Civitavecchia

Città a 72 km da Roma, nella Maremma laziale, sul litorale tirrenico.

Distrutto quasi completamente nel corso della seconda guerra mondiale, l'abitato oggi ha un aspetto moderno.

Fondata da Traiano nel 106 d.C. come porto dell'Etruria, fu chiamata Centumcellae forse per il grande numero di magazzini che aveva, essendo uno degli scali più importanti del tempo. Nel 528 fu assediata da Totila e dieci anni più tardi passò ai Bizantini. Coi Saraceni (828), che ne fecero base per i loro attacchi contro Roma, crollò la sua fortuna. I suoi abitanti furono costretti a lasciarla per il nuovo centro di Leopoli, e solo dopo il 888 poterono rientrare nella vecchia città che da allora fu detta Civitas vetula. Nell'epoca feudale subì la dominazione del conte Ranieri di Civita Castellana, del monastero di Farfa e dei signori di Vico, che si opposero sempre all'ingerenza papale. Nel 1431 fu conquistata dalle truppe pontificie, nel 1799, durante l'occupazione francese, proclamatasi repubblica indipendente, venne bombardata ed espugnata dal generale Merlin.

Fra i monumenti di rilievo, il rinascimentale Forte Michelangelo (iniziato nel 1508 su disegni del Bramante da Antonio da Sangallo il Giovane, da Giuliano Lero e da Michelangelo, che operò alla parte superiore del mastio ottagonale) e una fontana del Vanvitelli.

Nel Museo Civico interessanti raccolte archeologiche, comprendono testimonianze della prima Età del Ferro, del periodo etrusco, romano e medievale.