domenica 13 maggio 2012

L'arte del cesello

Tesoro di Boscoreale - Argenti 
Foto: tonykospanzi.wordpress.com


L'arte del cesello e dell'intaglio si chiama "toreutica", il nome deriva dal greco "toreutike" (techne), arte di cesellare.
La toreutica lavora i metalli, soprattutto rame, bronzo, argento e oro, a sbalzo, a cesello o a bulino.
Usata fin dalle più remote civiltà, nel III millennio era già molto sviluppata in Egitto, in Mesopotamia e in Cina.Nella civiltà micenea era molto ricca e elaborata, nella Grecia arcaica si ispirava al mondo orientale, in epoca classica, a Reggio Calabria, si produceva un vasellame bronzeo e argenteo, specie nel VI secolo a.C.
Gli Etruschi hanno lasciato notevoli testimonianze della lavorazione del bronzo (vasi, candelabri, specchi, ecc) e dell'oro. Nel periodo ellenistico vi fu un'enorme sviluppo del vasellame metallico, soprattutto d'argento, decorato a rilievo, che continuò in epoca romana come i tesori della Casa del Menandro a Pompei, di Boscoreale al Louvre, di Bernay a Parigi. Numerose le testimonianze dell'età imperiale romana, con notevoli capolavori come la patera (tazza larga e bassa) di Parabiago (a Milano) e i piatti di largizione (larghi piatti d'argento usati come dono).
 

2 commenti:

  1. Cosi' lavorato, ogni piccolo oggetto, diventa un'opera d'arte, anche senza aver usato materiali nobili! Ore e ore di lavoro per creare un pezzo unico! :o)))

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Sono oggetti bellissimi! Un peccato persino usarli... ;o)

    RispondiElimina