Ci sono molte aree nel mondo che soffrono per l'arretratezza sociale ed economica. Questo sottosviluppo è presente prevalentemente in Asia, Africa e America Latina. In questi Paesi vi sono differenze notevoli per il grado di sviluppo economico fra zone arretrate e zone sviluppate. Il motivo prevalente è dovuto alla scarsità di lavoro, l'arretratezza delle tecinche di coltivazione, lo scarso sviluppo delle risorse disponibili o la mancanza di risorse e la penuria di beni di consumo urgenti.
Il sottosviluppo è determinato dalla cultura di alcune società e dalla loro struttura. Spesso gli sforzi per superarlo introducendo nuove tecniche sono destinati al fallimento se non si considerano i fattori culturali e sociali che condizionano i risultati dell'impresa. Non dipende sempre da fattori religiosi e morali, ma anche dalla denutrizione, dalle malattie endemiche, l'analfabetismo, la difficoltà di apprendere nuove tecniche, ecc.
Per questo le società sottosviluppate molto difficilmente comprendono le innovazioni provenienti da società più evolute, e anche le innovazioni che potrebbero essere comprese urtano contro le istituzioni tradizionali sociali e le abitudini comportamentali.
Nelle zone sottosviluppate è molto importante la struttura amministrativa, per effettuare opere che innalzano il livello di benessere (come, per esempio, bonificare paludi, debellare epidemie, costruire scuole ed ospedali, ecc) ci vogliono organi amministrativi con un'adeguata preparazione tecnica. Per superare il sottosviluppo servono interventi nella struttura economica, ma anche una profonda trasformazione nella struttura sociale, soprattutto dove ancora esiste una realtà feudale in cui poche persone possiedono quasi tutta la terra e la massa dei poveri è relegata nella miseria.
In questi casi la democratizzazione è indispensabile: le classi dominanti non sono mai disposte a rinunciare ai loro privilegi.
...E non crediamo che in Occidente non esista una specie di feudalesimo! Anche noi abbiamo le caste, i feudatari e gli sfruttatori. Mascherate da qualcos'altro. Il bello è che spesso sono invidiati. :o(
Ho letto il post e condivido pienamente quello che hai scritto! Vorrei solo aggiungere che una grande problematica, oltre a quelle descritte, e' lo sfruttamento internazionale. In alcune (parecchie) zone del mondo le multinazionali, con la compiacenza della casta del luogo, fungono da sfruttatori. Non vogliono assolutamente che gli sfruttati siano alfabetizzati o migliorino le loro condizioni economiche .... cosi' per 4 baiocchi li fanno sgobbare.... o gli comprano le terre .... insomma li finiscono di spremere come limoni :o( Quando invece ho visto il video (a parte la musica che e' molto bella) m'e' venuto quasi un coccolun :o( Il Bangladesh, che ormai nessuno nomina piu' perche' fuori moda, era in condizioni disperate quando io ero piccola e me lo ritrovo tale e quale :o( Ricordo che facevo le elementari e gia' si raccoglievano gli spiccioli .... poi fino quasi l'eta' adulta sono stata bombardata dal 'bisogna aiutare il Bangladesh' ..... ho l'impressione che a quella gente non gli sia arrivato proprio nulla! Ecco mo' l'ho detto! :o(((
RispondiElimina@ ZeN: La miseria, la fame e la sottocultura sono situazioni indispensabili per permettere ai Paesi più sviluppati lo sfruttamento del territorio e delle popolazioni. :o(
RispondiEliminaHo pubblicato il video del Bangladesh, ma avrei potuto scegliere tranquillamente popolazioni sparse in tutto il mondo! Ho scelto questo Paese proprio perchè "dimenticato da Dio e dagli uomini"...lì arriva di tutto, specie alluvioni, fame e malattie. :o(
ma allora non esiste neanche la speranza in quei posti??!! non ho gli strumenti giusti per discuterne ma semplicemente penso che la volontà di un uomo possa far miracoli, almeno a partire da un piccolo ambito e con la speranza che qualcuno possa emularlo nelle parole e nei fatti vale più di mille imprese perché potrebbe diventare come l'effetto domino.
RispondiEliminaciao lara. bello il video come sempre.
@ Lara: La speranza esiste sempre, Lara. Se non esistesse nessuno avrebbe il coraggio di vivere. In questi posti e nei nostri. Insisto nel rispetto delle differenze, è il solo modo per poter aiutare. Insieme a una profonda onestà. ;o)
RispondiEliminaGrazie Lara, ciao! :o)