sabato 23 novembre 2013

Le carte prepagate




In Italia circola il 50% delle prepagate presenti in Europa. Mentre negli altri Paesi sono utilizzate soprattutto come carte regalo o per pagare i mezzi di trasporto, in Italia sono usate per molti pagamenti diversi. Sono ritenute il mezzo più sicuro per acquisti online, ma non è così. La legge tutela i titolari di carte di pagamento in caso di furto e smarrimento lasciando a carico del titolare massimo 150 euro, prima del blocco della carta, niente è dovuto se l'uso illegittimo è avvenuto online e nulla dopo il blocco. La società emittente, quindi, dovrà rimborsare il maltolto. Chi ha una carta di credito può usarla serenamente su internet, controllando sempre l'estratto conto e contestando gli addebiti errati. Le prepagate non sono più sicure, sono utili quando non si ha una carta di credito e quando, per esempio, si ha un figlio all'estero minorenne e si vuole evitare di dargli troppo denaro in contanti. La prepagata si può usare solo nei limiti del denaro caricato mentre la carta di credito permette di pagare il mese dopo. Anche le prepagate si pagano pur non avendo un canone annuo come la carta di credito. Ci sono commissioni sulle ricariche, per i prelievi dagli sportelli automatici e quasi tutte hanno un costo all'emissione. Per valutarne le spese bisognerebbe fare un conto unico finale. Potrebbe risultare che, nell'arco dell'anno, ricaricarla ogni mese costi di più che usare la carta di credito.
Sul mercato ci sono carte prepagate "potenziate", che fanno da conto corrente semplice. Avendo il codice Iban vi si può accreditare lo stipendio o la pensione, domiciliare utenze, pagare le spese, prelevare contanti dagli Atm, inviare o ricevere bonifici in Italia e nei Paesi europei dell'area Sepa. Non pagano l'imposta di bollo prevista per i conti correnti e non fruttano interessi. Con queste carte, però, non c'è la possibilità di avere un libretto degli assegni, di andare in rosso o di avere un deposito titoli. E' uno strumento adatto a chi ha esigenze molto semplici o per chi non può accedere a un conto (protesti, immigrati, ecc.) e non possono essere emesse a favore di minorenni (le prepagate normali invece sì).
I costi, per chi ne fa un uso limitato, vanno  da 12 a circa 90 euro l'anno, se la giacenza supera i 5000 euro si paga anche il bollo annuo (non applicato se il reddito Isee non supera i 7500 euro).
 

2 commenti:

  1. Dopo un misero tentativo di possedere una paypal prepagata ho optato per una carta di credito della mia banca (sempre prepagata). Sinceramente non amo nessun tipo di carta, bancomat compreso, perche' so' all'antica e gradisco maneggiare il soldo :o) Diciamo che c'e' l'ho giusto per sicurezza personale nel caso in cui dovessi affrontare una spesa imprevista e non ho abbastanza denaro in tasca.

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  2. @ ZeN: L'importante, visti i costi di uso, è non usarla spessissimo, ma so che è superfluo dirtelo. XD

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