venerdì 16 marzo 2012

Volareee ohohhh cantareee ohohohoooo!!!




La quota di mercato dei biglietti aerei è effettuata molto spesso online, il turismo copre circa la metà del fatturato totale, mettendo in seria difficoltà le tradizionali agenzie di viaggio.
Si parte da un prezzo pubblicizzato che lievita a un conto finale completamente diverso, a forza di trovare a ogni passaggio sempre nuove gabelle. La legge parla chiaro: secondo il regolamento comunitario n. 1998/2008 i prezzi dei voli devono comprendere qualsiasi tassa o spesa aggiuntiva. Oltre alla tariffa del volo devono essere compresi gli oneri aeroportuali, le tasse nazionali e locali, i supplementi sicurezza e bagagli e le commissioni di vendita.
Tutte le aggiunte in corso di prenotazione (come i supplementi, le assicurazioni del bagaglio, ecc) devono essere chiaramente indicati. Questi ulteriori costi, inoltre, devono prevedere una specifica manifestazione di volontà dell'acquirente e non essere automaticamente aggiunti al costo del biglietto così da appioppargli un servizio casomai contando sulla distrazione. Questo permetterebbe una rapida possibilità di confronto fra una compagnia e l'altra permettendo la scelta dell'offerta più conveniente.
La legge italiana vieta offerte e messaggi pubblicitari che indichino il prezzo al netto delle varie componenti di costo, impedisce che siano pubblicizzati prezzi senza che vi sia un chiaro riferimento a eventuali limitazioni dell'offerta, a offerte che si applicano a specifiche tratte o a periodi predefiniti o particolari modalità di prenotazione. 
Sui siti online dovrebbero esserci: il prezzo complessivo del biglietto indicando il netto, le tasse e tutte le spese; i posti disponibili a quel prezzo; il periodo di validità dell'offerta; le modalità di prenotazione. Tutto in caratteri ben visibili.
Molte compagnie low cost fanno pagare commissioni alle carte di credito che variano a seconda del tipo di carta utilizzata (contrario alla legge). Se la vostra carta sta antipatica alla compagnia aerea potrete pagare anche 12 euro. La legge parla chiaro: è possibile ridurre il prezzo del biglietto se l'acquirente usa lo strumento di pagamento preferito dalla compagnia ma non è possibile aumentare il prezzo se se ne usa uno "non preferito", se non autorizzato dalle autorità.
L'assicurazione può riguardare solo l'annullamento del viaggio o gli infortuni, malattie o perdita del bagaglio con l'assenso specifico del cliente.
Gli elementi che fanno lievitare il costo del biglietto, soprattutto nelle compagnie low cost, sono i più svariati e curiosi. Per esempio la Ryanair chiede 40 euro per attrezzature sportive o musicali, 5 euro per priorità d'imbarco, 20 euro per seggiolini per neonati, 5 euro per check-in online, 15 euro per la prima valigia, 25 per la seconda, con aumenti in alta stagione; Vueling invece vuole 20 euro per il primo bagaglio, 40 per il secondo, 45 per le attrezzature sportive, 15 euro per i bambini sotto i 2 anni; Easyjet 30 euro per le attrezzature sportive. Poi ci sono i costi della gestione della pratica applicati da alcune agenzie online.
Con questi presupposti, si capisce che non sempre le compagnie low cost hanno le tariffe più basse, in generale però sono più competitive se non avete pretese e portate solo il bagaglio a mano.
Per esigenze particolari di viaggio può capitare che sia più conveniente rivolgersi alle compagnie tradizionali.
 

4 commenti:

  1. Nei periodi di 'magra' la gente cerca di eliminare i 'costi aggiuntivi' ovvero gli intermediari, che in questo caso sono le agenzie di viaggio ... c'e' pero' anche da dire che, prima dell'avvento dei low coast e delle prenotazioni online fatte dai privati, alcune di loro se ne sono approfittate indirizzando i clienti verso compagnie dalle quali potevano ottenere un cache maggiore infischiandosene chiaramente di far risparmiare gli utenti :o(

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  2. guarda cosa devono fare per vivere. allucinante-
    anch'io compro i biglietti online, si fa in fretta e cerchi (con criterio) ciò che ti va meglio.
    le agenzie dovranno studiare qualcosa altro per campare (lo fanno tutti e lo faranno anche loro)
    la maggior parte si serve giustamente di internet-come in tutte le cose bisogna fare attenzione!
    buon week end
    lara

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  3. @ ZeN: Non dimentichiamo che anche le agenzie online hanno il proprio guadagno! Con loro bisogna stare molto attenti alle insidie delle gabelle inserite alla chetichella...chi è distratto la paga cara, e poi, se ci son problemi, non puoi prendere nessuno per il collo! ;o)

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  4. @ Lara: Le agenzie servono alle persone come me, che s'incasinano sui siti e non posseggono una carta di credito. Non l'ho mai voluta, per una, due volte l'anno d'uso, mi pare una spesa eccessiva. Preferisco il bancomat. E la stampante? Mica ce l'ho...ahahaha!
    Buon week end Lara! :o)

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