sabato 23 febbraio 2013

Un Gap secolare ...




Esiste un indice che misura la disparità in genere nel mondo. Si chiama Global Gender Gap. Su 135 Paesi esaminati, l'Italia sta al 74° posto. Molto indietro.
Solo il 20% delle dipendenti nelle pubbliche amministrazioni è ai vertici; anche se vietato dalla legge, il divario retributivo rispetto agli uomini, a parità di mansioni e rendimento, è del 10% circa; il 45% dei magistrati è donna, ma solo 2 sono membri del Csm e solo 3 presidenti di Corti d'appello; le donne primario negli ospedali sono il 13%; c'è solo 1 ambasciatrice su 29, fino al 1964 la carriera diplomatica era preclusa alle donne.
E' stato stimato che solamente fra 125 anni ci sarà la parità nelle università e ci vorranno 150 anni per avere lo stesso stipendio degli uomini. Per raggiungere un equilibrio nelle Corti d'appello e ai vertici della magistratura ci vorranno 4 secoli: nel 2425. 
In effetti, considerando l'andamento degli ultimi vent'anni, in Italia saremmo pari solo fra 3 secoli, con la disoccupazione il raggiungimento della parità di posti di lavoro è incalcolabile.
Il rimedio potrebbe essere la garanzia di quote rosa in politica, questo accelera il processo di parità in tutti gli altri settori. Per mutare la mentalità di un gruppo, lo dicono i numeri, bisogna essere almeno un terzo dei suoi componenti.
   

4 commenti:

  1. Bha :o( Sono abbastanza pessimista perche' credo che il maggior divario lo vogliono proprio le donne stesse :o( In Italia molte donne si sentono ancora 'angeli del focolare' e da tali vengono trattate dall'altra meta' del cielo. Chi lavora solitamente sostiene di farlo per aiutare il menage familiare ma non per aspirare ad avere una propria carriera. Sono le prime che, se poste davanti a trasferimenti lavorativi con aumento di grado, preferiscono rinunciare. E' la 'testa' che deve cambiare innanzi tutto ... le altre cose arriverebbero di conseguenza :o)

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  2. @ ZeN: Concordo con te. E' anche vero che le donne che vogliono "far carriera" devono essere enormemente più brave degli uomini, che in genere "fanno muro", ma la massa purtroppo non è in grado di seguire il lavoro. Vuoi per la famiglia, vuoi perchè hanno radici profonde nel loro territorio, hanno difficoltà agli spostamenti e non amano cambiare. Queste nuove generazioni, spero, dovrebbero avere una mentalità più "globale", specie le più brave, quelle motivate, quelle che sanno bilanciare vita privata e lavoro. Spero siano sempre di più. :o)

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  3. la donna è sempre sinonimo di maternità e famiglia etc etc e purtroppo spesso e volentieri viene discriminata anche se a volte (spesso) è lei stessa che rifiuta una carriera per figli e mariti...
    ma devo dire che ultimamente ho visto anche uomini fare queste scelte di non carriera per mogli e figli quindi si arriverà ben presto ad avere le stesse probabilità di lavoro e questo forse sarà parità.

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  4. @ Laraz: Meno male! Le responsabilità familiari sono di entrambi. Un pò alla volta spero ci siano possibilità per entrambi i sessi. Le donne dovrebbero imparare a considerarsi persone singole anche se in coppia o madri. Avere coscienza di sè e di quello che si desidera per sè stessi è anche un modo per sentirsi più complete e parte del mondo. :o)

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