i gradini dei ponti. Mica poco! :o/
    Adoro le sarde in saor! Sono molto saporite e profumate. :oP

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