martedì 24 aprile 2012

Una morbida casa




Fin dall'epoca più remota la tenda era diffusa tra i nomadi nelle regioni dove era difficile reperire materiali adatti alla costruzione di abitazioni temporanee.
Le prime tende erano realizzate con un'intelaiatura a cupola coperta da pelli, zolle di terra e foglie, probabilmente derivate dalle abitazioni seminterrate del Paleolitico.
In seguito le forme divennero più elaborate, come il "wigwam" a cupola e il "teepee" conico dell'America settentrionale. Il "toldo", della Patagonia, è a forma di tettoia; di forma cilindrico-conica o cilindrica a cupola il "kum", la "kibitka", l' "uj" e la "yurta" dei nomadi asiatici.
Il "rebò" e il "beit" (tenda nera) sono di forma poligonale con il tetto cupoloide o piatto, usate dai tibetani e dalle genti arabizzate. 
Soprattutto in Siberia e nell'America settentrionale si usano le pelli, poi il feltro, le stuoie, il tessuto di lana.
Studiate per essere montate e smontate in fretta ed occupare poco spazio da chiuse, in genere non hanno decorazioni, e quando le hanno sono fatte da intrecci o con pitture vegetali.
 

2 commenti:

  1. Video veramente bello :o) Le singole parti sembrano fragili ma poi, in un incastro perfetto, la struttura prende robustezza e vita!. Sicuramente i 'montatori' lo avranno fatto innumerevoli volte nella vita, ma vederli cooperare insieme e' estremamente bello ;o) Graziosa la porta! si si si!

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  2. @ ZeN: Grazie ZeN! :o)))
    Il montaggio delle tende era un lavoro di gruppo, sì. Sono le più antiche case mobili! :o)

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