giovedì 15 marzo 2012

Quando avremo i capelli bianchi ...




Lo scopo dell'ultima manovra del governo Monti è quello di prolungare la nostra vita lavorativa e far slittare il più avanti possibile l'assegno di previdenza sociale che pesa sempre di più alle casse dello Stato. I costi delle pensioni equivalgono al 13,5% del Pil nazionale. 
Andremo in pensione più tardi, progressivamente, nel giro di 7 anni arriveremo a 66 anni e 11 mesi per la pensione di vecchiaia per tutti.
L'aumento dovrebbe essere pari a 3 mesi per ogni triennio, le "finestre" però sono state abolite. Magra consolazione, ma non dovremo più attendere 12 mesi (per i lavoratori dipendenti) o 18 mesi per gli autonomi per la riscossione.
La riforma ha cancellato la pensione di anzianità e l'ha sostituita con quella "anticipata". Nel 2012 saranno necessari 42 anni e un mese di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne, nel 2031 arriverà a 44 anni e 5 mesi di versamenti per gli uomini e a 43 anni e 5 mesi per le donne.
I lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 avranno uno "sconto": il calcolo della pensione verrà fatto sull'intera vita contributiva e non sulle ultime retribuzioni, la pensione anticipata potrà arrivare a 63 anni se hanno versato almeno 20 anni di contributi e se la pensione maturata è almeno 2,8 volte l'assegno sociale, che nel 2011 era di 1168 euro al mese.
Le donne sono le più penalizzate, col brusco innalzamento dell'età pensionabile. Non c'è più differenza tra settore pubblico e privato, dal 2013 le donne andranno in pensione a 62 anni e 3 mesi, nel 2016 a 65 anni e 7 mesi e nel 2019 a 66 anni e 11 mesi.
Ma ci sono delle deroghe che permetteranno di godere della vecchia normativa: coloro che hanno raggiunto i requisiti per la pensione nel 2011, sia quella di vecchiaia, sia quella che si basa sul sistema delle quote, e alcune specifiche categorie.
- Donne che scelgono il contributivo: fino al 31 dicembre 2015 devono far valere 35 anni di contributi e 57 anni d'età (58 per le lavoratrici autonome) per ottenere la pensione di anzianità. L'opzione di andare in pensione con la vecchia pensione di anzianità col sistema contributivo potrebbe comportare una perdita di circa il 20-30%, però.
- Lavoratori in mobilità: possono andare in pensione con i vecchi requisiti se gli accordi sindacali per la mobilità sono stati siglati entro il 4 dicembre 2011. Con la mobilità ordinaria i requisiti per la pensione devono essere raggiunti durante il periodo di mobilità.
- Versamenti volontari: chi, dopo aver smesso di lavorare, ha continuato a versare i contributi, potrà invocare la vecchia normativa se l'autorizzazione è stata chiesta entro il 4 dicembre 2011.
- I lavoratori che, per aiutare l'azienda nella quale lavoravano hanno accettato di dimettersi con le uscite agevolate essendo vicini alla pensione, non verranno penalizzati.
Non esiste più il sistema retributivo, dal 1 gennaio tutte le pensioni saranno calcolate in base al sistema contributivo, che considera tutti i contributi versati nell'arco della vita lavorativa.
Difficile stabilire quanti soldi si perderanno. Chi è vicino alla pensione perde poco o nulla, chi ha molti anni davanti ha la speranza di avere aumenti di stipendio. Difatti chi ha stipendi elevati o superiori al "tetto pensionabile" (nel 2011 ammontava a 43.042 euro) e approda al sistema contributivo, potrebbe avere una pensione più alta che con il retributivo.
Ogni anno il lavoratore dipendente accantona il 33% della retribuzione lorda che finisce su un conto previdenziale, questo conto è rivalutato sulla base della crescita del Pil. Questo capitale (montante) è il tesoretto per la vecchiaia, col sistema contributivo. Da questa somma si ottiene la pensione che è pari a un'aliquota media tra il 4,79% (se si va in pensione a 60 anni) e il 5,62% se si va in pensione a 65.
L'aliquota di computo è del 20% del reddito d'impresa per i lavoratori autonomi.
Chi andrà in pensione a 70 anni avrà un "premio di consolazione", un aumento dell'assegno mensile che sarà stabilito con una riparametrazione dei coefficienti che determinano l'importo della pensione contributiva, calcolati fino a quando non si lascia il lavoro.

LE PENSIONI IN ITALIA

- Il 50,80% degli italiani prende fino a 499,99 euro di pensione
- Il 28,20% prende da 500 a 999,99 euro
- L'11,10% prende da 1000 a 1499,99 euro
- Il 9,90% prende oltre 1500 euro

CHI E' IN PENSIONE

- Il 59% tra 60 e 79 anni
- Il 30,30% oltre gli 80 anni
- L'8% tra i 40 e i 59 anni
- Il 2,10% tra 15 e 39 anni
- Il 0,60% ha fino a 14 anni
(Comprese le pensioni di invalidità)

Per controllare la situazione previdenziale o accedere al vostro fascicolo pensionistico (se siete già in pensione) oppure fare la domanda di pensione potete collegarvi al sito: www.inps.it, chiedendo prima all'Inps il Pin di accesso al servizio.
 

2 commenti:

  1. Certe cose io proprio non le capisco .... bha saro' tonta, ma ho tanto l'impressione che alcune norme aggravano la situazione degli Italiani e quindi dell'Italia stessa :o( Non penso questo esclusivamente perche' bisognera' lavorare di piu' per andare in pensione, e a tal proprosito, diffido delle lusinghe riguardanti l'allungamento della vita media .... non vorrei che la speranza sia che i piu' non raggiungano tale meta, in modo da fare 'scopa' con i contributi versati :o( ma se analizziamo bene la cosa ci accorgiamo che:
    - servono meno lavoratori perche' ci siamo meccanizzati e informatizzati.
    - servono meno lavoratori perche' consumiamo di meno
    - servono meno lavoratori perche' compriamo molto all'estero
    .... quindi .... allungando l'eta' lavorativa di questa Italia anziana ... i giovani quando inizieranno a produrre? e soprattutto ... se non trovano impiego come faranno a versarsi 40 anni di contributi? Si si si il servizitto e' stato fatto a tutti: giovani e vecchi ;o)

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  2. @ ZeN: Hai dimenticato che il servizio comprende anche i lavoratori...:o(
    Abbiamo gli stipendi più bassi d'Europa, per quanto possano essere tassati e purgati, e se ci arrivi a sta benedetta pensione, quanto ti daranno? Col sistema contributivo per forza il "tesoretto" sarà gramo, figuriamoci la pensione. :o(

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